Video di Gubbio con drone




Guida di Gubbio pag. 1

Come arrivare a Gubbio

Mappa Gubbio

Gubbio è una delle più pittoresche città d'Italia dall'aspetto medievale rimasto quasi intatto nei secoli.
In auto:.
- Dall'Autosole A1, uscire a Orte e imboccare la superstrada E-45 direzione Perugia ed uscire Gubbio
- Dall'Adriatico, con la A14, Uscire ad Ancona Nord e si prosegue per Jesi, Fabriano e Gubbio

In treno e autobus:
La stazione ferroviaria più vicina, sulla Linea Roma-Ancona, è la Stazione di Fossato a 18 km circa e, sulla Linea Firenze - Terontola - Perugia, c'è la Stazione di Perugia/Fontivegge, entrambe collegate con Gubbio da servizio bus.

In aereo:
Gli aeroporti più vicini a Gubbio sono l'aeroporto S. Egidio di Perugia a km. 45, Aeroporto Raffaello Sanzio di Ancona-Falconara a 90 Km e Aeroporto Miramare di Rimini a 130 Km.

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Gubbio cenni storici

I tetti di Gubbio

Il territorio di Gubbio fu abitato già dalla preistoria; la città fu fondata dagli Umbri e Ikuvium o Iguvium ed era considerato un centro di importanza sacrale e commerciale per la sua posizione a cavallo tra il Tirreno e l'Adriatico.

Eretto a Municipio Romano nell'89 a.C ed ascritta alla Tribù Clustumina, divenne una fiorente città che cominciò il suo declino allo sfacelo dell'Impero.

Invasa dagli Eruli fu, nel 552, distrutta dai Goti di Totila, ma presto ricostruita dai Bizantini di Giustiniano, sulle pendici del monte Ingino, con due potenti torri difensive.

Nel 772 Gubbio fu occupata dai Longobardi e da questi ceduto alla Chiesa.

La città, pur assoggettata ai vescovi, si costituì in libero Comune di fazione ghibellina e, nell'XI secolo, iniziò una politica di espansione che in breve la portò ad avere più di cento castelli e nello stesso tempo, ad entrare in forte conflitto con la città di Perugia.

Gubbio ancora storia

Strade di Gubbio

Nel 1263, i guelfi presero il potere e da allora per centoventi anni vi furono vessazioni da parte del governo dei Vescovi finché nel 1384 gli abitanti di Gubbio rinunciarono ad essere libero Comune per assoggettarsi al dominio dei Montefeltro, signori amanti dell'arte, che restituirono a Gubbio i privilegi e gli ordinamenti civili, per cui la città tornò a fiorire culturalmente e artisticamente.

Nel 1508 subentrarono, nel dominio della città, i Della Rovere, che lo tennero fino al 1624 quando, con la morte di Francesco Maria II Della Rovere, ultimo erede della casata, tutti i beni passarono, come da volontà testamentaria, allo Stato Pontificio.

Gubbio fu governata dalla Chiesa fino al 1860 quando entrò a far parte del Regno d'Italia.

Gubbio - La porta del morto

Gubbio Panorama

Disposta sul pendio del monte Ingino, la città è attraversata, orizzontalmente, da cinque strade, collegate fra loro da vicoli e gradoni.

La struttura degli edifici è prevalentemente romanica, con inserimenti di archi ogivali di origine medievale.

Caratteristica della città è la cosiddetta "porta del morto", un'apertura più stretta e posta più in alto della porta principale, attraverso la quale, secondo la tradizione, si facevano passare le bare dei defunti.

Molto più attendibile l'interpretazione secondo la quale queste aperture conducevano semplicemente all'interno delle abitazioni, poste al di sopra di magazzini e botteghe: togliendo di notte le scale di accesso, le abitazioni diventavano più sicure.

Cosa vedere a Gubbio -Il Palazzo dei Consoli

Gubbio - Palazzo Ducale

Il paesaggio cittadino è dominato dalla possente mole del Palazzo dei Consoli, simbolo della Gubbio medievale e uno tra i più bei palazzi pubblici d'Italia.

Realizzato tra il 1332 e il 1337, il palazzo, elegante ed imponente, ha pareti lisce e semplici ornate da finestre con archi a tutto sesto al primo piano ed una bella scala a ventaglio che dà accesso, attraverso un portale gotico, all'ampio salone d'ingresso, destinato nel Medioevo alle adunanze cittadine.

La parte superiore è coronata da archetti ogivali e merli rettangolari (guelfi).

Il Palazzo ospita il Museo Civico e l'importante Pinacoteca Comunale, con opere di artisti locali e maestri toscani.

