Biografia e vita di Hans Memling (1435 - 1494)
Conosciuto anche come: Hans Memlinc, Hans Memlinc, Hans van Brugge,
Giovanni di Bruges,
Nazionalità: Paesi Bassi
Insegnante di:
Gerard David (1460-1523)
Studente di:
Rogier van der Weyden (1400-1464)
Memling Hans, pittore tedesco di formazione fiammingo, ha dato lustro a Bruges nel periodo del suo declino politico e commerciale, con la sua arte.
Gli annali della città nulla dicono per quanto riguarda la nascita e
l'educazione del pittore il cui nome è stato erroneamente falsato da
diversi autori e la cui identità è stata perduta sotto le denominazioni
diverse di Hans e Hausse, o Hemling, Memling, e Memlinc.
Sembra che sia nato a Seligenstadt in Germania, intorno al 1435, ma probabilmente ha svolto il suo apprendistato a Magonza o
a Colonia e, solo successivamente ha lavorato a Bruxelles con uno del primi Maestri della scuola Fiamminga, il pittore Rogier van der Weyden.
Da molti indizi sembra che Hans Memling, prima di stabilirsi a Bruges, verso il 1467, fosse già un artista esperto e avesse imparato ad
usare la tela al posto della tavola di legno per dipingere.
Nel 1477, i documenti testimoniano di un contratto per fornire una Pala d'Altare destinata alla cappella dei librai di Bruges, ora conservata
come "Maria dai sette dolori" nel Museo di Torino.
Un'altra bella creazione è il "Giudizio Universale" oggi conservato nella cattedrale di Danzica, ma destinato, nel 1479 (forse) all'ospedale di San Giovanni di Bruges.
Memling, per gli Ospitalieri di San Giovanni dipinse molti quadri, anche prima del 1479.
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Dopo la morte del suo maestro Rogier van der Weyden avvenuta nel 1464, Hans Memling continua a dipingere opere d'arte sacra nel rispetto
delle
tradizioni pittoriche fiamminghe, limitandosi ad addolcire le espressioni dei personaggi ritratti.
I pittori fiamminghi dell'epoca erano abituati a considerare la creazione di una pala d'altare, un lavoro artigianale, da fare a
più mani, dove ogni pittore si occupava delle parti che gli venivano meglio: c'era chi faceva solo i fiori, chi faceva i visi, chi lo sfondo.
Per questo motivo molte opere, forse dipinte da Hans Memling, sono state attribuite al suo maestro o ad altri collaboratori.
Gli inventari di Margherita d'Austria, redatti nel 1524, alludono a un
trittico "Dio della Pietà" dipinto da Rogier van der Weyden, i cui pannelli laterali, raffiguranti degli angeli erano di "Maestro Hans."
Dello stile di Hans Memling va sottolineato la delicatezza nel finire le sue figure, completate con molti dettagli.
Negli ultimi anni di vita del pittore, i lavori commissionatigli vengono eseguiti in gran parte dai suoi apprendisti, mentre lui si riserva di
preparare i disegni delle composizioni e di dare i colpi finali di pennello.
Maestro Hans morì a Bruges il 11 agosto 1494, lasciandosi alle spalle un grosso patrimonio, diversi figli e vari discepoli.