Guida di Arezzo
Come arrivare ad Arezzo
In auto:
- Autostrada A1
Milano-Napoli, casello di entrata e uscita unica Arezzo, località
Battifolle.
In treno:
La Stazione Ferroviaria di Arezzo è servita dalle linee Roma-Milano,
Arezzo-Sinalunga e Arezzo-Stia.
In autobus:
I servizi di trasporto pubblico urbani ed extraurbani del territorio
aretino sono gestiti dalla Società "Etruria Mobilità".
In aereo:
Arezzo si appoggia all'Aeroporto "Galileo Galilei" di
Pisa a circa 167
Km; all' Aeroporto "Amerigo Vespucci" di
Firenze distante da Arezzo
circa 77 Km; al piccolo Aeroporto di Arezzo, Aero Club "Luciano Centini".
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Arezzo Cenni storici
Arezzo è una città straordinariamente antica, ha la stessa età di Ninive
o di Assur e nei millenni è stata sempre un centro importante.
Arezzo ebbe come prime popolazioni genti villanoviane che sono state
assimilate da nuovi popoli:Umbri, Etruschi, Romani, Longobardi ,
Ostrogoti, Franchi che portarono nuova linfa e occasione di crescita per
la città, sia per le attività economiche che artistiche.
Quello che di male non fecero le invasioni, riuscì a farlo Cosimo I de
Medici che, distruggendo il centro storico della città, arrecò ad Arezzo
ed alla storia di Arezzo un colpo mortale.
Arezzo fu libero Comune già poco dopo l'anno 1000 e rimase Libero Comune
per molti secoli, nonostante le lotte fra Guelfi e Ghibellini.
Nel sec. XIX le sorti di Arezzo furono legate a quelle di Firenze e del
Granducato di Toscana, fino all’annessione al Regno dl Vittorio Emanuele II.
Cosa vedere dell'Arezzo Antica
Della vecchia città romana, ad Arezzo rimane l'impianto di alcune
strade, l'anfiteatro e poco d'altro, dato le numerose devastazioni
subite nei secoli, anche dalle mura, che erano famose per compattezza e lunghezza.
Resti archeologici romani, etruschi e preistorici sono conservati nel
Museo intitolato a Gaio Cilnio Mecenate, importante aretino della Roma
augustea, posto nell'ex monastero di S. Bernardo, innalzato sui resti dell’anfiteatro romano.
Cosa vedere ad Arezzo - Piazza Grande
La piazza grande di Arezzo è lo scenario della Giostra del Saracino e della fiera antiquaria.
Si apre nel cuore della città medioevale ed ha una caratteristica forma trapezoidale.
Su questa piazza si affacciano antichi e nobili palazzi, il
palazzo del
Tribunale, il palazzo della
Fraternità dei Laici, il palazzo delle Logge (1573) opera del Vasari.
Ai lati si ammirano dunque edifici e palazzi di carattere civile come
Palazzo Lippoli e Palazzo Còfani, l'abside della pieve di Santa Maria,
il palazzo del Tribunale e il palazzo della Fraternita dei Laici.
Sulla Piazza, chiamata anche Piazza Vasari di Arezzo, si aprono cinque
vie: Via Vasari, dove dal 1484 era situato il Monte di Pietà, con la
scalinata di Vicolo dell'Arco; la Piaggia di San Martino, con resti di
costruzioni medievali, Via Borgunto che conserva una casa-torre degli
ultimi anni del XII secolo, Via Pescaia, con resti medievali inseriti
nelle case, Via di Seteria abitata nel 1300 dalle botteghe dei setaioli.
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Chiesa di San Francesco
Appena si arriva ad Arezzo la chiesa di S. Francesco è il primo
monumento da vedere e visitare con una certa attenzione.
Costruita nel XIII secolo, fu rifatta nel XIV, completata con il
campanile nel XVI secolo ed infine restaurata ai primi del ‘900.
All’interno vi sono alcune opere notevoli, come la cappella Guasconi, la
Leggenda della Croce di Piero della Francesca, lavori di Spinello
Aretino e Bicci di Lorenzo.
Il ciclo di affreschi eseguiti da Piero della Francesca tra il 1453 e il
1466, è ispirato alla ”Leggenda Aurea” di Jacopo da Varagine e resta una
delle opere più belle e significative del rinascimento italiano.
La Cattedrale
Il Duomo, che domina con la sua mole la sommità della collina aretina, è
un'imponente costruzione gotica, avviata sul finire del Duecento e
protratta con varie interruzioni fino all’inizio del Cinquecento.
Il trecentesco portale romano-gotico del lato destro è fiancheggiato da
due tronconi di colonna in porfido residuati da un edificio preesistente (forse romano).
La facciata, rimasta incompiuta, è stata realizzata all’inizio del
Novecento su disegno di Dante Viviani in stile neogotico è ornato
da un gruppo scultoreo in cocciopesto della Madonna con Bambino, tra S.
Donato e Gregorio X, realizzato da Niccolò di Luca Spinelli.
All’interno ci sono le bellissime vetrate istoriate di Guillaume de
Marcillat (sec XVI), la cosiddetta Cappella Tarlati (1334), l’Arcadi S.
Donato, l’affresco della Maddalena di Piero della Francesca e il
Cenotafio di Guido Tarlati, opera di Agostino di Giovanni e Agnolo di
Ventura (1330) e, all’estremità della navata, la Cappella della Madonna
del Conforto (fine’700).
A fianco dell’abside poligonale è stato eretto, a metà dell’Ottocento.
il campanile la cui cuspide è in stile gotico- neogotico(1859).
La Pieve
La
Pieve di Santa Maria è la più bella chiesa di Arezzo ed uno dei più begli esempi di stile romanico in tutta la Toscana.
Iniziata nel XII secolo, ha subito numerosi ritocchi e abbellimenti per essere ultimata alla fine dell’800.
Costruita su un precedente edificio epoca paleocristiana, la Chiesa subì grandi lavori di trasformazione realizzati da Giorgio Vasari nel1560.
L’interno, di struttura romanica, si svolge in tre navate, concluse da una sola amplissima abside, con colonnati ed arcate leggermente ogivali.
Il portale è ornato dalla raffigurazione dei
Mesi, il reliquiario di S. Donato (patrono di Arezzo), opera aretina in argento dorato (1346) e il grande
Polittico della Madonna col Bambino e santi, Annunciazione e Assunta di Pietro
Lorenzetti (1320).
All’esterno si trova la
bella torre campanaria,
detta "delle cento buche", per le numerose bifore che la ornano.
Arezzo