Guida di Cortina d'Ampezzo
Come arrivare in Cadore
Il Cadore è una splendida area che raggruppa diversi paesi alpini, come San Vito di Cadore,
Cortina d'Ampezzo, Borca di Cadore, Pieve di Cadore, Calalzo di Cadore e
Auronzo di Cadore in provincia di Belluno.
In auto:
- Da sud, prendere l'autostrada A13 Bologna-Padova,
fino al raccordo con la A4 Milano-Venezia, all'uscita dalla tangenziale
di Mestre direzione A27 per Belluno.
A fine autostrada proseguire in direzione Cadore.
-
Da Milano imboccare l'autostrada A4 Milano-Venezia fino a Mestre e
seguire poi le indicazioni precedenti.
- Per chi viene
da Nord (Austria-Dobbiaco) imboccare la SS51 bis per
Misurina
e scendere a valle fino al Cadore.
In aereo:
Gli aeroporti più vicini al Cadore sono il "San Giuseppe" di
Treviso, il "Marco Polo" di
Venezia e quello di
Bolzano.
In treno e autobus:
Da
Venezia o
Padova, raggiungere la stazione ferroviaria di Calalzo di Cadore e
da qui proseguire in corriera per i paesi di destinazione
Dalla linea Brennero-S.Candido, fermarsi alla stazione di
Dobbiaco, quindi prendere la corriera per i paesi di destinazione.
(pubblicita' ads A1)
Storia del Cadore
Il
Cadore è una regione che comprende approssimativamente tutto il
bacino superiore del Piave.
Si ritiene che la più antica popolazione stanziatasi in Cadore fosse costituita da
tribù di Celti.
Supposizione che nasce dalla terminologia: i nomi di Cridola e "croda" sembra derivino da "Cruodo", nome successivamente dato al
dio Thor (montagna eccelsa).
I nomi Popera, Popena, Penna sembra derivino dasl celtico Penn (altezza).
Ai
Celti seguirono gli
Euganei, i
Galli Insubri Catubrini dai quali deriva il nome Catubrium, poi trasformato in
Cadore ed i
Romani.
Nel 15 a.C. con l'imperatore Tiberio, il Cadore fu aggregato alla regione Venetia et Histria: è romana la strada che venne costruita lungo la valle del Piave fino a Dobbiaco e alla Carinzia.
Ancora Storia del Cadore
Dopo la caduta dell'Impero Romano, si avvicendarono gli Eruli (476-493), gli Ostrogoti (493-553), i Bizantini (553-568), i Longobardi (568-774), i Franchi (774-884), i duchi di Carinzia (884-1077).
Intorno al XI secolo, si costituì la
Magnifica Comunità Cadorina, Unione Federale di tutti i Comuni del Cadore, i cui primi statuti ci sono noti dal 1235, comunità alleata alla Repubblica di Venezia alla quale forniva immense quantità di legname per la costruzione delle sue navi.
Allora il Cadore era diviso in dieci centurie; il capitano della Comunità risiedeva a Pieve, luogo dove aveva sede anche il palazzo nel quale si riunivano i 27 membri (eletti dai 27 Comuni, detti Regole) del Consiglio Generale della Regione, Ampezzano compreso.
Pieve di Cadore
Rinomato centro di villeggiatura,
Pieve di Cadore è situato nelle Dolomiti cadorine tra il Colle Montericco e il Col Contras.
Qui nacque il pittore
Tiziano Vecellio e.sulla pizza a lui dedicata, sorgono gli edifici più importanti del centro storico: il
Palazzo della Magnifica Comunità Cadorina, edificato nel XVI secolo, nel quale oggi si trova il
Museo del Cadore, con interessanti reperti archeologici.
Importante da vedere è la
Chiesa di S. Maria Nascente ricostruita su di un edificio di epoca medievale, nella quale si conservano alcuni dipinti di Tiziano, come la
Madonna col Bambino e santi e la Pala di Genova.
Da vedere è poi la casa natale di Tiziano dove si è riallestito ilvestibolo con mobili di sagrestia, mentre, al piano nobile, restano un focolare e arredi d’epoca.
Sappada
Sappada si trova adagiato nella
conca di Granvilla, nei pressi delle
sorgenti del Piave.
Il suo comune si divide in varia frazioni, formatesi nel XI secolo, quando la popolazione della vicina Carnia si trasferì in questi luoghi per utilizzare le miniere del Monte Ferro.
Sappada è una rinomata meta per le vacanze invernali, il paese è ben attrezzato grazie ai numerosi impianti di risalita, alle piste che consentono di praticare lo sci alpino, quello nordico e lo snowboard.
