Biografia e vita di Pierre Puvis de Chavannes (1824-1898)
Pierre Puvis de Chavannes, nato a Lione il 14 dicembre 1824, figlio di un
ingegnere minerario, discendente da una antica famiglia di Borgogna,
studia in un collegio di Lione e poi al Lycee Henri IV a Parigi.
Destinato a diventare un ingegnere minerario come il padre, deve
interrompere gli studi per una grave malattia e durante un viaggio in
Italia, affascinato dalle opere d'arte ammirate, decide di diventare pittore.
Il giovane Pierre Puvis de Chavannes comincia a studiare
pittura, prima con
Eugène
Delacroix ed Henri Scheffer e poi con
Thomas Couture.
Per parecchi anni il lavoro del pittore è rimasto sconosciuto, il suo
stilo proponeva, in netto contrasto gli
Impressionisti, l'ideale di una grande pittura decorativa, ispirata all'affresco, cosa che lo
riallacciava a talune soluzioni di
Ingres.
I mercanti d'arte lo scoprirono solo quando il governo francese acquistò una sua opera e da allora la fama di Puvis crebbe.
Pierre Puvis de Chavannes crea grandi composizioni, di contenuto
simbolico, decorazioni di Edifici Pubblici e Musei, in cui il pittore
lavora alla creazione di un’arte universale che, in seguito, si è
imposta per la sua semplicità e per la sua armonia.
Chiara e comprensibile, la pittura del Maestro, propone modelli adatti
ad essere assimilati, riprodotti e combinati in variazioni artistiche.
(pubblicita' ads A1)
Ormai pittore famoso e acclamato dal mondo intellettuale dell'epoca, fa
parte dei fondatori della Société Nationale des Beaux-Arts, di cui è il primo presidente.
Nel 1880, ormai considerato un Maestro, una celebrità mondana per le sue
amicizie aristocratiche, durante un gigantesco banchetto, maestri
cerimonieri Verlaine e Mallarmé, fu proclamato artefice e guida spirituale dalla créme intellettuale parigina.
Per anni questo artista fu considerato un accademico, se non un retorico
decoratore di edifici pubblici di metà Ottocento, ma la sua pittura,
essenziale e nuovamente classica, silenziosa e senza tempo, superava
l'Impressionismo per evolvere in
Simbolismo, diventando un punto di
riferimento per tutti coloro che, all'esaurirsi delle ricerche
impressioniste, puntarono ad una figurazione sulle soglie di una nuova mitologia.
Una figurazione più costruttiva dunque e più esplicitamente narrativa
che fu una fonte inesauribile di ispirazione per le più disparate
personalità artistiche, a partire da
Gauguin a
Seurat, da
Picasso a
Matisse, da
Denis a
Bonnard, via via con
Redon,
Leger e gli altri pittori
del Novecento, tutti devono qualcosa a Pierre Puvis de Chavannes, anche
se per parecchi decenni dopo la sua morte, il pittore è stato quasi
dimenticato, oscurato dalle nuove glorie.
Nel 1885 Pierre Puvis de Chavannes incontrò la sua musa, una
ragazzina di professione acrobata che si chiamava Marie Clementine
Valadon.
Marie Clementine diventa prima la modella di Puvis poi la sua amante, forse persino la madre di un figlio che lui non riconosce, è lei comunque la giovane adolescente che compare nel "Bosco sacro" e in
altre opere importanti del Maestro.
La Valadon non rimase una anonima modella, ma impugnò a sua volta i pennelli, mescolandosi ai pittori di Montmartre.
Toulouse Lautrec
le darà il suo nome di battaglia:
Suzanne e come Suzanne Valadon la
piccola modella di Puvis divenne una grande pittrice.
Pierre Puvis de Chavannes moriva il 24 ottobre 1898 e nel 2002 è stato
riconosciuto come precursore di gran parte delle avanguardie.