Guida di Firenze (pag. 2)
Firenze è divisa in due dall'Arno, ma i suoi affascinanti ponti danno il senso di continuità fra le due sponde.
Tutti i ponti di Firenze, sono ben otto, hanno alle spalle secoli di storia con crolli per le piene dell'Arno o per ragioni militari,
ma, ricostruiti, sono diventati veri e propri monumenti.
Firenze - Ponte Vecchio e Corridoio Vasari
Il ponte più antico è il caratteristico Ponte Vecchio, costruito per la prima volta dai Romani nel I secolo a.C.
Naturalmente nel tempo il suo aspetto è cambiato molte volte, ma è sempre stato il biglietto da visita della città, salotto dei
fiorentini e dei turisti.
Costruito nel 1512, il Corridoio Vasari parte da Palazzo Vecchio, passa
dalla Galleria degli Uffizi, costeggia il Lungarno Archibusieri, passa
sopra le botteghe del lato est del ponte, aggira alla sua estremità la
torre dei Mannelli, sostenuto da beccatelli e prosegue sulla riva
sinistra (“Oltrarno”) fino a Palazzo Pitti.
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Firenze - Ponte alla Carraia
Quando venne costruito nel 1218, questo ponte venne chiamato Ponte
Nuovo, per distinguerlo da quello che già c'era, ma poiché era destinato
al transito dei carri venne ribattezzato "Alla Carraia".
Riedificato dopo i crolli, con materiali sempre più sicuri, prima in
legno, poi in legno e pietra, infine tutto in pietra dopo il crollo del
1557 arrivò con lo stesso aspetto fino alla seconda guerra mondiale
quando i tedeschi lo fecero saltare in aria.
Nel 1948 fu ricostruito mantenendo la struttura dell’antico progetto a 5
arcate a luci decrescenti, ma una volta completato, nel 1952, il ponte
fu fortemente criticato dai Fiorentini per la sua curva molto accentuata e soprannominato “il ponte gobbo”.
Firenze - Ponte alle Grazie
Il Ponte alle Grazie, chiamato in origine a Rubaconte, dal nome del
Podestà di allora, venne costruito nel 1237 e passava l'Arno all'altezza
della Porta dei Buoi e sboccava dinanzi al Palazzo de' Mozzi, all'inizio
dei "Fondacci di San Niccolò".
In quel punto l'alveo del fiume era molto largo e l'architetto Lapo, disegnò il ponte di nove arcate:le centrali più larghe, le laterali di minor luce.
Su una pila del ponte venne eretta una Cappella dedicata alla Madonna delle Grazie che nel tempo divenne meta di pellegrinaggi e devozione che
il vecchio nome venne abbandonato.
Nel 1944, le mine tedesche fecero saltare il ponte,che venne ricostruito ed inaugurato nel 1957.
Oggi il Ponte alle Grazie è utilizzato durante la stagione estiva come
punto d'imbarco, per le barche spinte a stanga dagli antichi renaioli
che utilizzando le vecchie imbarcazioni degli operai che raccoglievano
la rena del letto del fiume prima dell'alluvione del 1966portano i
turisti a un'insolita escursione sull'Arno fino alla Pescaia di Santa Rosa.
Firenze - Ponte Santa Trinità
Costruito in legno nel 1252 dalla famiglia Frescobaldi, costruito e
ricostruito nei secoli venne chiamato Ponte Santa Trinità per la
vicinanza della Chiesa della Santa Trinità.
Ricostruito nel 1557 in pietra, sembra che Michelangelo ne fece
l'abbozzo, resistette fino al 1944 quando i tedeschi lo distrussero.
Il ponte colpì immediatamente per il disegno degli archi, già molto
moderno, per la sua eleganza, dovuta agli acuti piloni di sostegno per
evitare l'accumulo di detriti durante le piene e, nel 1958, venne ricostruito identico.
