Guida di Poppi (pag. 2)
Cosa vedere a Poppi - Mostra di Campaldino
Al Castello dei Conti Guidi è stata organizzata una bella Mostra Permanente della Battaglia di Campaldino, con testimonianze
e documentazioni della famosa Battaglia che vide i ghibellini aretini sconfitti dai guelfi fiorentini, l’11 giugno del 1289
nei pressi di Poppi.
La documentazione storica aggiunge fascino ad un luogo dove il tempo pare essersi fermato.
Storie maledette, tragiche talvolta, di spiriti dei soldati morti, nel
piano di Campaldino, subito sotto l’abitato, in quella che fu una delle
più sanguinose battaglie dell’epoca e alla quale partecipò anche il giovane Dante.
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Cosa vedere a Poppi - La Madonna del Morbo
Il centro storico di Poppi offre molti elementi interessanti anche per i visitatori.
La più originale ed insolita, per la Toscana, è la presenza di lunghi porticati nelle vie principali.
Nel centro del borgo troviamo la caratteristica Piazza Amerighi con l'Oratorio della Madonna del Morbo del 1659, a pianta esagonale con cupola a squame, fronteggiata da un portico che si armonizza con quelli di via Cavour.
La Chiesa è un raro esempio di barocchetto italiano e custodisce una Madonna con Bambino e S. Giovannino attribuita a
Filippino Lippi il caratteristico L'edificio fu costruito a partire dal 1657, per invocare clemenza
contro peste che stava mietendo migliaia di vittime anche in Toscana.
Propositura di San Marco
Sempre nel centro storico di Poppi da visitare è la Propositura dei Santi Marco e Lorenzo.
Eretta nel 1284, la chiesa attuale fu ricostruita e riconsacrata nel 1784.
La semplice facciata, introdotta da una simmetrica scala settecentesca che segue il pendio del terreno, presenta un timpano triangolare.
L'interno a navata unica, scandita da lesene sorregge una volta a botte, interrotta da sei fasce.
Le cappelle laterali mostrano tabernacoli di gusto tardo barocco
con le belle pale della Pentecoste (1575 circa), della
Deposizione, entrambe di Francesco Morandini detto il Poppi,
oltre la Resurrezione di Lazzaro di Jacopo Ligozzi (1619).
Monumento ai caduti
Ideato da Ugo Tarchi e costruito nel 1925, il monumento ai caduti di Poppi fu inaugurato alla
presenza del Duce, nel 1927.
La grandiosità scenografica e la retorica nazionalista, a cui s'inspira,
rivelano i gusti della cultura fascista. Sul prato antistante una lapide
grande come uno schermo panoramico, un colonnato maestoso, circonda un
imponente ara, sulla quale sono scolpite le aquile riesumate dalla Roma fascista.
L'attuale blocco doveva far parte di un più ampio progetto, "Nuova Poppi" comprendente un campo sportivo con tribune per 15mila posti, che non fu mai realizzato.
Cosa vedere a Poppi e dintorni
La cittadina di Poppi, ancora in gran parte protetta dalla cinta muraria edificata nel 1261, è un
punto di osservazione e centro ideale per una visita al casentino,
terra ove il paesaggio mostra i segni del secolare intervento
dell'uomo, in un equilibrio ancora oggi mantenuto.
Poppi, per i suoi splendidi monumenti e le caratteristiche del centro storico è stata
inserita a pieno diritto nei "borghi più belli d'Italia".
Da Poppi il turista può facilmente raggiungere
l'Eremo dei Camandoli dove San Francesco ricevette le stimmate,
e altri piccoli centri che vantano opere dei della Robbia, di
Piero della Francesca, di
Filippo
Lippi, di
Giotto, della sua scuola e di tanti artisti toscani del XII e XIII secolo,
spesso in chiesette annegate nel verde del
Casentino.
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Cosa vedere a Poppi - Le torri dei diavoli
Oltre il
Pratello, luogo di tornei cavallereschi, vi sono i resti di una remotissima costruzione,
più antica dello stesso castello.
Questi ruderi sono detti "Torre dei Diavoli" a causa di una leggenda: la contessa Matelda,
che aveva per marito un uomo anziano e che era sempre assente, vi adescava i giovani dei
dintorni e poi li uccideva buttandoli in un pozzo armato di lame taglienti
perché non raccontassero l'avventura con la castellana; alla fine scoperta,
tramanda la leggenda, Matelda fu fatta morire nel torrione.
Poppi