Biografia e vita di Domenico Robusti "Tintoretto" (1560-1635)
Domenico Robusti è stato un pittore italiano di Venezia, cresciuto sotto la tutela del padre, il famoso pittore Jacopo Robusti, anch'esso soprannominato "Tintoretto", da cui può nascere una certa confusione.
All'età di 17 anni, diventa membro dell'associazione dei pittori veneziani e, per proseguire la sua formazione lavora a fianco del padre
all'esecuzione di dipinti nel Palazzo Ducale di Venezia.
Domenico inizia presto a lavorare in modo indipendente nel palazzo, concentrando il suo lavoro su temi storici, tra cui complessi arrangiamenti
di più figure in scene di battaglia. Ma in tutta la sua vita, Domenico dipingerà anche molti temi religiosi. Alcune delle sue celebri pale
d'altare includono "San Giorgio e il drago", a San Giorgio Maggiore, il "Trasferimento del corpo di San Marco a Venezia", nella Scuola di San Marco, e una "apparizione di San Marco" nella chiesa Ducale, oltre a pale d'altare a Modena e Rimini.
Di ulteriore nota sono affreschi di Domenico nel Palazzo Ducale e nella Scuola di San Giovanni Evangelista e la "Pestilenza di Venezia" in San Francesco della Vigna.
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Si è sostenuto che il più grande contributo di Domenico alla storia della pittura risieda nella sua ritrattistica. Domenico ha dipinto Margarita d'Austria, che divenne regina di Spagna attraverso il suo matrimonio con Filippo II. Altri ritratti commissionati includono la duchessa Margherita, vedova del duca Alfonso II di Ferrara, il Doge Pasquale Cicogna, Doge Marino Grimani, Marc'Antonio Memmo, Giovanni Bembo, Luigi d'Este, il conte d'Aron e Vincenzo I Gonzaga, quarto duca di Mantova.
Quando il padre Jacopo muore nel 1594, Domenico assume la direzione dello studio dei Tintoretto, con l'aiuto di suo fratello Marco e del suo
assistente Casser Bastian.
Domenico eredita e prosegue col suo lavoro la vena della visione artistica del padre, accoppiando colori
fosforescenti con composizioni carichi di figure.
In seguito, però, Domenico fa emergere la propria personalità artistica, sviluppando la tendenza di porre più attenzione ai paesaggi
all'interno di una composizione o ai dettagli dello sfondo.
Mentre i disegni di Jacopo si affidano alla linea gestuale, quelli di Domenico tendono verso la modellazione di chiaroscuri delle forme.
Anche se Domenico ha lavorato come artista all'ombra di suo padre, a volte il suo lavoro è stato innegabilmente superiore a quello di Jacopo
Robusti. Un esempio di questo successo è nel dipinto "Ritratto di un senatore".
In quel ritratto, Domenico va oltre la somiglianza fisica e lo status sociale, raggiungendo l'ideale rinascimentale di catturare
l'individualità di un personaggio. Un risultato che lo colloca nella tradizione di
Rembrandt,
Velasquez e
Tiziano.
L'attribuzione dei dipinti dello studio Tintoretto è oggetto di dibattito accademico, essendo spesso difficile distinguere le opere del padre
da quelle del figlio.
Ma uno studioso di tale dibattito di attribuzione si spinge anche oltre: E. Tietze-Conrat, infatti, sostiene che la stessa "Venere con
giocatori di liuto", in genere attribuita a Tiziano, forse potrebbe effettivamente essere opera di Domenico.
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All'età di 74 anni Domenico Robusti è colpito da apoplessia e perde l'uso della mano destra.
Si dice che abbia provato a dipingere usando la mano sinistra, ma senza successo.
Domenico aveva progettato di lasciare lo studio ai suoi collaboratori perchè formassero una accademia, ma dopo una arrabbiatura con loro decise
infine di lasciare tutto a Sebastiano Casser.
Sebastiano, di origini tedesche, sposò la sorella di Domenico e adottò il nome di Tintoretto. Egli continuò a mantenere il negozio come uno
studio e un museo dopo la morte di Domenico nel 1635 e di Marco nel 1637.
Domenico muore all'età di 75 anni ed è sepolto vicino a suo padre in S. Maria dell'orto.
Galleria opere d'arte di Domenico Robusti, detto Tintoretto (figlio di Jacopo Robusti)