Guida di Selinunte
Come arrivare a a Selinunte
Selinunte nel Comune di
Castelvetrano, non è solo un interessante sito archeologico, ma anche un vivace centro balneare.
In auto:
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Da Palermo, prendere l'autostrada A29 direzione
Mazara del Vallo ed uscire al casello di Castelvetrano.
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Da Agrigento prendere la SS115
Sciacca-Castelvetrano. Seguire le indicazioni stradali.
In aereo:
Gli aeroporti più vicini sono l'Aeroporto "V. Florio" di Trapani Birgi a 65 km e l'Aeroporto "Falcone e Borsellino" di Palermo a km 85 entrambi raggiungibili con l'autostrada A29.
In treno:
Consultare il sito di Trenitalia
www.trenitalia.it o chiamare l’ 892021.
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Selinunte cenni storici
L'antica città di Selinunte venne fondata su un pianoro elevato circa 30 metri sul mare, verso la metà o nella seconda metà del VII secolo avanti Cristo, da coloni greci proveniente dalla città di Megara Ibleae.
I nuovi abitanti costruirono il porto alla foce del fiume Cottone, l'Acropoli, con la zona sacra protetta da mura ed il centro urbano, che si estendeva su una superficie di oltre 20 ettari.
Nella pianura di
Marinella, furono costruiti i più grandiosi templi di Selinunte e, ad ovest del fiume
Modione sorsero vari Santuari, di cui il più famoso e il più antico era quello consacrato a
Malophoros (Demetra).
Selinunte ancora storia
I Selinuntini cominciarono a conquistare nuovi territori, sia lungo la costa sia
verso l'interno diventando una grande potenza che difendeva i suoi commerci con accordi pacifici e con le armi.
Distrutta da Annibale nel 409 a.C., la città venne ricostruita e
fortificata dai Cartaginesi, ma solo nell'area dove sorgeva prima
l'acropoli e l'abitato del pianoro di Manuzza, rimase abbandonato e utilizzato come necropoli.
Nuovamente distrutta nel 250, di Selinunte nel Medioevo si perse anche
il nome della città che venne riscoperta solo nella seconda metà del XVI
secolo, dallo storico siciliano Tommaso Fazello.
Visitare il Parco Archeologico di Selinunte
Il Parco Archeologico di Selinunte, il più grande parco archeologico del
mondo greco e per visitarlo servono da 2 a 6 ore.
Dal 1993 è stato istituito il Parco grande 270 ettari, dove un'enorme
quantità di spezzoni di colonne, basamenti decorati, blocchi di
pietra giallo oro, lavorati a mano dagli uomini di 2400 anni, fa in bilico uno sull'altro.
I visitatori possono passeggiare liberamente nella natura selvatica
cresciuta intorno alle rovine: qualche radura, piccole siepi, cespugli
di fiori, fiocchi di prezzemolo, pochi alberi, tante varietà di verde e,
su tutto, l'azzurro profondo del cielo.
Il nome "Selinunte" deriva dal nome del fiume Selinon (oggi “Modione”),
il quale a sua volta deriva dall’"Appio selvatico" (in greco
Selinon) che vegeta in queste terre e veniva riprodotta sulle monete.
Cosa visitare a Selinunte - Cave di Cusa
Le Cave di Cusa sono le cave da dove gli abitanti di Selinunte estraevano la pietra per la costruzione dei templi.
Poste a una decina di kilometri dalla città le Cave di Cusa, offrono ai
cavatori un banco di calcarenite che affiora per un tratto notevolmente
lungo, adatto alla realizzazioni dei pezzi di pietra più grandi, necessari alle opere cittadine.
I grandi capitelli e le imponenti colonne del tempio furono tagliate qui, grazie ad un sapiente uso di cunei di legno che si ingrossavano e spezzavano la pietra con l’acqua.
Le cave, abbandonate in piena attività nel 409 a.C. a causa della guerra contro i Cartaginesi conclusa con la distruzione di Selinunte,
rimasero inalterate fino ai giorni nostri.
Cosa vedere a Selinunte - Centro Storico
Gli abitanti di Selinunte dopo le passate distruzioni si sono raccolti
in un nuovo nucleo chiamato
Castelvetrano, borgo caratterizzato da “lu Chianu di la Matrici” o semplicemente “lu Chianu”, formato da tre piazze adiacenti che ospitano quasi tutti i maggiori monumenti della città: il
Palazzo Pignatelli, la
Chiesa Madre, la
Chiesa del Purgatorio (oggi
auditorium), il
Teatro Selinus e la
Fontana della Ninfa.
Nel piazzale Carlo d'Aragona, sulle fondamenta di due edifici sacri
preesistenti, sorge la
Chiesa Madre di Castelvetrano, dedicata alla Madonna dell’Assunta, con un ricco portale rinascimentale riccamente decorato da particolari intagli sulla semplice facciata di epoca medievale con portone singolo e rosone centrale.
