Biografia e vita di Albert Marquet (1875-1947)
Albert Marquet nasce a Bordeaux il 27 marzo 1875.
Nel 1890 si trasferisce a Parigi e segue i corsi della Scuola di arti decorative.
Suo compagno di studi è
Henri Matisse, di cui diventa amico. Abitano nello stesso palazzo e lavorano insieme, influenzandosi vicendevolmente.
Nel 1895 studia all'Ecole des Beaux-Arts sotto la guida di
Gustave Moreau, artista decadente e continuatore della tradizione romantica di
Eugène Delacroix.
Le prime opere di Albert Marquet sono caratterizzate da un
impressionismo limpido e lineare.
Dal 1901 espone al Salon des Indépendants, senza un grande successo.
Nel 1905, al Salon d'Automne, i suoi dipinti vengono esposti nella stessa sala di
Matisse, Vlaminck, Derain, Friesz, Rouault, Manguin, Valtat e Puy.
Essi colpiscono i critici per le loro tinte forti e accese, tanto da essere soprannominati "
fauves", cioè "belve".
Fino al 1907, insieme a Henri Matisse, si dedica alla ripresa delle vie di Parigi. Pur usando entrambi colori decisi e violenti, Marquet
addolcisce i suoi con l'uso dei grigi e rispetta le prospettive.
La frequentazione di Marquet con i pittori "
fauves", più che un rapporto professionale o artistico è un rapporto di un'amicizia e simpatia umana.
Ad eccezione di un breve periodo, tra il 1910 e il 1914, in cui esegue una serie di nudi, Albert Marquet preferisce i paesaggi e si specializza
nelle marine, nelle vedute fluviali e nelle scene di porto, che espone con successo, anche commerciale.
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Nel 1923 sposa Marcelle Martinet e con lei intraprende vari viaggi in giro per l'Europa e nel Nord Africa, spesso alla ricerca di paesaggi fluviali o marini che ricordino la sua infanzia a Bordeaux, fermando sulla tela gli effetti luminosi, i bagliori, i riflessi e le trasparenze dell'acqua e dei cieli, l'impalpabilità delle nebbie ed il mistero della natura.
Le figure umane sono molto semplificate, delineate con un disegno sintetico, simile a quello dei vedutisti veneziani del Settecento.
Il suo stile non cambia nei decenni successivi, indifferente alle profonde rivoluzioni tecniche e stilistiche delle avanguardie.
Fino alla morte, avvenuta a Parigi il 3 giugno 1947, il pittore continua ad utilizzare la tradizionale tecnica della prospettiva, la scena è
fondamentalmente statica e il movimento delle imbarcazioni è ridotto al minimo, i contorni sono netti ed evidenti per mostrare la prevalenza
del disegno sul colore, le forme sono semplificate, anche se in maniera meno drastica di quello che negli stessi anni sta facendo il
cubismo.
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