Guida di Castel San Niccolò
Come arrivare a Castel San Niccolò
Costruito in località
Isola in epoca medioevale per offrire ospitalità a viandanti e pellegrini,
Castel San Niccolò mantiene la sua atmosfera bucolica.
In auto:
Da Nord A1 uscita
Firenze
-Sud
Da Forlì (Km 90) ss 310 Passo della Calla
Da Cesena (Km 80) E 45 Passo dei Mandrioli
Da Arezzo (Km 40) ss 71 Umbro - Casentinese
Dal Mugello (Km 40) ss 556 Passo Croce ai Mori
Da Firenze (Km 50) ss 70 Passo della Consuma,poi seguire le indicazioni stradali.
In treno e autobus:
Da
Arezzo
con la Ferrovia Arezzo - Pratovecchio - Stia per poi proseguire in autobus.
Da
Firenze
in autobus.
Informazioni:
Informazioni: Ufficio Informazioni Turistiche di Bibbiena tel./fax O575/593098.
Mercato settimanale: Località Strada in Casentino, Lunedì pomeriggio.
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Castel San Niccolò Cenni storici
Nell’XI secolo la gens dei Guidi costruirono, su un precedente castrum longobardo, il Castello di San Niccolò.
L'attuale Castello dei Conti Guidi (sec. XIII), che sovrasta il borgo di
Strada in Casentino, fu dimora dei Conti Guidi sino al 1349, quando il popolo insorse contro di loro per sottomettersi a Firenze.
La gente dei borghi della zona, si riunirono in un unico Comune di Castel San Niccolò, nucleo centrale della Montagna Fiorentina in
Casentino, mantenendo ognuno una propria autonomia.
Nel 1776, a seguito del Regolamento Speciale del Granduca Leopoldo di Lorena, il Comune si Castel San Niccolò si ingrandì ancora con
l’aggiunta di Borgo alla Collina e Montemignaio.
Castel San Niccolò ancora storia
Quest'ultima sistemazione amministrativa del territorio di Castel San Niccolò non poteva essere definitiva per le tensioni storiche fra
i borghi, non ultimo il fatto che il borgo del castello, che è ancora il toponimo dell’attuale comune, non è sede civica del municipio,
ma si confronta, con qualche opposizione, all’altro castello di
Borgo alla Collina, di creazione fiorentina quattrocentesca.
Nel 1859 Castel san Niccolò, legato dal 1349 a Firenze, venne unito alla Provincia di Arezzo, mentre restò ancora legato alla curia di
Fiesole.
Con l'avvento dell'Unità d'Italia altri borghi vennero assimilati da Castel San Niccolò:i borghi di
San Martino in Vado con la
sua pieve del Mille,
Borgo alla Collina sviluppatosi in epoca repubblicana sulla direttrice della Consuma, il
borgo “Mercatale” in basso, che oggi ha il nome di
Strada in Casentino e che è capoluogo comunale e sede municipale.
Cosa vedere a Castel San Niccolò - Il Castello
Considerato uno dei più forti castelli-residenza del Casentino, restò in possesso dei Conti Guidi sino al 1348.
Il Castello subì modifiche quando divenne la residenza dei Podestà fiorentini (Firenze ogni anno inviava un nuovo Podestà).
Successivamente, con il trasferimento della sede podestarile più a valle, l’antico castello diventò casa colonica, via via sempre più
cadente.
Solo recentemente (1970), dopo la ristrutturazione da parte dell’attuale proprietario, è ritornato parzialmente al suo antico splendore
e accessibile ai visitatori.
Per visitare l’interno del castello è assolutamente necessario telefonare al proprietario per concordare un appuntamento, componendo il
numero 0575.572961.
La sua cortese disponibilità, a far pure da guida, consente ai fortunati ospiti di varcare i cancelli della cerchia di mura e di
entrare nell’antico palazzo residenziale posto alla sommità dell’arroccamento.
Cosa vedere - Strada in Casentino
"Il Borgo alla Strada", l’attuale Strada in Casentino, è nato come luogo di mercato per tutta la Valle del Solano, sorto nella piana in prossimità del ponte per Castel San Niccolò.
Strettamente legato all’insediamento castellano ed alla
Pieve
risalente agli inizi del XI secolo (S.Martino a Vado), l'abitato di Strada offre al visitatore occasioni di interesse turistico
notevoli.
Da visitare il centro del paese reso suggestivo da Piazza Matteotti, contornata dagli austeri palazzi Vettori e Vettori-Tommasi,
Le Logge del Grano, a cinque campate con archi a tutto sesto in pietra serena e copertura a padiglioni di antica fattura.
Merita una visita anche la
Cappella della Visitazione d’impianto cinquecentesco.
Accanto alle Logge l’antica Sede Podestarile e Comunale ristrutturata da poco è adibita a biblioteca.
Castel San Niccolò - Pieve di San Martino a Vado
L’abitato di Strada offre al visitatore occasioni di interesse turistico notevoli.
La
Pieve di S.Martino a Vado (inizi del sec. XI) è una delle più importanti chiese romaniche del Casentino, fatta erigere, pare, dalla Contessa Matilde di Canossa. La chiesa rappresenta la tipica espressione dell’arte romanica, con tre navate e divisa in sette
campate da sei colonne in pietra serena, monolitiche, con capitelli diversi l’uno dall’altro, opera di maestranze lombarde del XII
secolo.
Gli affreschi che decorano le pareti interne provengono dalla
Chiesa Parrocchiale di S. Niccolò, adiacente al Castello che rappresentano una
Crocifissione e un
San Niccolò con Santi (XIV secolo di scuola fiorentina).
Sulla parete sinistra, accanto all'ingresso, un olio su tela del XVII secolo rappresenta S. Simone Stoch che riceve uno scapolare dalla
Madonna.
Località di Castel San Niccolò - La Torre
L'insieme dei nuclei di case sparse poste attorno alla cinquecentesca
Chiesa Parrocchiale di S. Maria, ha origini antichissime e, con il vicino
borgo di Serelli, del quale si sono perse le tracce, partecipò con i popoli di Vado alla formazione del Comune di Castel
san Niccolò, aggregazione che oggi fa parte del Comune con il nome di
"Torre".
Nelle vicinanze la località
Gabella sta a indicare un luogo un tempo adibito alla riscossione di un qualche dazio.
Località di Castel San Niccolò - Borgo alla collina
Posto sul crinale di un colle che divide la Valle dell’Arno da quella del Solano, occupa una posizione panoramica che offre
l’opportunità, con un solo sguardo, di ammirare l’intero Casentino in tutta la sua bellezza: castelli e pievi, monti e foreste appaiono a tutto tondo in un insieme armonioso nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, del Monastero di Camaldoli,
Santuario de La Verna,
Castello di Poppi e di Castel San Niccolò, Castello e Pieve di
Romena.
Anche "
il Borghetto", che conserva un caratteristico intreccio di viuzze, con case unite e integrate le une alle altre, tipiche dell’antico borgo medioevale, potrà interessare gli amanti della fotografia.
Sul
Castello di Borgo alla Collina (sec.XI-XII) svetta la
Torre quadrata di avvistamento del Castello che conserva intatto il suo fascino, come le residue mura castellane entro le quali si apre la
Porta di Orgi, unica rimasta delle quattro d’un tempo, che tramite una antica strada campestre conduce in prossimità del fiume Arno.