Guida di Mazara del Vallo
Come arrivare a Mazara del Vallo
In auto:
- Autostrada A 29 Palermo – Mazara del Vallo o SS115
In treno:
Linea Palermo - Mazara del Vallo (Via Castelvetrano)
In autobus;
Gli Autoservizi Segesta hanno la linea Palermo - Mazara del
Vallo.
In aereo:
Gli aeroporti più vicini sono l'Aeroporto "V. Florio" di Trapani Birgi a
50 km e l'Aeroporto "Falcone e Borsellino" di Palermo a 110 km entrambi raggiungibili con l'autostrada
A29.
In nave:
i servizi di traghetto arrivano al porto di Palermo o di
Trapani.
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Mazara del Vallo
Mazara del Vallo, località in provincia di Trapani, sorge su un antico sito fenicio posto lungo la
costa occidentale della Sicilia, tra Capo Boeo e Capo San Marco, sulla sponda
sinistra della foce del
fiume Màzaro e ad
una distanza di circa 200 km dalle coste della Tunisia.
Si tratta di un grosso centro di circa 51.424 abitanti, il cui centro storico,
un tempo era racchiuso dentro le mura normanne, con le numerose chiese
monumentali e un suggestivo quartiere a impianto urbanistico islamico tipico delle medine, chiamato Casbah.
Cenni storici di Mazara del Vallo
Mazara, che significa "Castello", in Arabo "Porto", esiste dall' età preellenica.
Si affaccia sullo Stretto di Sicilia, nello stesso sito in cui i Cartaginesi nel 409
a.C. l'occuparono, essendo presidio marittimo di Selinunte.
Grazie alla sua posizione geografica acquistò importanza, sia come
emporio commerciale che come fortezza. Durante l'epoca romana ebbe grande prestigio.
Ma il massimo splendore viene raggiunto sotto la dominazione musulmana.
Gli Arabi sbarcarono per la prima volta in Sicilia, a Mazara del Vallo,
il 16 giugno 827. Scrittori Arabi e medievali che la visitarono, la
magnificarono e la decantarono come la città siciliana pari a Palermo,
per la bellezza degli edifici, la prosperità economica e portuale e la floridezza dei giardini.
Tutto questo è rimasto indelebile nei costumi, nei nomi e soprattutto
nell'assetto urbano, in quanto si e tramandato inalterato il tracciato
urbano e viario (kasbah), con il suo dedalo di vicoli, archi e cortiletti di carattere ancora arabo.
Ancora storia su Mazara del Vallo
Nel 1072, passata ai Normanni, Mazara del Vallo, divenne Città Regia arricchendosi di chiese,
conventi e monasteri.
La Cattedrale sorse al posto della Moschea grande.
Fu dotata di un castello in riva al mare e di mura possenti. Con i Normanni, nel 1093, divenne sede di Vescovado.
Nel 1097 Mazara ospitò il primo Parlamento di Sicilia.
Nel tempo, grazie
alla sua posizione geografica, si sono mescolati popoli diversi. Fenici, Greci,
Cartaginesi, Romani, Bizantini, i Vandali, Goti, Arabi, Normanni, Svevi,
Angioini, Aragonesi, Borboni e infine una buona percentuale di Africani che ancora oggi vi abitano.
Cosa vedere a Mazara del Vallo
Mazara del Vallo ospita numerosi monumenti che rievocano le diverse culture che hanno
caratterizzato il territorio. Da vedere il suo caratteristico centro storico, chiamato
Casbah.
Di matrice araba è caratterizzato da un groviglio di stradine che
ricordano le medine islamiche. Cuore pulsante della città è il suo
porto, sempre gremito di gente impegnata nella compravendita del pesce e proprio qui vicino si trova la chiesa normanna di
S. Nicolò Regale, edificata nel 1124.
Addentrandosi nel centro si giunge in piazza Plebiscito, delimitata
dalla facciata della chiesa
S. Ignazio
e dall'attiguo
ex-collegio dei Gesuiti
(XVII sec.) con le sue 24 colonne doriche e la meraviglia degli archi imponenti.
