Le porte di città furono progettate dall'Architetto Michele Sanmicheli, sono sempre state considerate come le maggiori realizzazioni della sua carriera di
architetto in quanto pur essendo abilmente concepite per svolgere il loro ruolo militare, grazie a una struttura molto solida e ad un
buon apparato funzionale, riuscivano a comunicare un’immagine di nobile grandiosità.
Venezia, protesa a ricostituire il dominio nei territori riconquistati,
interviene non solo per rafforzare Verona come “chiave dello Stato da
terra” ma anche a livello urbanistico, a ribadire, con l’inserzione
delle porte monumentali, il valore civile di tutta l’operazione.
Una delle vecchie porte romane è La Porta dei Leoni, prima di essere inglobata negli edifici di Verona, era alta 13 metri (quanto le mura cittadine), aveva pianta quadrata e una corte interna.
Gli angoli del fronte esterno erano fiancheggiati da due torri poligonali di raccordo alle mura.
Le porte di Sammicheli
Le porte cinquecentesche di Verona apparvero subito straordinarie per la loro epoca, anche se
rivelavano anche un forte legame con il passato. Queste porte si
differenziano notevolmente per complessità e sfarzo da quelle di altre città italiane.
Sono strutture autonome di forma cubica inserite nella cinta muraria e
accessibili tramite ponti levatoi posti sui fossati che le precedevano.
Hanno pianta quadrata con quattro pilastri che dividono in parti uguali
la facciata, con una corsia centrale più ampia per il traffico veicolare
e due corsie laterali per le altre funzioni.
La facciata era rivestita in pietra come negli archi romani (Arco di
Costantino) e, oltre all’arco centrale vi erano altre porte per le emergenze.
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Porta Borsari
Porta Borsari era di costruzione romana con corte centrale e doppi passaggi nelle facciate.
Di tale costruzione resta solo la facciata esterna in calcare bianco
locale, con due fornici inquadrati da edicole e sormontati da due ordini
di finestre, sei delle quali incorniciate da fini decorazioni.
Verona - Porta Nuova (1533-1546)
La porta, chiamata Porta Nuova, appartiene al lungo
tratto sud-ovest delle mura difensive della città e, nonostante le
modifiche apportate dagli austriaci, conserva in buona parte la forma originaria.
Era concepita come un grande blocco inserito nelle mura, accessibile
attraverso un ponte levatoio che copriva un fossato, fungendo così da portale d’ingresso alle mura.
Come pianta rispetta il modello tradizionale, quadrata, con corsia
centrale più larga, ma con pilastri molto più spessi e robusti, in
quanto la porta doveva sostenere il peso delle artiglierie poste sopra,
con due torrette circolari che aumentavano l’aspetto minaccioso della
porta rivolta verso Mantova, il potenziale nemico.
L’arco principale dalla chiave di volta della Porta Nuova è ornata dalla
testa di Giove Ammone e la statua del Leone di San Marco.
Porta Palio (1547-1557)
Porta Palio è considerata un modello esemplare di porta urbana, sia per la sua funzionalità di
elemento difensivo sia per la sua connotazione estetica.
Il grandioso porticato aperto verso la città costituisce la maggiore originalità di questa
bella porta ed è un richiamo all'antico prestigio della città romana che si raggiungeva seguendo il corso che partiva da qui.
La facciata esterna si rifà al modello dell'arco trionfale romano: in
tufo, è suddivisa in tre porte rettangolari di cui quella centrale più
grande, racchiuse entro coppie di colonne doriche.
Sopra la chiave degli archi compaiono busti di condottieri romani
coperti da elmi e ai lati compaiono stemmi cittadini.
Porta Palio aveva perlopiù funzione civile e veniva aperta solo in rare occasioni come il Palio cittadino.
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Porta San Zeno (1542)
Porta San Zeno è meno monumentale delle altre porte, essendo stata concepita come porta a carattere
civile, priva di qualsiasi carattere difensivo a causa della sua
vicinanza con il Bastione di San Zeno.
Economia e velocità di esecuzione (costruita e terminata in un solo
anno) hanno fatto preferire una progettazione più affrettata e un uso
limitato della pietra nel rivestimento delle facciate, combinato con
ampi pannelli a mattoni che le conferiscono un aspetto meno minaccioso rispetto alle altre porte.
La facciata esterna è costituita da un arco in mattoni e due piccole
porte rettangolari ai lati, ed è suddivisa da pilastri e bugne in riquadri.
La facciata interna è simile ma decorata con scudi e festoni.