In auto: - Dal nodo di
Bologna, con la A1, uscire a Valdichiana e imboccare il raccordo
Perugia - Bettole SS75 bis e quando si incrocia la E45 prendere la
direzione per Roma e uscire a Deruta.
- Da
Roma e, con la A1, uscire a Orte e imboccare la
superstrada E-45 direzione Perugia ed uscire Deruta
- Dall'Adriatico, con la A14, continuare seguendo
l'indicazione Perugia;
quando si incrocia la E45 prendere la direzione per Roma e uscire a
Deruta
In treno e autobus:
La stazione ferroviaria più vicina sulla Linea Roma-Ancona è la
Stazione di Fossato di Vico/Gubbio a 18 km circa.
E sulla Linea Firenze - Terontola - Perugia c'è la Stazione di
Perugia/Fontivegge
Collegamenti con servizio bus.
In aereo: Gli aeroporti più vicini a Deruta sono l'aeroporto S. Egidio di Perugia a km. 15 e l'aeroporto di Roma-Fiumicino che dista da Deruta km. 165.
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Deruta cenni storici
La zona di Deruta, un poggio al margine del Tevere. è stata abitata già dalla preistoria.
In seguito probabilmente fu etrusca e poi romana. La sua Storia nel Medioevo è quasi sempre legata alla città di Perugia essendo distante
da questa città meno do 20 km.
Perciò se Perugia era in guerra, Deruta subiva disagi e distruzioni.
Verso il 1400, la cittadina si organizzò con un podestà, un vicario e un consiglio di 15 membri. si dotò di strutture difensive con un
castello fortificato, con rocca e forti mura.
Nel 1500 Deruta fu funestata da guerre intestine fra nobili e fu devastata dal passaggio dei Lanzichenecchi (1527).
Entrato fra i possedimenti dello Stato della Chiesa ebbe un periodo di benessere e pace sociale.
Cosa vedere nella Deruta antica
La città di Deruta è composta da due diversi nuclei: la parte nuova e la parte più antica.
Del vecchio Castello restano solo alcuni tratti delle mura cittadine con poderosi gli archi, posti in direzione delle tre porte d'accesso,
e le caratteristiche viuzze medievali che conducono fino in Piazza dei Consoli, dove ha sede l'omonimo Palazzo, ora sede del Municipio.
Nel Palazzo, già Palazzo dei Consoli, che conserva ancora la bella Torre trecentesca, hanno sede il Museo della Ceramica, in cui sono
custodite preziose maioliche locali e la Pinacoteca, in cui sono conservate preziose tele opera di famosi artisti, come Niccolò Alunno,
Pietro Vannucci detto il Perugino, Graziani e Amorosi.
Centro storico di Deruta
Di fronte al Palazzo del Municipio sorge la Chiesa di S. Francesco, con annesso il convento
dove, nel 1264, morì il Papa Urbano IV.
La Chiesa, in stile romano gotico, possiede un imponente campanile del XIV secolo e all'interno sono conservate delle preziose tele di
scuola senese.
Nella Piazza Benincasa sorge la bella Chiesa di S. Antonio Abate, al cui interno è conservata una preziosa tela raffigurante una Madonna
della Misericordia con i Santi Francesco e Bernardino, opera di Bartolomeo Caporali.
Nella nicchia, dietro l'altare maggiore, sono visibili quattro storie di S. Antonio, ispirate ai motivi del Signorelli che si trovano
all'interno del Duomo d'Orvieto.
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Le ceramiche di Deruta
La vera arte di Deruta, che si perpetua ancor oggi, sta nella produzione della ceramica.
Le prime opere in ceramica che vennero commissionate agli artisti locali risalgono al lontano Medioevo, e sono datate XIII secolo, anche
se la città raggiunse l'apice della produzione ai primi del 1500.
Una singolare produzione dei ceramisti locali è conservata nella Chiesa della Madonna dei Bagni, le cui pareti sono decorate di ex voto in
ceramica, che vi sono stati collocati dai fedeli a partire dal 1600 fino ad oggi.
In questo particolare susseguirsi di pannelli policromi si può ammirare l'evoluzione dell'arte locale della lavorazione della ceramica.
Dal 1961 è stato aperto a Deruta l'Istituto Statale d'Arte per la Ceramica per trasmettere ai giovani l'arte dei padri.
Foto di Deruta
slideshow
(F1)
(F3)
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Musei di Deruta
Museo Regionale della Ceramica
Il Museo Regionale della Ceramica, ospitato all'interno dell'ex
convento di San Francesco, presenta la storia della produzione delle
ceramiche di Deruta dal '300 al '900. Il percorso descrive
l'evoluzione della ceramica dalla maiolica
arcaica fino ai primi del novecento passando attraverso le raffinate
decorazioni a lustro dagli effetti iridescenti dorati.
Orari di apertura al pubblico:
ottobre marzo: (chiuso il martedì) 10.30 13.00 14.30-17.00
aprile-maggio-giugno: 10.30-13.00 15.00-18.00
luglio-agosto-settembre: 10.00-13.00 15.30-19.00
Largo San Francesco
Tel 075/9711000