Piazza della Repubblica è la
principale piazza cittadina sulla quale si affacciano, oltre alla
Basilica-Cattedrale (di epoca
normanna ma ricostruita in stile barocco), il
Palazzo Vescovile del XVI secolo e il
Palazzo del Seminario vescovile del 1710.
Nella Cattedrale sono conservati molti sarcofaghi di epoca romana.
Da visitare il Museo diocesano, inaugurato nel 1993 che raccoglie il ricco patrimonio di argenti della cattedrale.
Altre chiese che merita una visita sono quella di
San
Michele del XII secolo, quella di
Santa
Caterina del 1318, rimaneggiata in epoca barocca, quella di
San Francesco esempio di barocco siciliano, ricco di policromia e decorazioni.
Per chi vuole vedere negozi e ristoranti
Piazza Mokarta
è la meta ideale con la sua splendida vista sul lungomare Mazzini.
Domina la Piazza l'
Arco Normanno, ciò che
rimane del castello fatto erigere dal conte Ruggero nel 1072 per difendere la città dai saraceni.
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Cosa fare a Mazara del Vallo
Sicuramente merita una visita a tutto il centro storico di Mazara con i suoi monumenti e chiese.
Passeggiando tra le vie dal sapore arabo si possono trovare negozi di artigianato locale.
Al mattino presto si può fare una passeggiata lungo il
Porto Canale, quando le imbarcazioni rientrano dalla pesca d'altura e si respira un'atmosfera del tutto particolare.
Attraccate al molo, le imbarcazioni si preparano poi per la pesca successiva, le nasse piegate e le cassette ordinatamente ammonticchiate sono particolari d'altri tempi.
A sud di piazza Repubblica si trova il lungomare Mazzini, fiancheggiato da giardini ombreggiati da magnolie e palme, è un luogo molto piacevole
per passeggiare.
La
spiagga della Tonnarella è il luogo più frequentato da chi ama la vita da mare.
Offre ogni genere di impianti balneari e si trova a pochi chilometri dalcentro della città.
Feste, sagre e folklore
L'ultima settimana di Agosto si svolge la
Festa di San Vito, santo patrono, nativo di Mazara, con la processione a quadri viventi e l'imbarco in mare.
A Ferragosto, la "
Notte dei mille falò"
sulla spiaggia di Tonnarella, mentre la stagione estiva mazarese offre svariati
spettacoli musicali, teatrali e culturali.
A Luglio da non perdere la
processione della Madonna del Paradiso.
La pesca e il porto a Mazara
Il porto, primo in Italia per la produzione ittica di altura con 400.000 tonnellate di pesce annuo con
5.000 addetti, ha valenza anche commerciale e passeggeri.
Mazara del Vallo è sede della più grossa flotta peschereccia del
Mediterraneo che, con i suoi 350 pescherecci (che danno lavoro a circa
4.000 persone) pratica pesca d'altura e
contribuisce al 20% del prodotto nazionale. Si pescano
soprattutto i rinomati gamberetti, il nasello, le sogliole, i calamari e i caponi.
Il satiro danzante
Nel marzo del 1998 un peschereccio mazarese, recupera nelle acque del canale di Sicilia, a circa
480 metri di profondità, una scultura bronzea alta circa due metri dal peso di
oltre 96 kg, meglio conosciuta come "
Satiro danzante".
Il Satiro oggi è ospitato nell'omonimo museo, all'interno della Chiesa sconsacrata di Sant'Egidio (1424).
Esempio raro di statuaria bronzea greca, molto probabilmente questa
scultura è stata realizzata da Prassitele, scultore greco vissuto in età
ellenistica ed attivo tra il 375 ed il 326 a.C.).
Flesso sul fianco destro, con le braccia distese in avanti e le ciocche di
capelli al vento, è colto nell'attimo in cui sta compiendo un salto sulla punta
del piede destro sollevando contemporaneamente la gamba sinistra.
Cucina tradizionale e prodotti gastronomici locali
La cucina mazarese, fra quelle siciliane, è certamente una delle più varie, con i suoi sapori e aromi,
retaggio delle molte dominazioni che si sono successe nella città.
Il pesce ha da sempre costituito l’elemento base della gastronomia locale, ingrediente primario di ricette come la
pasta con le sarde o il
cuscus, piatto arabo a base di carne, adottato dai mazaresi e reso a base di pesce.