Biografia e vita di Rogier van der Weyden (1400- 1464)
Conosciuto anche come: Rogier Van der Weyden, Roger van der Weyden, Rogelet de la Pasture
Studente di: Robert Campin (1375-1444)
Insegnante di:
Hans Memling (1435-1494)
Rogier Van der Weyden, conosciuto anche come "Rogelet de la Pasture", che non è altro che la traduzione
in francese del suo nome, nasce a Doornik (oggi Tournai ) in Olanda a pochi kilometri dal confine francese nel 1400.
Anche se poco si sa della sua vita, è noto che essendo figlio di un fabbricante di coltelli, quindi appartenente ad una famiglia abbastanza
agiata, poté dedicarsi alla pittura ed allievo del pittore Robert Campin meglio conosciuto come
Maestro di
Flémalle, capostipite con
Jan van Eyck della nascente
Pittura Fiamminga.
Il suo apprendistato, si concluse nel 1427 con il raggiungimento della qualifica di Pittore, ma Rogier van der Weyden non aveva l'abitudine di
firmare e datare i suoi quadri di natura religiosa eseguiti nello stile appreso dal suo maestro, intensamente realistici e ormai staccati
dall'arte idealizzata e sognante del tardo
Gotico diffuso nella pittura Olandese.
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Trasferitosi a Bruxelles, che a quel tempo era di lingua fiamminga, divenne noto col suo nome olandese, Rogier van der Weyden, ebbe molto
successo e, nel 1436, fu iscritto alla corporazione dei pittori della città.
E' certo che la
Deposizione, dipinta per la Chiesa di
Notre Dame du Dehors,
(ora al
Museo del Prado, Madrid) è un lavoro di sua mano.
Rogier van der Weyden amava dipingere su tavola opere di natura storica o religiosa, oltre che ritratti molto realisti caratterizzati da
colori vivaci diventando uno dei pittori più imitati dagli artisti del Rinascimento del Nord.
Nell'Anno Santo del 1450, Van der Weyden recatisi a Roma, compose numerose opere per la famiglia de Medici a Firenze, molte andate disperse
per mancanza di firma.
Oggi una quarantina di quadri sono oggetto di approfondite ricerche da parte dei
critici e storici d'arte per attribuirgliele con una certa sicurezza.
Rogier van der Weyden muore a Bruxelles nel 1464 e sepolto nella Chiesa di San Gudula, ora Cattedrale di St. Michael, lasciando al suo allievo
Hans Memling il compito di proseguire nel suo stile che fu, per più di mezzo secolo, molto imitato.