Guida di Padova
Come arrivare a Padova
In auto:
Autostrada
Venezia -
Milano (A4)
(uscita di Padova Est se arrivate da Venezia - uscita di Padova
Ovest se arrivate da Milano);
- Autostrada
Bologna - Padova (A13) (uscita Padova Sud). Seguire
le indicazioni per il centro.
In treno e bus:
Padova è posizionata sull'asse ferroviario Torino Trieste e per i
collegamenti verso Sud si appoggia alle stazioni di Verona e
Vicenza.
Adiacente alla stazione ferroviaria esiste quella delle autocorriere
e pullman collegati alla provincia, all'Italia e all'estero.
049.662092/8752601
www.trenitalia.com
In aereo:
L’aeroporto più vicino è lo scalo internazionale “Marco Polo” di
Venezia Tessera che dista 45 km da Padova ed è raggiungibile con un
servizio di pullman, con il treno (da
Mestre) e con taxi;
Tel.049.8707840
[email protected]
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Padova cenni storici
Padova, abitata già durante il periodo della civiltà paleoveneta nel
IX secolo a.C., ebbe i primi contatti con Roma nel II secolo a.C. e
nel 49 a.C. divenne uno dei più importanti municipium,
dell'impero del quale divise le sorti nella gloria e nel declino
causate dalle invasioni barbariche.
Devastata nel 452 dagli Unni, occupata dai Longobardi e dai Franchi,
fu di nuovo devastata dagli Ungari, nel 902.
Padova divenne libero Comune intorno al Mille e, nei secoli
successivi, con il governo dei Carraresi, divenne una città
importante con grandi edifici pubblici, mura difensive e una celebre Università.
Padova ancora storia
Nel corso del Quattrocento e del Cinquecento, sotto il dominio della
Repubblica di Venezia divenne anche mecenate di artisti famosi come
Giotto, Donatello, Andrea Mantegna ed altri che hanno lasciato
tracce di cultura e bellezza.
Verso la fine del Settecento Padova, come il resto d'Italia, subì
l'occupazione Francese e poi quella Austriaca.
Padova, dopo avere partecipato alle evoluzioni politiche italiane, nel 1866 entrò a far parte del Regno d'Italia.
Cosa vedere a Padova - Centro storico
Padova, famosa soprattutto per la
Basilica
del Santo, offre alla visita bellissime chiese che
custodiscono capolavori gotici e rinascimentali.
Sempre in centro si trova l'imperdibile
Cappella Scrovegni, il
Palazzo
della Ragione e la
Casa di Ezzelino da Romano.
Notevole l'antico
Ghetto,
l'intricato dedalo di strade e vicoli che lo costituiscono fino alla Sinagoga, e l'ampio
Prato della Valle con la sua isoletta.
Si tratta di una delle più grandi piazze d'Italia e d'Europa e contiene attualmente 78 statue dedicate a professori universitari, artisti,
condottieri o ex governanti della città.
Cosa visitare a Padova - Sant'Antonio
La basilica del
"Santo", come
affettuosamente viene chiamato dai padovani Sant'Antonio, è sorta
dall'ampliamento della chiesetta in cui il santo aveva vissuto e operato miracoli.
Il risultato è la splendida fusione architettonica fra stile romanico, gotico e bizantino, con cupole e pinnacoli sorprendentemente armonici.
L'interno offre alcune opere tra le più belle della scultura e
della pittura rinascimentale.
I bronzi che ornano l'altare maggiore sono di Donatello, la Cappella
del Beato Luca Belludi è stata affrescata dal Menabuoi e la Cappella
di San Felice, da Altichiero da Zevio.
(Nella basilica è vietato fare fotografie, quindi non abbiamo potuto scattare nessuna immagine dell'interno, mentre l'esterno è
impresentabile, visti i lavori di manutenzione. Le immagini sono da comprare negli innumerevoli negozi dei dintorni).
Cosa vedere a Padova - Giotto
La
Cappella degli Scrovegni è una delle mete più ambite dagli amanti dell'arte.
L'edificio era originariamente collegato al palazzo di famiglia
Scrovegni, fatto erigere dopo il 1300, seguendo il tracciato
ellittico dei resti dell'arena romana.
La Cappella, intitolata a Santa Maria della Carità, venne affrescata
tra il 1303 e il 1305 da
Giotto e costituisce uno dei massimi
capolavori dell'arte occidentale.
Tutte le pareti sono coperte da affreschi che raccontano le storie
della Vergine e di Cristo, mentre nella controfacciata è dipinto un
grandioso Giudizio Universale.
Con strumenti informatici a disposizione, attraverso immagini,
suoni, testi parlati, ricostruzioni reali e virtuali, il visitatore
potrà essere accompagnato all'interno dei dipinti di Giotto.
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Cosa fotografare - Piazza dei Signori
Il nome viene dal fatto che qui sorgeva il "Palazzo della Signoria",
la Reggia dei Carraresi, Signori di Padova, dal 1318 al 1405.
Fra gli edifici che si affacciano alla piazza vi sono la
Loggia del Consiglio, la piccola
Chiesa di S. Clemente, risalente
al 1190, il
Palazzo del Capitanio,
la
Torre dell'Orologio e, su
un'alta colonna romana in marmo, un
Leone
di S. Marco domina la piazza richiamando alla
memoria la Serenissima
.
La Loggia, elegante edificio rinascimentale, chiamata
anche
Gran Guardia perché
utilizzata come comando militare durante la dominazione austriaca, è
decorata all'interno da importanti affreschi e da particolari
decorazioni dei piedistalli in marmi policromi di chiaro gusto lombardesco.
Cosa fotografare a Padova - Il Brenta
Padova, posta tra il Brenta e il Bacchiglione, utilizzò queste sue
vie d'acqua come punto di collegamento fra Venezia e l'entroterra
padovano e vicentino.
Nei secoli, numerose opere idrauliche potenziarono questa ricchezza
fino agli inizi del '900, quando iniziarono ad essere interrati i
canali che attraversavano la città.
Restano da vedere alcuni ponticelli, le Porte Cantarine ed il
Portello che offrono silenziosi e romantici percorsi vicino all'acqua.
Folclore a Padova
La Festa di Sant'Antonio, che si celebra ogni anno il 13 di Giugno è
per i padovani la festa più sentita e vissuta attraverso il Giugno
Antoniano, con un programma ricco di iniziative ed eventi di stampo
religioso e culturale.
Fanno parte della celebrazione una processione notturna, il Cammino
di Sant'Antonio, un pellegrinaggio notturno che ripercorre la strada
seguita dal Santo in punto di morte da Camposampiero, fino
alla Basilica del Santo, dove è stato sepolto.
La sera, sulle sponde del Bacchiglione, si svolgono una fiaccolata
rituale e un tradizionale spettacolo pirotecnico.