Guida di Norcia
Come arrivare a Norcia
In Auto
Chi proviene da Nord
Seguire l'A1 in direzione di Perugia, Assisi e Spoleto e da qui imboccare la strada Spoleto-Norcia (km 45).
Da Spoleto è consigliato imboccare la galleria "Forca di cerro". Si esce a Sant'Anatolia di Narco e si prosegue in direzione di Norcia e Cascia, lungo la statale 209 della Valnerina.
Da Firenze a Norcia i tempi di percorrenza sono di circa 2,5 ore.
Dal versante adriatico, percorrendo la Bologna-Bari, uscire a Cesena Nord, proseguire in direzione di Perugia e seguire l'itinerario sopra descritto. (Norcia dista da Ancona circa un'ora e mezza).
Chi proviene da Sud
Dopo aver lasciato l'A1 al casello di Orte, proseguire in direzione di Spoleto. (Roma-Norcia distano circa due ore).
Dal versante adriatico percorrere la A 14 e uscire a San Benedetto del Tronto. Da qui prendere la superstrada verso Ascoli Piceno e proseguire per Norcia (da Ascoli a Norcia la distanza è di appena 40 minuti).
In Treno
Occorre raggiungere la stazione più vicina di Spoleto (che si trova lungo la linea Roma-Ancona). Da Spoleto vi sono diverse corse giornaliere di autopullman per Norcia (tragitto circa 50 minuti).
Anche da Terni (sempre sulla linea Roma-Ancona) è possibile raggiungere Norcia in pullman.
In Aereo
L'aeroporto più vicino è quello di Perugia (km. 120) per chi proviene da Milano.
Per ogni altra provenienza lo scalo consigliato è quello di Roma-Fiumicino (km. 180). Dall'aeroporto si può raggiungere in treno la Stazione Termini e da qui, in treno, arrivare a Spoleto.
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Il territorio attorno a Norcia
Dal punto di vista geografico e naturalistico Norcia è collocata nel punto di raccordo di due realtà paesaggistiche assai diverse ma contigue:
la Valnerina, ovvero il comprensorio della stretta valle fluviale scavata dal fiume Nera e dai suoi affluenti, con le sue pendici montane
scoscese ricoperte di vegetazione a foglia caduca, e i Monti Sibillini, la zona montuosa di origine tettonica caratterizzata da vette in
grado di raggiungere e superare i 2000 metri di altezza, con pendii erbosi o ricoperti da faggete, arrotondati dall'azione glaciale ed eolica,
all'interno della quale si aprono vasti altopiani carsici sfruttati per il pascolo di bovini e di greggi e ricchi di specie floreali montane tra
le quali l'artemisia, l'anemone, la genziana e il giglio martagone.
Breve storia di Norcia
Ci sono tracce di insediamenti umani risalenti al Neolitico.
La città è conquistata dai Romani nel terzo secolo a.C.
Nell'Alto Medioevo con la decandenza dell'Impero Romano d'Occidente e le invasioni successive ad opera dei barbari, Norcia è saccheggiata e devastata varie volte.
Nel Medioevo Norcia è una cittadina Guelfa sotto il dominio papale, ma riesce ad avere un libero Comune all'inizio del dodicesimo secolo e a vivere un periodo di prosperità economica.
Nel 1354, però, è definitivamente assoggettata alla Chiesa, ma già nel dicembre del 1328 a causa di un catastrofico
terremoto che distrugge la maggior parte degli edifici pubblici e privati provocando circa 5000 vittime,
Norcia subisce un colpo di grazia definitivo alle sue ambizioni territoriali.
Nel tardo Rinascimento, poi, i pontefici assegnano a Norcia la sede di una prefettura pontificia e consolidano a scopo protettivo la cinta muraria che è ancora presente oggi.
Nel diciassettesimo secolo è fortemente legata a Roma e vive un periodo di vivacità artistica e culturale, nello splendore del Barocco.
Da quel periodo vengono erette nuove chiese, conventi e monasteri, sorge una accademia letteraria, e sono costruite scuole e fondato un teatro.
Durante il diciottesimo secolo la città subisce ancora
disastrosi terremoti che portano alla ricostruzione impostando una struttura tipicamente ottocentesca e non più medievale.
I terremoti a Norcia
Oltre a quelli catastrofici subiti nei secoli precedenti altri terremoti seguono purtroppo fino al giorno d'oggi.
Tra i più importanti quello del 1859, col quale sono distrutti 600 edifici sui 676 esistenti.
Un altro terremoto avvenne nel 1979 che fece sprofondare molte case a causa della cavità sotto l'area cittadina.
Ed infine i terremoti del 2016 che hanno fatto crollare gran parte della chiesa di san Salvatore, nonché la Basilica di san
Benedetto e il suo campanile, ed ancora la Concattedrale di santa Maria Argentea, le chiese di santa Rita e san Francesco,
il santuario della Madonna Addolorata e campanile annesso, la chiesa di sant'Agostino e parte delle mura.
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Cosa visitare oggi a Norcia
Per arrivare a Norcia da Amatrice bisogna passare per frazioni che non esistono più, tra macigni in mezzo alla strada, fontanelle che ancora funzionano a dissetare il nulla e vicoli ghiacciati dove la vita sembra non esserci mai stata. Il comune di San Benedetto ha l'ingresso delle mura sorretto a fatica da impalcature che non lo lasciano respirare dal sisma che ha minato in più punti la fortezza, ma è nel borgo che il cuore ha ripreso a battere è l'hashtag che Norcia ha coniato per scrollarsi di dosso la polvere e le macerie.