Guida di Burano
Come arrivare a Burano
Burano è il cuore storico, artistico e popolare della laguna nord
che offre al visitatore le sue banchine lastricate e punti
d'attracco ottimi e confortevoli.
Posta nel centro della laguna e da qui, con i trasporti pubblici si
possono raggiungere ogni angolo della laguna.
In vaporetto:
- Linea
Venezia Fondamente Nuove - Burano, durata percorso 40
minuti con fermate nelle isole di Murano, Mazzorbo e Burano.
- Linea Venezia Punta Sabbioni-Burano, durata percorso 30 minuti
senza fermate intermedie.
- Linea Torcello-Burano, durata percorso 5 minuti senza fermate
intermedie.
punti d'attracco ottimi e confortevoli. Siete nel centro della
laguna e in houseboat o con trasporti pubblici potete raggiungere
ogni luogo di interesse della laguna.
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Cosa vedere a Burano
Il nome "Burano" deriva dalla "Porta Boreana", il nome di una delle sei porte della città di
Altino, la città natale dei primi abitanti della laguna, in fuga
dalle invasioni barbariche, porta chiamata così perché posta a
Nord-Est, direzione da cui soffia la Bora.
Burano si presenta al visitatore coloratissima e molto vivace.
Le case in stile veneziano sono abbellite da vasi di fiori,
gli antichi ponti ed i canali sono molto trafficati, perché Burano è
l'isola più densamente abitata della laguna.
Lo sport di Burano è la voga alla veneta (voga in piedi), un tempo
necessaria per portare il pescato a Venezia o in terraferma.
E' facile ammirare gli appassionati che si allenano su gondole a due
remi per la Regata di Burano che si svolge ogni anno la terza
domenica di settembre ed è la rivincita sulla Regata Storica che si
disputa solo due settimane prima a Venezia.
Cosa vedere a Burano - La Passeggiata
La passeggiata sull’isola tra le strette calli è molto piacevole, specialmente durante le
giornate calde, per la frescura offerta dagli alberi secolari che
qui crescono e per la continua ventilazione dell'isola che sembra
sia la ragione per cui la malaria qui non abbia mai attecchito.
Il centro abitato di Burano si divide tutt'oggi in cinque frazioni
collegate da ponti: San Martino Destro, San Martino Sinistro, San
Mauro, Giudecca e Terranova che sono separate tra loro dai
rispettivi canali: Rio Ponticello, Rio Zuecca e Rio Terranova.
Da ricordare che il mercoledì mattina si svolge il mercato
dell'isola in Rio Terà del Pizzo, ma che ogni giorno in Campo
della Pescheria ha luogo il Mercato Ittico che offre sempre pesce
fresco ed un piccolo mercato che offre frutta e verdura proveniente dall'estuario.
I pizzi di Burano
Il lavoro al tombolo è una tradizione ancora viva tra le donne di Burano le quali si dedicano con amore a quest’arte.
Sull'isola si possono acquistare i famosi merletti realizzati a mano
e visitare la scuola e il Museo del Merletto.
Fin dai tempi della Repubblica di Venezia, Burano con la sua modesta
popolazione allora di circa 8.000 persone, era un'isola di povera
gente che viveva soprattutto di pesca e di agricoltura.
Grazie all'abilità delle merlettaie cominciò a crescere, ad
arricchirsi e ad espandere l'artigianato locale anche nei paesi stranieri.
L'arte del merletto a Burano cominciò nel secolo XV, sostenuta dalla
dogaressa Morosina Morosini prima e da Giovanna Duodo, moglie del doge Pasquale Malipiero, poi.
Il "punto Burano" o "punto in aria" (così detto perchè la creazione
non viene appoggiata alla tela, nè ad alcun altro tessuto di fondo)
divenne una tecnica apprezzata e richiesta in tutta Europa.
Cosa vedere a Burano - San Martino
Molto interessante da vedere a Burano è la chiesa di S. Martino con la torre del campanile
curva.
All'interno della chiesa c'è la tomba del Santo e due meravigliosi
dipinti del
Tiepolo "la Crocefissione" e il "Miracolo di S. Albano", che
raffigura Burano come il pittore lo vedeva alla fine del XVII
secolo.
Da brivido è l'osservazione del campanile in pietra e mattoni che
pende abbondantemente sul tetto della chiesa.
La Festa di San Martino si celebra l'11 novembre.
Il Campanile pendente è una caratteristica che identifica Burano
anche da lontano: l'isola è piatta, i tetti son tutti livellati allo
stesso piano, mentre il campanile che svetta e pende.
La chiesa è stata più volte restaurata per mettere in sicurezza il
posto; la chiesa fu spesso dichiarata pericolante e nel 1913 subì
anche un incendio.
In chiesa si entra da un'entrata laterale, l'interno è barocco con tre navate.
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I colori di Burano
La tradizione vuole che quest'isola abbia un aspetto multicolore per un singolare motivo:
durante la stagione invernale Burano viene spesso avvolta dalla
nebbia e quando i pescatori tornano alle proprie case le possono più
facilmente riconoscere per via dei loro diversi colori.
Per questo gli abitanti di Burano dipingono gli esterni delle case
di colore verde pisello, lilla, azzurro, giallo e così via.
Il singolare ambiente di Burano attirò nei primi anni del novecento molti pittori.
Nacque e prosperò così, tra il 1911 e il 1946, la cosiddetta "Scuola
di Burano", non una vera scuola ma piuttosto una stagione importante
per la pittura moderna veneziana, alcuni di questi artisti che
vissero a Burano sono Gino Rossi, Arturo Martini, Novello, Dalla Zorza.