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Cosa vedere a Gubbio - Il Palazzo Ducale

Gubbio - Palazzo dei Consoli

Risalente al periodo Longobardo, il Palazzo Ducale è stato ristrutturato nella forma attuale alla fine del XV secolo per ordine di Federico da Montefeltro e rappresenta un importante esempio di architettura rinascimentale.

Splendido il cortile interno, in pietra serena e mattoni; elegantissimi gli interni, anche se gli arredi originali sono dispersi nei musei del mondo, come lo studio del Duca, in legno intagliato e intarsiato, che si trova al Met Metropolitan Museum di New York.

Cosa vedere a Gubbio - Il Duomo e le Chiese

Interno Duomo di Gubbio

Questa Chiesa gotica trecentesca è stata costruita su una chiesa più antica.

La facciata, restaurata nel '500, presenta un bel portale gotico, i simboli degli Evangelisti e un Agnello Mistico del 1200 appartenuto alla chiesa primitiva. L'interno ha un'unica navata caratterizzata da 10 grandi archi ogivali che sostengono il tetto e interessanti dipinti, più uno splendido piviale fiammingo in broccato d'oro.

Altra chiesa storica di Gubbio è la Basilica di Sant'Ubaldo, patrono della città,dove  sono conservati, nella navata di destra, i "Ceri" della festa.

Notevoli sono l'altare di marmo ed i finestroni istoriati con episodi della vita del Santo il cui corpo incorrotto è esposto in una urna di cristallo sopra l'altare.

Le belle Chiesa di San Francesco, di Santa Maria della Vittoria, di San Giovanni Battista, di San Domenico testimoniano della ricchezza del patrimonio religioso di Gubbio e del attaccamento alle tradizioni.

Cosa vedere a Gubbio - Teatro Romano

Gubbio - Teatro Romano

Sono i resti di una struttura molto grande, costruita nel primo secolo dopo Cristo, secondo la tecnica del periodo repubblicano, utilizzando blocchi squadrati di pietra calcarea locale.

Diviso in quattro cunei, da corte scalinate di accesso alle file di posti a sedere, il teatro si trova in un recinto costituito da una duplice serie di arcate precedute da un colonnato che forma un portico tutt'attorno alla sommità delle gradinate.

Del Teatro originale restano le arcate inferiori e parte dell'ordine superiore.

Grazie all'ottimo restauro il teatro ospita importanti eventi culturali che possono disporre della cavea di 70 metri di diametro.

Cosa vedere nei dintorni di Gubbio

Gubbio

L'avvenimento folcloristico-religioso più interessante da vedere è la Festa dei Ceri, che si corre il 15 di maggio, vigilia di S. Ubaldo, dalla metà del XII secolo.

I Ceri sono 3 enormi macchine in legno, di forma ottagonale alte circa 7 metri, fissate in basso a delle barelle, ognuna sormontata dalla statua di un santo.

Dopo aver visto la città ed i piccoli borghi appena fuori dalle mura, a meno di 30Km c'è da vedere la bella Umbertide o l'imperdibile Assisi a 50 Km, naturalmente dopo aver visitato Perugia.



Foto di Gubbio pag. 1

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Musei di Gubbio

Museo Diocesano di Gubbio
Via Federico da Montefeltro, Gubbio - Perugia
Tel e Fax: 075 9220904 - e-mail:
Mirabile raccolta d'arte che ripercorre la storia bimillenaria di tutta la Diocesi eugubina, già viva nei primissimi secoli dell’Era Cristiana.
Il piano terra ospita la " Botte dei Canonici", enorme contenitore quattrocentesco, autentica rarità per tutti gli appassionati di storia dell’enologia oltre ad un fornito bookshop ed un luogo di ristoro. La sezione archeologica offre testimonianze di epoca romana ed altomedievale, mentre nelle sale attigue sono ospitati esempi di pittura e scultura del ‘200 e ’300 tra cui spiccano la splendide tavole dipinte dall’eugubino Mello.
La pittura quattrocentesca è rappresentata da opere della bottega di Ottaviano Nelli, di Taddeo di Bartolo e da uno splendido ciclo di affreschi con scene della Passione di Cristo. Un rinascimentale piviale fiammingo finemente decorato rappresenta la "punta di diamante" della collezione di paramenti sacri e suppellettili liturgiche.
Opere di artisti quali Benedetto Nucci, Cristoforo Roncalli (Pomarancio), G.B. Salvi (Sassoferrato), Giusto di Gand completano l'offerta di ricchezze di cui una visita seria della città di Gubbio non può fare a meno.
Direzione Artistica: Pietro Vispi.
Gestione: Cooperativa Sociale Il Sicomoro
Condizioni particolari e visite guidate per gruppi e gite di istruzione;
Orario Estivo: 9,00 -b18 con orario continuato
Orario Invernale: 9,00 - 17,00 con orario continuato.


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