Firenze - Ponte San Nicolò
Pensato nel 1317 avrebbe dovuto chiamarsi Ponte Reale in onore del re Roberto d’Angiò, capo dei
Guelfi, i fiorentini posero la prima pietra e si fermarono.
Il ponte fu costruito nel 1837 con il nome di Ponte San Ferdinando
in onore dei Lorena, allora reggenti del Granducato di Toscana.
In origine era un ponte sospeso, tenuto su da corde metalliche tese tra
sponda e sponda dell’Arno; questo ponte venne travolto dall’alluvione
del 1844, ricostruito nel 1853 mantenendo sempre una struttura metallica.
Ricostruito nel 1890 per permettere il passaggio del tram fu poi chiuso nel 1939.
Come tutti gli altri ponti fiorentini, ad eccezione del Ponte Vecchio,
fu minato e distrutto nel corso della seconda guerra mondiale e
ricostruito nel1949 con l’attuale struttura in cemento armato, ad una sola arcata.
Poiché questo ponte sorge nei pressi della omonima pescaia San Niccolò
che forniva l’acqua ai mulini situati all’interno delle mura, venne
ribattezzato Ponte San Nicolò dopo la caduta dei Lorena.
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Firenze - Ponte Alla Vittoria
Eretto nel 1835, anche questo ponte nacque in ferro e sospeso, per
volontà di Leopoldo e per questo battezzato San Leopoldo.
Questa prima struttura era sospesa e collocata immediatamente
a ridosso della seconda cinta muraria della città.
Per un certo periodo si pagò il pedaggio, ma i fiorentini insorsero e ottennero di passare a piedi
gratuitamente, le merci e le prime automobili, invece, continuarono a
pagare:pedoni gratis, pecore e maiali un centesimo a capo, cavalli e
mucche 5 centesimi, “vetture automobili” 40 centesimi.
Quando il ponte venne distrutto per essere
modificato, nel primo novecento, i leoni vennero tolti e trasferiti due all’imbocco di Poggio
Imperiale, e due nelle vicinanze del ponte lungo il Parco delle Cascine.
La prima guerra mondiale scoppiò mentre il ponte era in rifacimento, pertanto venne intitolato patriotticamente alla Vittoria.
Firenze - Ponte Amerigo Vespucci
Questo ponte che unisce il Lungarno Amerigo Vespucci al Lungarno Sederini è uno dei più moderni di Firenze di cui esisteva un progetto già nel del 1908, mai realizzato.
Un primo ponte a servizio del quartiere di San Frediano fu installato
nel 1949 e inaugurato l’anno dopo, realizzato riciclando i materiali
provenienti dai ponti sospesi distrutti dalla ritirata tedesca,
appoggiati su piloni di muratura.
Un passaggio che temporaneamente sostituiva quello di Ponte alla Carraia e del ponte San Niccolò che erano in costruzione.
Fra il 1953-54 fu questo ponte a tre campate che si distingue per le
linee sobrie che lo fanno somigliare ad un nastro teso da una riva
all’altra, con aspetto non tradizionale che vinse il concorso.
Firenze - Ponte dell'Indiano
Chiamato anche Viadotto o Ponte dell’Indiano, è il ponte più recente di Firenze realizzato tra il
1972 e il 1978 che unisce i quartieri di Peretola e dell’Isolotto
tramite una strada a scorrimento veloce che supera il fiume Arno nel
punto in cui vi defluisce il Mugnone.
Il Ponte all'Indiano è in ferro ed acciaio costituito da due travi a
cassone collegate da traversoni e controventi orizzontali e costituisce,
come tutti gli altri ponti di Firenze, un’opera architettonica degna di nota.
Il nome del ponte deriva dal fatto che fu costruito nei pressi del
sepolcro Dell’Indiano, il monumento al principe Indiano Rajaram
Chuttraputti, che morì a Firenze all’età di ventun’anni, le cui ceneri
vennero sparse alla confluenza tra Arno e Mugnone secondo il rito indù.
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Firenze