Biografia e vita di Edouard Manet (1832-1883)
Edouard Manet, nasce a Parigi il 23 gennaio 1832 in una famiglia della
ricca borghesia parigina, (il padre era Giudice, la madre era figlia di un Diplomatico).
Destinato a seguire la professione paterna, iscritto al Collège Rollin
nel 1839, Edouard si rivela uno studente svogliato, affascinato più
dalla pittura che da qualsiasi altra materia.
Poiché il padre si oppone fermamente a che il figlio intraprenda la
carriera artistica, disdicevole per la sua classe sociale, Edouard Manet
tenta la carriera navale, senza però riuscire a superare l'esame d'ammissione all'Accademia.
Nonostante la bocciatura, il forte desiderio di indipendenza ed il
carattere ribelle, spingono Edouard Manet ad arruolarsi sedicenne come
mozzo su un mercantile, salpando con una nave diretta a Rio de Janeiro.
Al ritorno dall'esperienza marinara, Edouard Manet, obbligato dal padre a
scegliere fra école des Beaux-Arts e lo studio del ritrattista e pittore
storico
Thomas Couture, noto esponente della scuola classicista, accetta, suo malgrado, la seconda soluzione.
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Durante i sei anni successivi Manet contesta il maestro per i soggetti
proposti, ma assimila ogni lezione circa la tecnica pittorica di stile
tradizionale approfondendo la conoscenza delle opere d'arte del passato.
Il desiderio di Edouard Manet è affermarsi nel mondo artistico
ufficiale, quello del Salon e quasi ogni anno presenta alcune sue opere
alla giuria, qualche volta accettate e qualche volta respinte.
Nel 1861 Manet partecipa per la prima volta al Salon, ottenendo buone
critiche, ma le opere presentate in seguito verranno criticate aspramente.
Nel 1863 realizza ed espone al Salon des Refusés, il nuovo spazio
espositivo che Napoleone III aveva messo a disposizione degli artisti
respinti dal Salone ufficiale, "
Le déjeuner sur l'herbe", suscitando
grande scandalo per la provocatoria raffigurazione di una donna nuda
accanto a due uomini vestiti di tutto punto.
A Parigi Edouard Manet frequenta l'ambiente degli artisti che si
riuniscono al Café Guerbois e alla Nouvelle Athènes: gli
Impressionisti.
Anche se la critica ufficiale considera Manet un pittore impressionista,
anzi, il padre dell'Impressionismo, lui stesso rifiuta questa
collocazione e non partecipa mai alle esposizioni del gruppo.
Nel 1865 Edouard Manet intraprende un viaggio che lo porta a vedere e
studiare le opere pittoriche in Germania, in Italia, nei Paesi Bassi e
in Spagna, dove si lascia influenzare particolarmente dalle opere di
Frans Hals,
Diego Velazquez e
Francisco Goya.
Dopo questa esperienza Manet si appassiona a scene spesso
spagnoleggianti ed ai ritratti, ripresi con ampie e vivaci pennellate.
Ispirandosi alla Venere del
Tiziano, Edouard Manet espone il nudo
"L'Olimpia", occasione di un nuovo scandalo nei salotti parigini.
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Manet, che preferiva dipingere nel proprio studio, trascorse con
Claude Monet ad Argenteuil l'estate del 1874, a dipingere "en plein air" sulla
sua barca-atelier, guadagnando con la frequentazione del collega
impressionista, toni più luminosi per la sua pittura.
Anche le nature morte sono un cavallo di battaglia fra i soggetti
dipinti da Manet e, negli anni della sua vita artistica, queste
composizioni raggiungono una leggerezza e perfezione inarrivabili, come
i ritratti e gli interni di cui riesce a rendere la precisa atmosfera.
Edouard Manet muore a Parigi dopo lunga malattia il 30 aprile 1883
lasciando numerosi "imitatori", oltre ai 420 quadri a olio, numerosi acquerelli e pastelli.