Guida lago di Toblino
Come arrivare al Lago di Toblino
Partendo da
Riva del Garda, imboccare la SS45bis verso
Arco e proseguire per Trento seguendo le indicazioni stradali.
Da
Trento - Seguire la SS45bis verso il Lago di Garda.
Il Lago di Toblino e di Santa Massenza sono situati nella Valle dei Laghi che, in epoca pre-quaternaria, era l'antico alveo del fiume Adige.
Soni Laghi di fondovalle con una cintura di vegetazione palustre (in prevalenza canneto) e lacustre (qualche nucleo di "lamineto"
a ninfea gialla); in alcuni punti delle rive è presente anche qualche nucleo di saliceto a salice bianco e fanno parte dei Comuni di Calavino, Padergnone e Vezzano.
Quota media della Riserva Naturalistica: m 245
Superficie: 170 ha circa
Principali motivi di
interesse naturalistico:
vegetazione sub mediterranea; avifauna acquatica
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Storia Idrologica della Valle dei Laghi
Durante la glaciazione lo spessore del ghiacciaio in questa zona era di oltre 1000 metri ed ha modellato ed eroso il fondovalle con la caratteristica forma a "U" tipica delle valli glaciali.
Nel paesino di Santa Massenza, sulle rive dell'omonimo lago che è il proseguimento del Lago di Toblino, restano le tracce di un passato fiorente quando era chiamata la "Nizza del Trentino" grazie al suo straordinario clima che permetteva i bagni già ai primi di maggio.
Il gigantesco impianto idroelettrico costruito negli anni '50 immettono le freddissime acque dei ghiacciai dell'Adamello attraverso condotte sotterranee nel Lago di Molveno, e di qui, con un salto di oltre 500 metri di dislivello, nel lago di S. Massenza abbassando di parecchi gradi le acque.
Storia di Castel Toblino
Castel Toblino si trova in uno dei luoghi più ameni non solo della Valle dei Laghi ma di tutto il Trentino.
L'immagine romantica del castello che si specchia nelle verdi acque del lago è ormai famosa nel mondo.
Deve la sua fama alla singolare posizione e al bellissimo ambiente che lo circonda ma anche alle tante e cupe leggende che in quel parco e tra quelle mura hanno trovato fertile terreno su cui nascere e svilupparsi.
La leggenda dice che sullo sperone roccioso su cui sorge ora il castello abitavano le fate, alle quali fu dedicato nel III secolo un tempietto, nominato su una lapide murata nel portico del castello.
Vini e Grappa della valle del Sarca
La valle, ricchissima di specchi d'acqua e di ruscelli, comprende anche le colline circostanti il lago, coperte di boschi cedui di leccio (Celtidi australis-Quercetum ilicis), che lasciano ampi spazi ad antichi vigneti favoriti dalla posizione molto favorevole.
Qui si producono vini come Nosiola, Vin Santo, Schiava, Trebbiano, Vernaccia, Pinot grigio e Merlot ed a Massenza, che si affaccia sul lago omonimo, c'erano un tempo ben tredici distillerie che distillavano splendide grappe di monovitigno, ed aromatizzate.
Sui piccoli altipiani che degradano fino al fondovalle le cronache e la tradizione collocano l'origine del Vino Santo Trentino.
Lago di Toblino - La Flora
La zona, che comprende il Lago di Toblino ed i versanti boschi circostanti, possiede un grande valore naturalistico.
La mitezza del clima permette la presenza di un paesaggio vegetale di tipo sub-mediterraneo, in cui le boscaglie a foglia caduca, come roverella Quercus pubescens, carpino nero Ostrya carpinifolia e orniello Fraxinus ornus, si alternano a fitti boschi di leccio (Quercus ilex), una quercia tipica degli ambienti mediterranei, caldi ed aridi.
Alcune specie, come il lauro (Laurus nobilis), è qui al limite settentrionale del loro areale distributivo, conferendo alla conca di Toblino un notevole valore fitogeografico.
Nella zona circostante il lago, fruttificano piante coltivate tipicamente mediterranee come il rosmarino (Rosmarinus officinalis), il corbezzolo (Arbutus unedo), il limone (Citrus limon) e l'olivo (Olea europaea).
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Lago di Toblino - La Fauna
La grande varietà di ambienti presenti nel Biotopo si riflette sulla fauna determinandone la notevole ricchezza e diversità.
Il lago ospita una ricca e varia fauna ittica e costituisce un'importante area di riproduzione per numerose specie di uccelli acquatici che, nei canneti lungo le rive, trovano rifugio e spazio per nidificare, come l'usignolo di fiume (Cettia cetti), il germano reale (Anas platyrhynchos), la gallinella d'acqua (Gallinula chloropus), la folaga (Fulica atra) e il raro svasso maggiore (Podiceps cristatus).
Persino l'airone cenerino (Ardea cinerea) ha nidificato, approfittando del piccolo ma tranquillo isolotto prospiciente il castello, e nel corso degli anni ha dato vita al una piccola colonia riproduttiva.
Le acque raramente gelano completamente e varie specie di uccelli lo utilizzano come luogo di sosta durante le migrazioni.
Una ricca e varia fauna vertebrata trova rifugio e nutrimento anche nella fitta e rigogliosa vegetazione dei versanti che circondano il lago.