Video di Enna con drone




Guida di Enna

Come arrivare a Enna

Mappa di Enna

Situata a 931 metri di altezza, Enna è il capoluogo di provincia più alto d’ Italia.

In auto:
Autostrada A 19 da Palermo e da Catania.

In treno:
Per informazioni: tel. 0935/26299

In aereo:
L’ aeroporto più vicino è l’ Aeroporto Filippo Eredia di Fontanarossa di Catania,
Per informazioni: tel. 095/7306266; 095/252111
In alternativa, c’è anche l’ Aeroporto Falcone-Borsellino di Punta Raisi di Palermo.
Per informazioni sui voli: tel. 091/6019250; 091/7020111

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Enna cenni storici

Enna - Rocca di Cerere

Sorta in tempi molto antichi come centro dei Sicani, fu conquistata dai Romani nel terzo secolo avanti Cristo.

Sotto il dominio romano la città mantenne un ruolo importante nell’isola per la fertilità dell’area in cui si trovava, ideale per la produzione del grano.

Sotto il dominio bizantino divenne una importante roccaforte, che fu infine presa dalla conquista musulmana (859).

Gli Arabi ne fecero la capitale di un emirato e introdussero nuove tecniche di irrigazione.

Enna ancora storia

Enna - Centro città

In seguito la straordinaria posizione della città fu utilizzata nell’articolato sistema difensivo normanno e svevo.
Passata, come il resto della Sicilia, sotto il dominio aragonese e poi sotto quello spagnolo, dal Seicento in poi, Enna cominciò a mostrare segni di decadenza.

A causa del prolungato malgoverno delle dinastie regnanti, Enna fu tra le prime città della Sicilia ad insorgere nel 1848 e nel 1860 per la causa nazionale.

Enna, che fino al 1926 si chiamava Castrogiovanni, oggi gode di un periodo di rinnovato sviluppo e di nuovo prestigio, grazie principalmente alla sua moderna università ed al suo Autodromo di Pergusa.

Cosa vedere a Enna, Belvedere della Sicilia

Enna - Duomo

Enna sorge su di un monte isolato, in posizione panoramica sull'altopiano che domina le distese di uliveti, campi di grano e mandorli.

Il centro storico, che conserva nelle strutture le linee principali acquisite tra il Trecento e il Quattrocento, presenta marcati caratteri arabizzanti ed una fisionomia prettamente medievale.

Come tutte le principali città siciliane, anche Enna presenta quel miscuglio di elementi normanni, gotici e barocchi, che rendono tanto caratteristica e suggestiva la regione.

In centro, la via principale della città, ossia Via Roma, fiancheggiata da nobili palazzi storici e prestigiosi negozi, è il punto di ritrovo dei turisti alla ricerca di souvenir.

La pasticceria secca, tipica di Enna è certamente un tipo di prodotto comunemente ricercato dai turisti, che possono facilmente portarsi a casa sapori tipici del luogo visitato.

Cosa vedere a Enna - Il Duomo

Enna - Campanile

Costruito nel 1307 sulle rovine del Tempio di Proserpina, il Duomo distrutto da un incendio nel 1446 venne ricostruito nel Sedicesimo secolo.

All'esterno, offre alla vista un porticato ed una torre campanaria del Settecento.

L'interno nelle tre navate su colonne di pietra lavica, il transetto ed gli absidi conservano i caratteri della costruzione originale.

L'arredo ornamentale è costituito da pezzi di svariate epoche e provenienza.

Notevole la Cappella della Visitazione, riccamente ornata di stucchi e pitture con un rivestimento settecentesco di marmi policromi.
I due organi, posti in fondo, ai lati della navata centrale sono ornati da splendide cinquecentesche cantorie in legno scolpite a figure.

Cosa fotografare a Enna - Castello di Lombardia

Enna - Castello di Lombardia

E' il castello più imponente e meglio conservato fra i castelli medievali siciliani, meritandosi il titolo di Urbs Inexpugnabilis.

La sua storia affonda le radici in un antichissimo maniero che i Sicani, incalzati dall'avanzare dei Siculi, costruirono oltre due millenni fa.

Il castello ha una struttura irregolare, ed all'interno presenta un complesso sistema di cortili, uno dei quali adibito a teatro all'aperto noto come Teatro più vicino alle Stelle, uno dei teatri lirici più prestigiosi e suggestivi d'Italia.

Dotato di venti torri, oggi il castello ne conserva solo sei, fra le quali, la Torre Pisana,dalla quale si può godere un panorama tra i più ampi ed estesi della Sicilia.

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Cosa vedere a Enna - Torre di Federico II

Enna - Veduta dalla torre

Perfetto esempio di architettura Fridericiana, la torre fu costruita nel Duecento.

E' alta 24 metri, a pianta ottagonale ed è costruita su tre piani con coperture a volta a ombrello.
La posizione di questa torre, indica, oltre la funzione militare e strategico, la centralità del monte di Enna rispetto all’ isola.

Nel Medioevo la Torre di Federico rappresentava, assieme al Castello di Lombardia, il maggiore baluardo difensivo dell'allora Castrogiovanni.

A collegarli fu attiva per lunghi secoli una suggestiva galleria scavata nella roccia sotto la città.

Cosa assaggiare a Enna



La cucina tipica di Enna è di tipo contadino, con abbondanza di agrodolce e spezie.

Un esempio significativo si può avere con i maccheroni casarecci, conditi con ragù di carne, melanzane, formaggio, zucchero e cannella.

Un altra pietanza tipica è data dal formaggio di latte di pecora chiamato “piacentinu”, insaporito con grani di pepe nero e con zafferano.

Per quanto riguarda i dolci tipici, sono dei tipi particolari di biscotti: i “ditini” (biscotti dolci all’ aroma di cannella), gli “zuccarini”.

E poi ancora una assoluta specialità: la “cubbaita” (torrone arabo con miele, mandorle e sesamo).

Folclore ad Enna

Enna - Processione del 2 luglio

La Settimana Santa viene celebrata con le tradizionali processioni delle confraternite cittadine.

Il 2 Luglio i cittadini di Enna festeggiano la Maria Santissima della Visitazione con una solenne processione; Questa festa sostituisce il culto pagano di Cerere Dea delle messi e protettrice di Enna.

La quattrocentesca statua della Madonna della Visitazione, patrona della città, ricoperta interamente di ori e pietre preziose, issata su di una sontuosa portantina detta la “Nave d’oro”, va di piazza in piazza portata a spalla da oltre cento uomini scalzi, noti come gli “ignudi”.

La processione nelle varie piazze viene accolta da salve di cannone, le cosiddette "sarbiate".