Attualmente, Sappada, oltre ad essere un famoso centro turistico, è molto famoso per la lavorazione del legno, soprattutto delle maschere.
Nei pressi di Sappada si possono raggiungere facilmente altri luoghi dell’area turistica del Cadore, come, ad esempio, Santo Stefano di Cadore.
Santo Stefano di Cadore
Santo Stefano di Cadore sorge nel punto in cui la
Val Padola si apre nella
val del Piave.
Anticamente Santo Stefano di Cadore era la località in cui veniva tenuto il mercato, mentre oggi è diventata una attrezzata stazione turistica, sia estiva che invernale.
Nel centro di
Santo Stefano di Cadore è possibile visitare la Parrocchia dedicata a Santo Stefano, chiesa di origini antiche, anche se è stata oggetto di rifacimenti verso la fine del diciassettesimo secolo.
All’interno sono sono conservati due pregiati altari in legno, in stile barocco.
Nei pressi di Santo Stefano di Cadore, cioè a San Pietro di Cadore, da non perdere è il seicentesco Palazzo Poli de Pol, sede della casa comunale, mentre a Vigo di Cadore, è possibile ammirare la chiesa di Sant’Orsola, del quattordicesimo secolo, interamente affrescata.
Vedi anche:
Santo Stefano di Cadore
(pubblicita' ads A3)
Selva di Cadore
Selva di Cadore è uno principali centri turistici al centro della Val Fiorentina.
Colonia Romana e per secoli località importante per l'estrazione del ferro, Selva di Cadore espone in un
Museo Etnografico le vestigia della sua lunga storia.
L'economia di Selva di Cadore poggia oggi sul turismo in ogni stagione.
Selva di Cadore ha un interessante centro storico, dove è possibile visitare la quattrocentesca
Chiesa di San Lorenzo, ricca di opere d’arte e affiancata da un notevole
campanile, che domina tutto il borgo.
Borca di Cadore
Il paese di
Borca di Cadore sorge tra le belle cime dolomitiche del
monte Antelao e Pelmo, in una vasta cavità, creatasi tra le roccia rosa.
Borca di Cadore è una meta ideale per gli amanti degli sport invernali.
Nei pressi di Borca di Cadore vi sono attrezzati impianti di risalita, che portano a centinaia di metri di pista, mentre proprio a Borca vi è un’ampia pista di pattinaggio.
Come tutte le località delle Dolomiti, il paese offre la possibilità di trascorrere le vacanze estive, immersi nella natura, praticando trakking oppure la pesca sportiva nel fiume Boite.
La struttura di Borca, tipica dei comuni montani, ospita al centro del paese una splendida chiesa del diciottesimo secolo, che custodisce, all’interno, importanti opere pittoriche e numerosi ristorantini che servono le specialità tipiche di questi luoghi.
Auronzo di Cadore
Auronzo di Cadore è una delle cittadine più popolose dell’area del Cadore.
Interamente circondata dai boschi che ricoprono le montane circostanti, offre il caratteristico paesaggio alpino e le più moderne attrezzature per turismo estivo ed invernale.
La
Riserva Naturale di Somadida, che copre una vasta area, presenta una flora particolarmente ricca.
Il paese si compone di due frazioni:
Villagrande e
Villapiccola.
A Villagrande c'èn da visitare la
chiesa di Santa Giustina, risalente al sedicesimo secolo, mentre a Villapiccola, vi è la Parrocchia molto più recente.
Ad Auronzo vi è il lago di Santa Caterina, detto anche lago di Auronzo, un lago di origine artificiale, creato dalla deviazione delle acque del fiume Ansiei.
Vigo di Cadore
Vigo di Cadore presenta un centro storico molto bello e caratteristico, inoltre, la cittadina è famosa per la
Chiesa di Sant’Orsola, probabilmente la più antica della zona del Cadore.
La chiesa, dedicata a Sant’Orsola, Santa protettrice della città, è stata realizzata, infatti, nella metà del '300 e conserva, sulla facciata esterna, gli affreschi originari dell’epoca della costruzione, mentre nei locali interni, interamente affrescati, sono custodite diverse importanti opere d’arte.
Altri edifici storici di
Vigo di Cadore sono la
Chiesa della Madonna della Difesa, risalente al quindicesimo secolo e la
Chiesa di San Martino, del diciannovesimo secolo, anch’essa impreziosita da opere d’arte.
Da non perdere a Vigo di Cadore c’è anche la Biblioteca del Cadore, dove sono esposti antichi documenti e addirittura pergamene e manoscritti.