Guida di Sassari
Come arrivare a Sassari
Sassari è situato poco all’interno dell’ isola è un notevole centro agricolo e commerciale che da anni è diventata una nota meta turistica.
In auto:
Sassari è collegate a
Porto Torres,
Oristano e
Cagliari con la Strada Statale SS131, ad Alghero con Strada Statale SS291, ad
Olbia con Strada Statale SS127.
In treno:
Per informazioni: tel. 187 888880.
In aereo:
L’ aeroporto più vicino è quello di Alghero-Fertilia, distante km. 30 dal centro di Sassari.
In nave:
Il porto più vicino è quello di Porto Torres, a km. 19con traghetto di auto e passeggeri.
A.A.S.T.(Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo)
VIALE UMBERTO,72 - CAP 07100
Tel 079.233534 - FAX: 079.237585
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Sassari cenni storici
Il nucleo più antico di Sassari corrisponde all’area in cui oggi sorge Porto Torres.
Intorno all'ottavo secolo, la città che allora si chiamava Tutari, in seguito alle invasioni saracene, si spostò 18 Km all'interno.
La città si formò attorno alla pieve di San Nicola, crescendo di misura ed importanza, legata principalmente politicamente e commercialmente a
Pisa e Genova.
Quando Sassari divenne Libero Comune rimase in una sotto la protezione di Pisa, fino 1284, poi passò sotto la tutela di Genova.
Nel 1323 Sassari entrò nei domini aragonesi e poi in quelli spagnoli fino al 1720, quando entrò infine a fare parte del Regno d'Italia.
Cosa vedere a Sassari - Il centro storico
Il centro storico è definito dall'antica cerchia muraria quasi completamente sparita e presenta elementi medievali, romanici, gotici,
rinascimentali e barocchi.
I secoli storici e le diverse dominazioni della città hanno lasciato un'impronta importante nella crescita urbana e nei monumenti: l'influenza
pisana resta nel Romanico Sassarese, mentre il Barocco è decisamente spagnoleggiante.
Intorno al nucleo antico, con il suo intrico di vie strette e tortuose, è sorta la zona nuova, sviluppatasi a partire dalla fine dell’
Ottocento.
Quest’ ultima, la città moderna, presenta il tipico andamento regolare, con ampie strade ortogonali e vaste piazze.
Cosa visitare a Sassari - Duomo di San Nicola
La costruzione originaria risale al secolo XIII, ma subì poi un rifacimento quasi integrale tra il 1404 ed il 1505 in stile gotico-aragonese,
poi nella seconda metà del Cinquecento e tra la metà del Seicento ed il primo Settecento.
La sovrapposizione dei vari stili ha prodotto un'architettura molto pittoresca con un alto prospetto tutto animato da un fitto intaglio
ornamentale, tipico del barocco coloniale spagnolo.
Il bel campanile, che si eleva sul fianco sinistro, ha una base, a canna quadrata, ornata da archetti, bifore e monofore, è quasi tutto ciò
che resta dell'antica pieve romanica.
Al di sopra del campanile si innalza una snella torretta ottagonale con cupola, aggiunta nel Settecento.
L'interno, a navata unica con cupola, appare in stile neo-gotico, frutto dell'ultimo restauro che lo ha privato di tutte le decorazioni
barocche ed ottocentesche, con un risultato interessante.
Cosa visitare a Sassari - Santa Maria di Betlem
Eretta nella seconda metà del secolo XIII e poi modificata a metà del Quattrocento, conserva dell’ originaria costruzione romanica la parte
inferiore della facciata.
L'interno, a navata unica, conserva notevoli pezzi artistici, come il pulpito e gli altari barocchi delle cappelle laterali.
Questi ultimi furono realizzati, nel Settecento, in legno policromo, intagliato in forme assai caratteristiche dell’ artigianato locale.
é interessante anche il chiostro della chiesa, entro il quale sorge una fonte trecentesca con teste di mostri scolpite in bronzo.
Cosa visitare a Sassari - San Pietro di Silki
In uno splendido piazzale panoramico alla periferia di Sassari, l'edificio della Chiesa di San Pietro di Silki, risalente al Tredicesimo
secolo, conserva della primitiva costruzione romanica, soltanto il campanile e l'annesso al convento francescano.
