La visita al sestiere di San Polo comincia dalla parte più antica della città, dall'isola di Rialto, uno dei primi insediamenti delle popolazioni rifugiatesi in laguna con l'invasione dei Barbari e prima insediatesi a Torcello. Poi per ragioni climatiche si trasferirono nell'isola di Rivo alto, appunto Rialto, centro di mercato e di affari.
Il ponte di Rialto il più bello e famoso della città in origine era un ponte levatoio che permetteva il passaggio dei velieri. Crollò nel 1444 sotto il peso della folla immensa accorsa per vedere il corteo in onore della giovane marchesa di Ferrara. Fu costruito nella forma attuale da Antonio Da Ponte nel 1591.
Attraversato il ponte si arriva al campo di San Giacometo dove sorge la chiesa omonima la più antica della città, forse risalente all'anno 421.
Davanti alla sua curiosa facciata con porticato esterno, c'è una colonna di granito da dove il "Comandador" proclamava le leggi della Repubblica. La statua in basso è chiamata il gobbo di Rialto.
Vicino al campo si trovano i banchi dei mercati del pesce e della frutta e verdura molto animati la mattina. Valgono sicuramente una visita.
Si racconta che Giorgioneabbia abitato al numero 1019 e Bianca Cappello al 1280.
Francesco de Medici si innamorò di questa bella veneziana e il Doge dichiarò "figlia della Serenissima" la nuova granduchessa di Toscana.
Sul campo San Polo, il più vasto della città, si tenevano un tempo feste e gare.
Il cortile e la grande scalinata della Scuola di San Giovanni Evangelista dell'architetto Mauro Codussi fanno parte delle architetture del Rinascimento tra le più eleganti di Venezia. Il grande salone al primo piano è decorato con dipinti di maestri veneziani della fine del secolo XVI, XVII e d XVIII.
Nella calle dei Nomboli si può visitare la casa di Carlo Goldoni celebre scrittore veneziano del ‘700 oggi sede di un centro di studi sul teatro veneziano e di una biblioteca.
Attorno al campo dei Frari si trovano degli edifici storici dai quali nessun turista può prescindere. La chiesa di Santa Maria Gloriosa dei Frari, di una ampiezza imponente, fu cominciata nel XIII secolo e terminata grazie all'intervento di numerose famiglie patrizie come dimostrano gli stemmi sulle colonne e le arcate.
La parte absidale esterna è il più bel esempio di architettura gotica religiosa di Venezia. La chiesa dei Frari con quella di San Giovanni e Paolo è il Panteon di Venezia.
L'attrazione maggiore di questa chiesa è il dipinto che si trova sull'altare maggiore, il capolavoro di Tiziano, L'Assunzione di Maria al cielo e in un altare laterale nella navata sinistra la Pala Pesaro, con la Vergine e dei santi oltre ai familiari della famiglia nobile Pesaro.
Altre importanti opere d'arte della chiesa sono un polittico di Vivarini e un trittico di Giovanni Bellini.
Notevole anche il coro ligneo del 1468 al centro della basilica.
Dietro alla chiesa dei Frari sull'omonimo campo si trova la Scuola di San Rocco, edificio che risale al 1515 mirabilmente decorato. Questa scuola contiene un ciclo decorativo che è stato giustamente paragonato a quello di Michelangelo nella cappella Sistina. Dal 1564 al 1588 Tintoretto eseguì 56 grandi dipinti o teleri che sono oggetto dell'ammirazione del mondo intero.
Con i suoi giganti tormentati il Tintoretto ci presenta una visione nuova. Gli angeli non volano più nei cieli chiari, precipitano sulla terra, come folgorati dalla luce.
Queste opere si trovano nel salone al primo piano, ma altri splendidi dipinti di Tintoretto sono presenti nella "sala dell'albergo" una Crocefissione e altre scene della Passione e nel salone al pianterreno Scene dell'infanzia di Gesù.