Le Fonti del Clitunno fanno parte del Comune di Campello sul Clitunno e sono a metà strada fra Foligno e Spoleto.
In auto: - Da Roma, Napoli: Autostrada A1
con uscita casello di Orte, raccordo
Autostradale per Terni, Spoleto, SS Flamina o SS3, uscita a
Campello sul Clitunno.
- Da Firenze, Bologna: Autostrada A1 per Firenze, uscita casello di
Valdichiana, SS75 Perugia, Foligno o SS3 Foligno – Spoleto, uscita a Campello sul Clitunno.
- Da Bologna, Cesena: Superstrada E45 uscita per Perugia, SS75 o SS3
per Foligno, Spoleto, uscita a Campello sul Clitunno.
- Da Ancona: SS76 per Gualdo Tadino; SS3 Foligno – Spoleto, uscita a
Campello sul Clitunno.
In aereo:
Gli aeroporti più vicini sono l'aeroporto S. Egidio
di Perugia e l'aeroporto di
Roma Fiumicino.
In treno:
La stazione ferroviaria più vicina è quella di
Trevi che dista solo 2,5 km.
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Fonti del Clitunno dove sono
Le Fonti del Clitunno, vero gioiello naturalistico che formano un limpidissimo laghetto, sono situate in Umbria, a metà strada tra Spoleto e Foligno nel comune di Campello sul Clitunno.
Questo specchio d'acqua è alimentato da sorgenti sotterranee che fuoriescono da fessurazioni della roccia attraverso le polle, individuabili nel fondale.
Queste sorgenti sotterranee di acque limpidissime, alimentano il fiume Clitunno.
Fonti del Clitunno caratteristiche
Le rive delle Fonti sono circondate da una fitta vegetazione, in particolare salici piangenti e pioppi.
L'insieme dei verdi dell'acqua e degli alberi dona all'ambiente un aspetto suggestivo e romantico, naturale fonte d’ispirazione, per pittori, poeti e scrittori.
Un cippo marmoreo, scolpito a bassorilievo, ricorda la visita, avvenuta nel 1910 di Carducci che a questo luogo magico dedicò una celebre ode:
“Salve, Umbria verde, e tu del puro fonte
nume Clitumno! Sento in cuor l’antica
patria e aleggiarmi su l’accesa fronte
gl’Itali Iddii.” (G. Carducci, 1876)
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Le sacre Fonti del Clitunno
Famose e sacre dall'antichità, sappiamo che alla Fonti del Clitunno veniva l’Imperatore Caligola a
consultare l’oracolo e qui si svolgevano riti religiosi.
Si credeva che nelle profondità delle acque risiedesse il dio Clitunno, in onore del quale sorsero tre templi, purtroppo andati distrutti.
Sappiamo da Virgilio e da Properzio che era costume dell'epoca immergere i buoi, prima del sacrificio, in queste acque, in quanto ritenute oprannaturali e capaci di renderli candidi.
Le Fonti del Clitunno e la geologia
Anticamente le sorgenti del Clitunno erano così ricche d'acqua da formare un grande fiume navigabile
fino a Roma, dove confondeva le sue acque con quelle del Tevere.
Nel 440 d.C., un tremendo terremoto, che durò ben sei mesi, distrusse
gran parte delle vene d'acqua che alimentavano le sorgenti,
riducendole notevolmente, anche se ancora oggi il Clitunno produce 1500 litri al secondo.
Le Fonti del Clitunno oggi
Vicino alle fonti si trova il "Tempietto sul Clitunno” che contiene alcuni affreschi, fra
i più antichi in Umbria, costruito con il materiale ricavato dai tre
precedenti Tempi dedicati al dio Clitunno andati in rovina.
La sistemazione che vediamo oggi è dovuta all’opera del Conte Paolo Campello della Spina
che, tra il 1960 e il 1965, creò lo spazio per il laghetto e provvide
a far crescere la vegetazione che ancora adesso caratterizza il luogo.
La fauna oltre a quella ittica, è composta da alcune specie di volatili acquatici, ma sono i bei cigni, che risiedono nella zona che focalizzano l'attenzione dei turisti e dei bambini.
Le Fonti del Clitunno - Cosa fare
Nella verde Umbria, le Fonti del Clitunno sono un angolo magico, traguardo di gite "fuori porta" e rifugio nelle giornate estive troppo calde.
Per questo, nei locali di un molino medievale, di cui ancora si
vedono i resti, è sorta una piccola trattoria, ristorante, che si è
fatta un nome ed una clientela per i prezzi ragionevoli ed i cibi autenticamente umbri.