Guida di Piombino
Come arrivare a Piombino
Piombino, posta sul promontorio omonimo, è una antica città mineraria e commerciale di origine etrusca in provincia di
Livorno.
In auto:
Da
Milano Milano-Parma (A1), Parma-La Spezia (A15), La
Spezia-Rosignano (A12), Rosignano-S.Vincenzo (S.S.1),
S.Vincenzo-Piombino (SP 398)
da
Torino: Torino-Piacenza (A21), Piacenza-Parma
(A1),Parma-La Spezia (A15), La Spezia-Rosignano (A12), Rosignano-S.Vincenzo (SS1), S.Vincenzo-Piombino (SP 398).
da
Bolzano: Bolzano-Modena (A22), Modena-Firenze (A1),
Firenze-Pisa (A11), Pisa-Rosignano (A12), Rosignano-S.Vincenzo (S.S.1),
S.Vincenzo-Piombino (SP 398).
da
Napoli: Napoli-Roma (A2), Roma-Civitavecchia (A12),
Civitavecchia-Venturina (SS1), Venturina-Piombino (SP398).
da
Lecce: Lecce-Brindisi, Brindis-Bari (SP16), Bari-Pescara
(A14), Pescara-Roma (A25), Roma-Civitavecchia (A12),
Civitavecchia-Venturina (SS1), Venturina-Piombino (SP398).
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Piombino cenni storici
Piombino venne abitata anticamente da popolazione etrusche, provenienti da
Populonia, quando la
zona era percorsa da numerosi corsi d'acqua che formavano due stagni,
quello di
Piombino o
delle Monache e quello di
Rimigliano.
Entrambi gli stagni, nel corso del tempo, divennero paludi e soltanto un'opera di bonifica successiva le risanò, permettendo la crescita della città.
Il nome deriva da "
Populino" ovvero
piccola Populonia che poi divenne "
Palumbino"
e poi
Piombino.
Per la posizione strategica del territorio fu feudo di
Pisa
nel 1162, poi nel 1399, si inaugurò con Gherardo il dominio degli
Appiani e la nascita dello Stato, che sopravvisse (caso unico nella storia italiana)
per oltre quattro secoli: Signoria dal 1507, divenne successivamente
Feudo Nobile (1509) e infine, nel 1594, Principato libero e franco del Sacro Romano Impero.
Piombino ancora storia
Alla guida di Piombino, oltre alla famiglia Appiani, si avvicendarono i Ludovisi, i Boncompagni e i
Baciocchi-Bonaparte, attraverso un lunghissimo periodo di grandi
trasformazioni politiche e amministrative, guerre ed invasioni, fino al
1815 quando Piombino confluì nel Granducato di Toscana governato dai Lorena.
In questo periodo Piombino registra una progressiva crescita economica,
demografica ed edilizia, agevolata dalla campagna di risanamento
della
Maremma, lanciata nel 1828 da
Leopoldo II.
Verso la fine dell'Ottocento furono fondate le prime grandi industrie
piombinesi, dando il via a quell'attività siderurgica che ha
caratterizzato lo sviluppo locale del XX secolo, trasformando la piccola
città di mare in un polo industriale.
Il porticciolo mediceo, l'antico porto di Falesia, di cui si ha notizia nel 417, è oggi un importante porto collegato
alle principali isole del Parco dell’Arcipelago Toscano.
Fioritura artistica di Piombino
L'evoluzione cittadina di Piombino del Rinascimento raggiunge il massimo splendore nel corso del XV secolo.
Risale a questo periodo la costruzione dell'
Ospedale della SS. Trinità, del complesso architettonico della
Cittadella e del
Chiostro presso la
Concattedrale di Sant'Antimo, opere queste ultime due dell'architetto e scultore fiorentino Andrea Guardi.
Anche la
Fortezza del Rivellino,
edificata nel 1447 a difesa della
Porta a Terra
(
Torrione), appartiene a questo periodo, e sembra che i progetti urbanistici che il grande
Leonardo Da Vinci concepì nei primi anni del Cinquecento per Cesare
Borgia e Jacopo IV Appiani, fossero per Piombino.
Piombino - Piazza Bovio
L'originale
Piazza Bovio, situata proprio nella
parte antica della città, di fronte all
'Isola d'Elba e le altre isola
minori dell'Arcipelago rappresenta uno dei balconi sul mare più
spettacolari e meta ideale per romantiche passeggiate.
La piazza ebbe origine nel secolo XI, favorita dalla presenza del
monastero di S.Giustiniano a Falesia che supportò in quel periodo lo
sviluppo delle attività di lavoro e quindi le conseguenti evoluzioni edili.
Fu eseguita rispettando l'originale conformazione dello sperone di
roccia che emerge dall'acqua, innalzandovi sopra, le
torri e la
rocca.
Piombino - Il Rivellino
Il Rivellino è un'imponente costruzione militare ed antica porta
principale della città, chiamata Porta di Terra, fu costruita nel 1447 da Rinaldo Appiano quale
cardine del sistema difensivo di Piombino.
Piombino - La Cittadella
Edificata tra il 1465 e il 1470 da Andrea Di Francesco Guardi su commissione di Jacopo III Appiani,
era costituita dal
Palazzo del Signore, oggi completamente distrutto, la
Cappella di Famiglia, la
Cisterna e il Palazzo per la servitù e i servizi.
Piombino - La Cisterna
La bella cisterna in marmo, ancora visibile sul posto, riporta su scolpiti su tre lati i volti di Jacopo II, del figlio e della moglie Battistina di Campo Fragoso.
Sul quarto lato fa bella mostra di se lo Stemma Gentilizio della Famiglia.
Piombino - Il Torrione e Palazzo Comunale
Il
Palazzo Comunale, prima noto come
Palazzo degli Anziani, fu costruito tra il 1435 e il 1440, in
stile gotico, da Mastro Nanni di Mogio di Terranova in Valdarno.
In seguito ad alcuni danneggiamenti subiti, l'architetto Bellini la
riportò in buono stato nel 1933-35.
All'interno della sala del consiglio è conservata l'effige della Madonna col Bambino.
La
Torre civica fu costruita alla fine del secolo XVI, quando gli Anziani affidarono i lavori al maestro Francesco di Leone.
Demolita nel 1938 fu ricostruita ed in tale occasione vi fu trasferita la campana del
Torrione, fusa nel 1778, sulla quale si trovano le immagini con epigrafe della Madonna di Cittadella e di S. Anastasia.
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Piombino - Il Castello
Nel 1235 fu edificato il Castello e la cinta muraria che entravano in un importante progetto
edilizio voluto dal comune di Piombino, che prevedeva dall'inizio del
Duecento la costruzione di un impianto difensivo più ampio di quello a
difesa del borgo del secolo precedente.
A quel tempo Piombino era uno dei più importanti porti del litorale toscano, grazie ai suoi traffici soprattutto con l'Isola d'Elba e le sue miniere di ferro.
Il
Castello di Piombino è comprensivo del
Cassero centrale, costruito a più riprese nei secoli XIII
- XIV e della
Fortezza che lo circonda, voluta da Cosimo De' Medici nel 1552 ad opera del suo architetto militare Giovanni Cameri.