Biografia e vita di Amedeo Modigliani (1884-1920)
Amedeo Modigliani, scultore e pittore nasce a Livorno il 12 luglio 1884, quartogenito di Flaminio Modigliani e Eugènie Garsin, famiglia di tradizione israelitica e cresciuto in povertà, dopo che l'impresa di cambiavalute del padre andò in bancarotta
Adolescente, si appassiona alla pittura e nell'estate del 1898 frequenta lo studio del pittore livornese
Guglielmo Micheli.
Nel 1901, durante un viaggio con la madre, scopre Napoli, Amalfi, Capri, Roma e Firenze e l'anno dopo si iscrive alla Scuola Libera di Nudo dell'Accademia di Belle Arti a Firenze, dove studia i pittori "
Macchiaioli" e gli impressionisti italiani, sotto la guida di
Giovanni Fattori.
Nel 1903, Amedeo Modigliani si trasferisce a Venezia per studiare all'Accademia di Belle Arti. Qui, in occasione della Biennale, incontra
la grande arte francese di fine secolo: gli
Impressionisti.
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Dopo un breve viaggio in Inghilterra, nel febbraio del 1906 arriva a Parigi dove prende in affitto un atelier a Montmartre, dove spiccano personaggi come
Pablo Picasso, André Salmon e Max Jacob, iscrivendosi ai corsi di disegno dell'Accademia Colarossi.
Amedeo Modigliani nell'ambiente intellettualmente stimolante di Parigi, lavora alacremente, frequenta i pittori delle varie correnti ed espone le sue prime opere al Salone d'Autunno a Parigi e poi nel 1908, al Salon des Indépendents nella sala dei pittori
Fauves.
Lasciato Montmartre per Montparnasse, il pittore incontra Brancusi alla Cité Faulguière, si appassiona alla scultura e scolpisce con lui nel suo atelier parigino e lo invita a Livorno, dove si recheranno insieme durante l'estate 1909.
In questo primo periodo parigino Modigliani, che conduceva una vita fuori dalle mode e dalle correnti, da bohémien, sregolata, fisicamente minato dalla tubercolosi, dedito al bere, agli stupefacenti e alle donne, in perenni difficoltà economiche, si cimenta nei primi ritratti.
Nel 1910, quando Amedeo Modigliani espone al Salon des Indépendents, la critica gli è favorevole, ma durante quell'anno, sotto l'influenza delle forme arcaiche degli idoli e delle maschere primitive, si dedica esclusivamente alla scultura.
Durante i primi mesi del 1912, Amedeo Modigliani dipinge su tela numerosi ritratti e nudi, ma durante l'estate ritorna a Livorno per riconquistare la salute minata dal tifo con complicazioni polmonari e per lavorare alla scultura direttamente su pietra.
Nel 1913, il mercante d'arte Chéron gli propone un primo contratto di lavoro remunerato per i suoi dipinti.
Dopo la dichiarazione di guerra nel 1914, Modigliani non rivede più il suo amico
Paul Alexandre e interrompe le relazioni con molti altri artisti, questo è un periodo importante per la sua arte: abbandona la scultura, incompatibile con le sue difficoltà respiratorie e la pittura diventa la sua unica forma di espressione.
Modigliani diventa famoso per il suo rapido modo di lavorare; si dice completasse un ritratto in una o due sedute e una volta terminati, non ritoccava mai i suoi dipinti.
Nel marzo 1917, Amedeo Modigliani incontra
Jeanne Hébuterne, diciannovenne allieva dell'Academie Colarossi, spesso da lui ritratta.
Pittrice sensibilissima e di eccezionale talento se ne innamora perdutamente, e vanno a vivere insieme in Rue de la Grande-Chaumière a
Montparnasse, in un atelier che Léopold Zborowsky, poeta polacco in esilio e grande amico del pittore, prende in affitto per loro.
La prima esposizione personale dell'artista italiano ha luogo alla Galleria Berthe Weill, ma viene chiusa il giorno della inaugurazione, per oltraggio al pudore.
