Biografia e vita di Giorgione (1477-1510)
Conosciuto anche come: Giorgio da Castelfranco, Giorgione da Castelfranco, Zorzo da Castelfranco.
Studente di:
Giovanni Bellini (1430-1516).
Insegnante di: Dosso Dossi (1490-1542).
Giorgione, primo grande pittore veneto del
Cinquecento, nasce Castelfranco Veneto in un giorno imprecisato del 1477 o del 1478: di lui non è restato un autografo, una sua opera firmata o un solo documento.
Considerato il fondatore della Pittura Veneziana del XVI secolo, nel breve tempo di 15 anni, Giorgione ha creato uno stile decisamente nuovo che è stato il predellino di lancio per l'arte di
Tiziano (1480-1576), la personalità dominante del Cinquecento Italiano.
L'artista è riuscito a sciogliere gradualmente la rigidità degli schemi intellettuali del Quattrocento, sino a creare l'atmosfera naturale per oggetti, paesaggi e figure come in un bagno di luci e d'ombre; sembra che in questo Giorgione sentì l'influenza di
Leonardo, che fu a Venezia nel 1500.
Giorgio Vasari (1511-1574) nelle sue "Vite"
descrive l'uomo, l'artista ed alcune caratteristiche della sua opera, senza essere troppo preciso sulle date di nascita e di morte; pare che
l'accrescitivo del nome, Giorgione, gli venga attribuito dal Vasari "dalle fattezze della persona e dalla grandezza dell'animo".
Anche se Giorgione ha raggiunto la fama come pittore di grandi affreschi su parete o soffitti, il suo personale stile pittorico viene
evidenziato soprattutto in immagini, relativamente piccole, dipinte per il suo piacere nel suo studio.
(pubblicita' ads A1)
La maggior parte dei suoi soggetti sono ispirati alla mitologia ed alla letteratura laica, ma il paesaggio ha sempre un ruolo importante nelle sue composizioni.
Giorgione amava in particolare rappresentare le tempeste, i tramonti e gli altri fenomeni naturali, ma era apprezzato, nella cerchia dei patrizi veneziani, come pittore di ritratti, nei quali il soggetto veniva rappresentato in fantasiose vesti mitologiche, realizzazioni che hanno creato una moda.
Il pittore sviluppa una forte sensibilità rinascimentale per le relazioni geometriche e per la struttura formale delle sue composizioni: la Madonna con i Santi Francesco e Liberale, dipinta fra il 1500 e il 1504, ne è un valido esempio.
Qui Giorgione colloca il trono in posizione elevata, al fine di realizzare un immaginario triangolo equilatero, mentre il paesaggio dolce e l'atteggiamento contemplativo delle figure forniscono un classico esempio delle sue composizioni.
Giorgione e Tiziano hanno lavorato insieme a varie opere, ma l'unico affresco eseguito certamente dai due al Fondaco dei Tedeschi, a Venezia, è andato distrutto.
Da tempo i critici d'arte sono discordi sull'attribuzione di alcune opere, come Il Cristo e l'adultera, la Madonna e Santi e il Concerto Pastorale, a Tiziano o al Giorgione.
Sembra che il paesaggio nel quadro della Venere Dormiente, il più ammirato di tutti i dipinti del Giorgione, evocazioni ideale della bellezza, sia stato dipinto dal Tiziano dopo la morte del suo maestro e amico.
Il pittore morì in giovane età, a 33 anni, probabilmente di peste, nell'ottobre del 1510.