Gli scenari sono quelli di Venezia ma più popolari, anche se non mancano architetture di alto prestigio.
In auto:
• Da
Milano, autostrada A4 uscita
Padova - zona
industriale. Poi si prende la SS.516 per Piove di Sacco - Chioggia -
Sottomarina.
• Da Bologna autostrada A13 uscita Padova sud, poi si prende la
SS.516 per Chioggia - Sottomarina.
• Da Trieste autostrada A4 uscita Mestre ovest, poi si prende la SS.
309 Romea, fino a Chioggia -Sottomarina. In treno:
• Da Rovigo e da Mestre via Adria - Loreo - Chioggia.
Per informazioni orari TRENITALIA
www.trenitalia.com. In aereo:
• Aeroporto di Venezia,
"Marco Polo" 041.2606111
Collegamento autobus per Chioggia.
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Chioggia cenni storici
Abitata dal 2000 a.C. dai Pelasgi, provenienti dalla Tessaglia, il nome della città viene dal nome del presunto fondatore, Clodio che, dopo la guerra di Troia, giunse alla ricerca di una nuova patria con Antenore e Aquileio: lo stemma della città, un leone rampante in campo bianco, è simile a quello troiano.
Diventata un fiorente centro commerciale durante il periodo dagli
Etruschi e dai Romani, durante le invasioni dei Goti, Unni e dei Franchi
,nel V secolo d.C., molta gente delle città di terra si rifugiò
sulle isole della laguna e Chioggia divenne molto popolosa.
In particolare gli abitanti di Este e Monselice si integrarono con la popolazione di Chioggia.
Durante l'epoca bizantina, Chioggia (Clodia Major) e la vicina
Sottomarina (Clodia Minor), fecero parte dell'Esarcato di Ravenna
con altre dodici isole della Laguna Veneta, con le quali si
coalizzarono formando la "Confederazione Lagunare" gettando le basi
per la nascita della Repubblica di Venezia.
Chioggia ancora storia
Per Chioggia questo fu il periodo d'oro: sede del Vescovado, ricca del pregiato sale proveniente dalle sue saline, affiancò Venezia nelle sue guerre di conquista.
Verso la fine del 1300, il vento della storia cambiò direzione: Chioggia si trovò al centro della guerra fra le due potenze marinare, Venezia e Genova.
La città, che era già stata rasa al suolo nell'810 dai Franchi e nel 902
dagli Ungheri, venne conquistata, dopo un lungo assedio dai Genovesi nel 1379.
Secondo le cronache del tempo, nella "Guerra del sale" vi furono 3.500 morti e migliaia i feriti.
L'intera città fu trasformata in una fortezza con la chiusura degli
spazi aperti delle calli, utilizzando torri di legno, costruite con le barche e le travi delle case.
La riconquista di Chioggia da parte di
Venezia, guidata da Vittor Pisani e Carlo Zeno il 24 giugno 1380, causò altre distruzioni e morti.
Le seguenti epidemie di vaiolo e di peste decimarono ulteriormente la
popolazione di Chioggia che non riuscì più ad assumere il precedente splendore.
Cosa vedere a Chioggia - Porta Garibaldi
La costruzione, quadrangolare, con un bel leone di S. Marco sopra il
fornice esterno, è detta anche Porta o Torre
di Santa Maria; un tempo faceva parte della fortificazione della
città e ne costituiva l'ingresso.
La sua struttura risale al 1530 ed è stata più volte ristrutturata.
All'interno della Porta Garibaldi si trovano alcune lapidi commemorative, tra cui una
ricorda il passaggio di Papa Pio VI in pellegrinaggio verso Vienna.
Cosa vedere a Chioggia - Il Duomo
Il Duomo di Chioggia, come
lo vediamo oggi, venne progettato da Baldassarre Longhena dopo la
distruzione, causata da un incendio il 25 dicembre 1623, della
antica cattedrale costruita verso l'anno 1100.