La gallerista, scandalizzata, chiese al questore: "Cosa hanno di diverso dal Louvre questi dipinti?".
Forse la differenza, nei suoi dipinti di nudo, sta nell'esposizione delle parti intime con il disegno della pelosità naturale. O forse c'era dell'altro per andare contro questo grande maestro.
Comunque questa pagina è censurata da Google, che nella sua esposizione dei dati su Modigliani, pubblica tranquillamente le stesse immagini, che non sono accettate su Settemuse:
Ma la spiegazione può essere che nella pagina del motore di ricerca non ci sono sponsor e quindi non si deve dar conto a nessuno.
Nel 1918 l'aggravarsi della salute del pittore lo obbliga a trasferirsi per qualche mese in riviera per un soggiorno a Nizza ed a Cagnes dove dipinge gli unici paesaggi di tutta la sua carriera.
La Galleria
Paul Guillaume a Parigi presenta una esposizione collettiva di opere della pittura giovane ed i quadri di Amedeo Modigliani sono a fianco di quelli di
Henri Matisse e di
Pablo Picasso.
Il 29 novembre 1918, nasce la piccola Giovanna, figlia di Amedeo e Jeanne.
A Londra, Zborowsky organizza con i fratelli Sitwels una esposizione, collettiva :" Modern French Art " accompagnata dai primi articoli elogiativi sui giornali.
Nel gennaio del 1920 Modigliani si ammala di polmonite dopo essersi attardato, ubriaco, sotto la pioggia.
Pochi giorni prima di morire il pittore sviene nello studio che divide con Jeanne che, incinta di otto mesi e completamente paralizzata dal
terrore, gli resta accanto mentre agonizza, senza aver la forza di chiamare un medico.
Amedeo Modigliani, trasportato incosciente all'Ospedale della Charité muore per una sopravvenuta meningite tubercolosa, il 24 gennaio 1920, senza aver ripreso conoscenza.
Modigliani viene sepolto il 27 gennaio al Cimitero del Père Lachaise a Parigi ed il corpo di Jeanne Hébuterne,
suicidatasi il giorno dopo la morte dell'artista, riposa al suo fianco.
Storie curiose su Modigliani
Un episodio confermato e degno d'essere citato riguarda il suo rapporto con Picasso.
Modigliani
regalò al suo amico Picasso una sua opera su tela.
Un giorno Picasso, non avendo tele nuove a disposizione, prese il quadro che gli aveva regalato Modigliani, ne cancellò tutto il dipinto con una mano di bianco e lo riutilizzò per realizzare una sua
nuova opera!
Perché Modigliani ha fatto
sculture tutte verticali?
L'artista non aveva soldi per comprarsi i marmi e allora, di notte e con una carriola, andava a rubare i blocchi di marmo che servivano per fare i marciapiedi della città. Erano di buona qualità, ma avevano per l'appunto una forma rettangolare stretta e lunga!
Un'altra storia riguarda le famose sculture ritrovate a Livorno.
Nella calda estate del 1984 sono state ritrovate
tre sculture in un canale a Livorno. Gli esperti e i critici d'arte, da Giulio Carlo Argan a Cesare Brandi, sono stati tutti unanimi nell'attribuire la paternità di queste opere allo scultore Amedeo Modigliani.
Solo dopo si scoprì, per spontanea confessione, che le tre opere erano dei falsi, scolpiti da tre studenti universitari livornesi burloni che erano stati informati in anticipo che il canale sarebbe stato presto dragato.
I ragazzi, dopo quaranta giorni, infatti, dichiararono: "
Visto che non trovavano niente, abbiamo deciso noi di fargli trovare qualcosa!"
L'abitazione in cui Modigliani abitava con Jeanne Hébuterne era assai modesta e a Parigi fa molto freddo d'inverno, al punto che per frenare gli spifferi dalle finestre malconce, i due erano costretti a masticare della carta per poi infilarla nelle fessure!