Guida di Spina
Come arrivare a Spina
E' un microscopico borgo che fa parte del Comune di Marsciano.
In auto:
- Per chi proviene dal Nord Autostrada del Sole A1, uscita Valdichiana e proseguire per Perugia, Terni lungo la superstrada E45;uscire a Todi e seguire le indicazioni per Marsciano.
- Per chi proviene da Marsciano
Percorrere la strada che porta a Cerqueto, entrati nel paese seguire
l'indicazione per Spina.
- Dal Sud Autostrada del Sole A1, uscita di Orvieto; proseguire per
Todi lungo la SS448 e seguire le indicazioni per Marsciano.
- Autostrada Adriatica A14, uscita di Cesena; proseguire per la
superstrada Perugia-Todi E45, poi seguire le indicazioni per Marsciano.
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Spina di Marsciano cenni storici
La storia di Marsciano è legata alla sua posizione geografica che è un importante crocevia di
transito fra Perugia, Todi, ed Orvieto.
Questa caratteristica, fin dall'epoca etrusca, le ha assegnato una
posizione di primo piano, favorendone lo sviluppo, ma trasformandola
spesso in teatro di aspre battaglie.
L'antico castello di Marsciano fu donato ai Conti Bulgarelli dall'Imperatore Ottone II nel 975.
Nel 1281 la famiglia Bulgarelli si sottomise a Perugia, ma alla
morte di Braccio Fortebraccio, nel 1424, il Papa Paolo III prese il
potere a Perugia ed a Marsciano.
Nel 1543 venne costruita la "Rocca Paolina".
Spina di Marsciano ancora storia
Nello stesso periodo Marsciano pagò 3.000 ducati d'oro alla Santa Sede ottenendo così l'indipendenza da Perugia e, nel 1531, ebbe la possibilità di emanare un proprio Statuto.
Questo documento stabiliva molte norme, alcune delle quali sono ancora valide, come quella del mercato settimanale del lunedì mattina e la celebrazione del Santo Patrono, San Giovanni, il 24 giugno.
Marsciano ed i suoi borghi rimase sotto il dominio papale fino all'unità d'Italia proclamata nel 1860.
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Il Presepio di Spina
Dal 1997, all'interno a quello che fu l'omonimo castello, la Pro Loco di Spina allestisce uno dei più spettacolari presepi umbri.
L'idea, ripetuta ogni anno, è quella di ricostruire la vita comune della gente che viveva nel castello ai primi del 1900, con personaggi a grandezza naturale intenti nel rappresentare scene di arti e mestieri dell'epoca.
Ovviamente queste scene di vita sono integrate dai classici simboli della Natività, come in ogni Presepe che si rispetti.
Ogni anno vengono realizzate scene diverse da anno in anno sia come ambientazione e sia come localizzazione.