Divisa nelle canoniche tre navate, di cui quella centrale altissima, trae
luce dalle sei finestre a mezzaluna che sovrastano gli altari delle navate laterali.
La facciata della chiesa, maestosa nella sua semplicità, si apre
sulla navata centrale sorretta da suggestive semicolonne in doppio ordine, ionico e corinzio.
La chiesa è ornata da numerose opere d'arte, fra cui la cappella del
Santissimo Sacramento, in stile barocco, ricca di sfarzosi decori,
l’imponente pulpito Scolpito da Bartolomeo Cavalieri nel 1677,
sormontato da un baldacchino in rame dorato, una preziosa urna le
reliquie dei due Santi Patroni della città: San Felice e San Fortunato.
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Cosa vedere a Chioggia - I giardini del Duomo
L'originale sagrato del Duomo è costituito da giardini formati da aiuole contenute da
muretti; in una di esse si trova la piccola, ma famosa statua in
bronzo di Amedeo Sartori: il Putto che si bagna.
Da notare la fontana decorata con colonne e mascheroni addossata alla parete del Duomo.
Lo spazio accanto al Duomo è il più suggestivo centro di Chioggia,
piantato a platani, con i giardini separati dal
canale Peròtolo da una balaustra di marmo proveniente dall' antico Palazzo Pretorio,
ornata da statue del XVIII.
La statua più famosa è la cosiddetta "Refugium
peccatorum", una Madonna con Bambino sormontata da una
cupola di rame dorato cui è votato un culto particolare.
Cosa vedere a Chioggia - Il Mercato del Pesce
A Chioggia, il mercato del pesce è
un’istituzione antica, dato che la pesca è sempre stata fra le
attività preminenti della città. Il variopinto mercato si trova tra
la Piazza e il canal Vena, dietro Palazzo Granaio, ed ospita una
trentina di postazioni di pescivendoli, chiamati
mògnoli, che vendono pesce di tutti
i tipi, perché Chioggia è un punto d’incontro anche di pescatori non chioggiotti.
L'accesso principale al mercato è dato dal
“Portale a Prisca”, scolpito dal padovano Amleto Sartori.
Il pesce fresco si scarica dai pescherecci nel mercato all'ingrosso
alle quattro del mattino, viene subito contrattato, e quindi viene
distribuito per la città o destinato agli altri mercati italiani ed europei.
Per la vivacità che lo caratterizza e per la ricchezza ambientale
che lo anima, il mercato del pesce di Chioggia è da sempre una tappa obbligata di tutti i turisti.
Cosa vedere a Chioggia - Il Granaio
Chioggia è tagliata a fette dai canali, cucita dai ponti, con le calli, messe perpendicolarmente alla via principale, suggerisce l'immagine della lisca di un pesce.
Lungo il Corso del Popolo, tra altri bei palazzi patrizi in stile veneziano, "Il Granaio" ha una storia antica, risale infatti al 1328.
E' un edificio in sobrio stile gotico, con portico a terreno e finestre
ogivali, sulla facciata c'è un’edicola con un’immagine della
Madonna col Bambino, opera di Jacopo Sansovino.
Cosa vedere a Chioggia - Le Chiese
San Domenico, con il campanile è del XIV secolo, è una chiesa più volte rimaneggiata, sino al XVIII secolo. All'interno è conservata l'ultima opera nota del
Carpaccio, "San Paolo", datata 1520 ed un "Crocifisso e Santi" attribuito al
Tintoretto.
San Giacomo, costruita su chiesa
precedente, la facciata è rimasta incompiuta, ma l'interno in stile
barocco, è molto ricco. In un cortiletto, dietro il campanile, da
notare il campaniletto romanico della Chiesa della Trinità.
San Martino, è un classico
Oratorio Gotico in cotto con cupola ottagonale sull'abside.
Costruito dopo la Guerra del Sale dagli abitanti di Sottomarina che
qui si erano rifugiati, custodisce due polittici della scuola di
Paolo Veneziano risalenti al 1349 prelevati dalle chiese di Sottomarina distrutte dai genovesi.