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Cosa fotografare a Castelvetrano
Palazzo Pignatelli o Palazzo Ducale, che fu dimora dei Signori di Castelvetrano, sorge di fronte alla Chiesa Madre, sui resti di un antico castello del sec. XIII.
Il complesso, con cortile interno, comprende in parte l’attuale
Municipio e la
Collegiata di San Pietro (una chiesa ubicata al primo piano).
All’interno del Palazzo sono stati recentemente rinvenuti i resti di un
Castello Medievale, identificati con ciò che rimane dello storico
Castello di Bellumvider, costruito
dall’Imperatore Federico II di Svevia di cui si distingue una torre
angolare, una torre mediana e parti di muratura negli attuali magazzini.
Da notare la bella a
Chiesa di San Giovanni Battista, patrono della città che fu costruita nel 1589 grazie
ai finanziamenti della famiglia Majo.
In Piazza Garibaldi si trova a
Chiesa del Purgatorio, oggi trasformata in Auditorium, costruita tra il
1642 e il 1664 nel luogo in cui sorgeva una chiesa più antica.
Come vedere a Selinunte - Il Museo
Il piccolo M
useo Civico, posto in un palazzo del Cinquecento, ospita una collezione di reperti provenienti dagli scavi realizzati a Selinunte.
Il pezzo più interessante qui ospitato è il famoso
Efebo di Selinunte, elegante statuetta bronzea di un giovane che risale al 460 a.C.
Tra le varie opere pittoriche e scultoree, spicca la
bella
Madonna col Bambino, in alabastro, della scuola di Francesco Laurana,
proveniente dalla Chiesa dell’Annunziata.
La collezione ospitata nel museo è costituita da ben 965 pezzi fra cui reperti di ceramica protocorinzia e corinzia, vasi attici a figure nere
ed a figure rosse, ceramica a vernice nera, vasellame di creta, terrecotte, marmi, bassorilievi, statuette, bronzetti, una collezione di
monete ed il mirabile
cratere a figure rosse con silèni, rinvenuti nel territorio di Selinunte databili dal VI al IV secolo. a.C..
Cosa fotografare - Fontana della Ninfa
La bella
Fontana della Ninfa barocca
che domina la piccola piazza Umberto I è composto da quattro ordini di
vasche in marmo sovrapposte, sormontate da una ninfa in una nicchia.
La fontana ricorda il rifacimento dell'acquedotto terminato nel 1615 che
pose fine al vecchio problema della mancanza d’acqua potabile in città.
Nella stessa piazza Umberto I è stata scoperta una Necropoli del
periodo normanno svevo con tombe monosome o bisome, risalenti al periodo
compreso tra la fine il XII ed il XIII secolo.
Sembra che le tombe rinvenute siano di importanti personaggi della corte Normanna e Sveva.
Cosa mangiare a Selinunte: cucina tradizionale
Selinunte (Castelvetrano) che hanno alle spalle secoli di storia ed incontri con tanti popoli, ha nella sua cucina il rispetto i cibi veramente genuini .
Grande produttore di grano, vino ed olio ha nel
Pane nero di Castelvetrano il suo cibo caratteristico.
Accompagnato dall'olio extravergine di Castelvetrano, dalle olive schiacciate condite, fra le quali primeggia la
"Nocellara del Belice", denominazione DOP riservata alle olive da tavola di Castelvetrano, dona una suggestiva nota antica ai cibi serviti.
Cosa vedere nei dintorni di Selinunte
Nei dintorni ci sono parecchi borghi da visitare, come il vecchio paese di Poggioreale
ora abbandonato ma che viene usato spesso da registi come scenografia naturale.
Da vedere anche Segesta, altra importante zona archeologica, costruita dagli Elimi e spesso in guerra con Selinunte.
Erice è un bellissimo esempio di città medievale, assolutamente imperdibile.
Per chi ha più tempo può spingersi fino a Marsala per vedere il suo bel Centro storico ed i suoi Musei, dove è conservata una nave punica.
Il mare di Selinunte - Triscina e Marinella
Triscina di Selinunte è una località balneare, situata a poca distanza dal centro e divisa dal parco archeologico di Selinunte dalla riserva naturale del fiume Belice.
Triscina rappresenta la meta più ambita di innumerevoli turisti.
Le sue infinite spiagge attrezzate con impianti balneari e di
animazione, consentono una gradevole sosta, permettendo di immergersi in
una totale tranquillità ed un rigenerante bagno nelle limpidissime acque
del Mar Mediterraneo.
Altra spiaggia interessante alla foce del Belice è quella di Marinella dove alla sabbia di velluto si associano rinomate trattorie e ristoranti famosi.