L'interno della chiesa è a navata unica con copertura a botte lunettata e con quattro cappelle tutte sulla sinistra.
La Chiesa conserva pregevoli dipinti e preziosi simulacri, tra i quali uno, molto importante, della Madonna delle Grazie, rinvenuto
probabilmente nel '400.
Da ammirare anche la grande pala lignea intagliata e dorata, collocata sull'altare maggiore, opera seicentesca di artigianato locale.
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Cosa fotografare a Sassari - Le case gotiche
Nella città vecchia sono di particolare interesse le case che ancora conservano caratteri tipici dell'epoca aragonese del XV e XVI secolo.
Lungo il Corso Vittorio Emanuele si trova la Casa Guarino e la Casa Farris, notevoli soprattutto per il fantasioso disegno delle finestre.
In Piazza d'Italia, fa bella mostra di se il Palazzo Giordano, la cui costruzione, in stile Neogotico Veneziano, è piuttosto recente: del
1878, tutt'ora adibito a Banca.
Cosa fotografare a Sassari - La Fonte Rosello
Una caratteristica della Sardegna è quella di utilizzare con un certo ritardo le forme architettoniche in voga nel continente.
Agli inizi del Seicento la
Fontana del Rosello a pianta quadrata, costituiva una novità nelle sue forme derivate dai modelli e temi
tardo-rinascimentali, che ne fanno un monumento unico in tutta la Sardegna.
La fontana è ornata da quattro statue raffiguranti le Stagioni, attraverso il significato allegorico riassume il fluire del tempo,
simboleggiato dalle dodici bocche, chiamate
cantaros: l'acqua sgorga da mascheroni scolpiti ed il
coronamento del complesso è formato da archi incrociati.
Cosa mangiare a Sassari: la cucina tradizionale
La cucina sassarese fa molto uso di verdure e di carni suine, ingredienti base per due fra le pietanze più tipiche: la “favata” e la
“cavolata”.
La “favata” è fatta di fave secche cucinate con lardo, salsiccia, cotenne e puntine di maiale ed aromi; la “cavolata” è invece una zuppa di
cavoli con salsiccia, carne di maiale, carne di vitello, menta ed aglio.
Nei menù tipici troverete piatti misteriosi come i coccoidu, le ciogga minudda, la carri di cabaddu e d’ainu, la mirinzana in forru, la cosdha
d’agnoni, lu zarrettu in grabiglia, u ziminu e molti altri da scoprire.
Tra i dolci sono molto conosciuti i “Suspirus di Ozieri”, palline di mandorle macinate e cotte con zucchero, ricoperte poi di glassa al
limone.
Sassari tra shopping, folklore e divertimenti
La città vecchia offre innumerevoli botteghe in cui si vendono prodotti artigianali tipici della zona; Corso Vittorio Emanuele, la scoscesa
via principale del nucleo antico di Sassari è la strada più suggestiva e più ricca di negozi.
In maggio ogni due anni si tiene la Mostra dell’ Artigianato Sardo, importante rassegna delle attività artigianali e delle piccole attività
industriali dell'isola, mentre ogni anno viene organizzato il Maggio Sassarese con iniziative culturali di vario tipo.
Varie manifestazioni folkloristiche sono legate a feste religiose come la Cavalcata Sarda, nel giorno dell’ Ascensione; la Processione in
costume dei "viandanti" per la festa della Madonna del Buon Cammino.
Il 14 agosto per la Festa dei Candelieri, sette grandi candelieri vengono portati dalle corporazioni di mestiere, che sfilano in costumi
storici in processione dalla Chiesa del Rosario alla Chiesa di Santa Maria.
Le spiagge di Sassari
La costa della provincia di Sassari è caratterizzata dalla presenza di distese di sabbia finissima ed un mare color smeraldo incastonati tra rocce erose dall'acqua e dal vento.
Dal tratto costiero della zona di Alghero, con alti promontori a picco sul mare, all'incantevole candore dell'arenile della spiaggia de
La Pelosa, fino agli sterminati lidi della zona di
Sorso si alternano scenari dai mille colori e dalle mille forme che non mancano di incantare e meravigliare chi si accosti a queste terre.