La corrente artistica "Body Art" si diffonde a partire dal 1968, anni di contestazione e di liberazione anche in senso artistico, tanto che la body art fa parlare di sè proprio perché considerata forma di ribellione contro ogni tipo di regola.
Il corpo, body in inglese, viene usato come espressione massima per la creazione di opere artistiche che vengono intese come ricerca dell'identità.
Il periodo storico in cui si diffonde la body art è quello delle contestazioni dei giovani, che seguono il movimento del Sessantotto come rivoluzione filosofica, culturale, psicosociale.
In quest'ottica prende piede anche una nuova coscienza estetica, dove il corpo e la sua espressione diventano quasi elemento artistico in senso stretto.
La corrente artistica della Body Art segue le contraddizioni dell'essere umano inserito in un nuovo contesto storico-culturale.
Gli artisti dell'arte del corpo sostengono ed esprimono la capacità del corpo stesso di mostrare il proprio complesso mondo interiore, inteso come espressione concettuale che porta all'esterno qualcosa di più profondo, di più interno.
Spesso viene usato addirittura il corpo stesso dell'artista per esprimere davanti ad un pubblico manifestazioni di ogni genere e contro ogni senso del pudore.
Le espressioni di body art vengono vissute come sfogo liberatorio delle proprie angosce e inibizioni e atto di denuncia.
Le forme più moderne e diffuse di body art sono il tatuaggio o il body piercing.
La Body art si avvicina al Nouveau Realisme e alla Pop Art anche se in questi casi l'opera d'arte diventa l'azione non tanto il risultato finale corporeo.
Il luogo dove avviene una rappresentazione di body art può essere tra i più svariati e comuni, dall'ufficio, alla strada, al ristorante, al negozio, perché ovunque si può "liberare l'arte dall'arte stessa" visto che per l'artista di body art è il suo stesso corpo a simboleggiare e rappresentare l'arte come momento di vita in ogni sua sfumatura.
Il mondo sociale in cui si manifesta l'arte del corpo comprende un ampio campo d'azione, dall'Europa alla California e al Giappone, prendendo però sfumature diverse.
Alcuni artisti infatti si distinguono per una attività più analitica, in cui vengono riproposte le azioni comuni corporee utilizzando mezzi diversi, dalla fotografia, al cinema, alle azioni meccaniche.
Non c'è quindi un vero uso del corpo, ma una riproduzione, una concettualizzazione dell'evento mediata dall'utilizzo di un mezzo tecnico.
Lucas Samaras, Katharina Sieverding, Bruce Nauman, Klaus Rinke, Ketty La Rocca, Arnulf Rainer, Luigi Ontani sono soltanto alcuni dei tanti artisti di questa linea artistica più leggera.
Ci sono poi artisti della body art più estrema, che hanno fatto parlare di sè, come il viennese Hermann Nitsch e le sue azioni violente.
L'artista viennese Hermann Nitsc crea il Teatro delle Orge e dei misteri, dove vengono rappresentate azioni brutali davanti ad una platea delirante.
Le sue azioni artistiche sono molto forti e coinvolgenti e mirano a liberare il potenziale assassino che c'è in ogni essere umano.
L'italo americano Vito Acconci cerca con le sue performances di esprimere la massima potenzialità del proprio corpo.
Hanno fatto molto parlare alcuni suoi gesti pubblici, come lo sfregarsi un braccio fino al sanguinamento mentre l'artista è seduto al ristorante o altri gesti più estremi.
L'artista francese Gina Pane rientra in pieno tra gli esponenti della body art più estrema e violenta.
Durante le sue esibizioni ad esempio, vuole esprimere il dolore che si prova in un rapporto d'amore lacerandosi con delle spine di rose, dove ogni ferita rappresenta una sorta di elevazione spirituale.
Libri sul Cubismo |
Oltre il cubismo Le Corbusier, Ozenfant Amédée, 2011, Marinotti |
Tra Einstein e
Picasso. Spazio-tempo, cubismo, futurismo Schapiro Meyer, cur. Trini T., 2003, Marinotti |
Cubismo. Ediz. italiana Gantefà¼hrer-Trier Anne, 2005, Taschen |
Cubism Cox Neil, 2002, Phaidon |
Collage-Collages.
Dal cubismo al new dada. Catalogo della mostra (Torino, 9 ottobre 2007-6 gennaio 2008) cur. Lamberti M. M., 2007 |
Yadwiga
disastrosa donna russa. Postsimbolismo, cubismo, futurismo de la «Voce» a «Le Soirées de Paris» Rodriguez Jean-Franà§ois, 2004, San Marco dei Giustiniani |
Pittura e idea. Ricerche
fenomenologiche sul cubismo cur. Pinotti A., 1998, Alinea |