Guida di Oristano
Come arrivare a Oristano
Oristano mantiene l'aspetto del piccolo centro medievale ed è tra i principali centri economici della Sardegna e si affaccia sul Mediterraneo ad Ovest.
In auto:
La Strada Statale SS131 collega Oristano con
Sassari,
Nuoro, Macomér,
Cagliari; La Strada Statale SS129 lo collega con Iglésias.
In treno:
Per informazioni: tel. 0783/72270; 0783/71994.
In aereo:
Oristano è dotata di un aeroporto proprio.
Per informazioni: tel. 0783/70301.
In nave:
Il porto più vicino è quello di
Marina di Torre Grande, a km. 8 di distanza dal centro di Oristano sulla
SS131.
Un originale Mercato di animali e di prodotti legati all'allevamento si tiene ogni settimana.
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Oristano notizie e cenni storici
La città di Oristano è stata fondata nel 1070 dagli abitanti di Tharros fuggiti verso l'interno dell'isola per sfuggire le incursioni dei
Saraceni e la nuova città venne chiamata Maristanis o Aristanis (fra gli stagni), perchè è circondata da zone lagunari.
L'interno delle mura cittadine chiamato "Portu" o "Lacus" ed il territorio circostante era governata da un comandante, judex provinciae, da
cui proviene il termine "Giudice" e, fino al 1477 Oristano ebbe una piena autonomia di governo sul regno di Arborea.
Conquistato dagli aragonesi, dopo una strenua resistenza, passò alla corona spagnola e vi rimase fino al 1720, quando entrò a fare parte del Regno d’ Italia.
Cosa vedere a Oristano - Centro storico
Il centro storico di Oristano ha il tipico tracciato medievale, mantenuto, in un certo senso dai quartieri moderni che si sviluppano
radialmente intorno ad esso la cui sola diversità è costituita dagli spazi più ampi.
Gli edifici si presentano con strutture composite e stratificate in cui si leggono periodi storici, stili e criteri diversi.
La storia urbanistica di Oristano è legata alle vicende del regno d'Arborea, ultimo a cadere sotto gli Aragonesi tra la fine del XIV e gli
inizi del XV secolo.
Ancora oggi la struttura urbanistica della città ne rivela il nucleo originario: tre sono i punti di confluenza delle strade, corrispondenti
ad altrettante contrade, l'attuale Piazza Roma a N, Largo Mazzini a N/E, Piazza Mannu a S.: queste tre zone erano attraversate dalle mura, che
proteggevano il cuore di Oristano.
Cosa fotografare - Torre di San Cristoforo
Nella centralissima
Piazza Roma, dalla forma irregolare, cuore della vita di Oristano, si eleva la
Torre di San Cristoforo anche detta
Porta della Manna.
Si tratta di una possente struttura duecentesca (1291) a forma di quadrilatero, che è, insieme a qualche altro frammento, l'unico resto della
cinta muraria medievale della città.
La torre di San Cristoforo o di Mariano, edificio simbolo della città giudicale è alta complessivamente 28 m, di cui 19 m dalla base al primo
giro di merli, mentre la torretta più piccola è alta 10 m.
A pianta quadrata in arenaria, si compone di due edifici distinti e sovrapposti con una struttura ad ''U'', con il lato aperto rivolto verso
l'interno dell'abitato, mentre la parte bassa della torre, in conci bugnati, si apre in un arco a tutto sesto che a sua volta si apre in un
arco a sesto acuto di diametro minore.
Cosa fare a Oristano - Shopping
Nella visita ad Oristano non si possono trascurare i
Giardini Pubblici per il magnifico panorama che si
gode dell'intera piana di Oristano, fino al mare.
Per il tradizionale shopping turistico sono consigliati quattro passi in centro ed in Via Figoli piena di negozi di prodotti
dell'artigianato artistico locale.
Recipienti in ceramica dall'aspetto rozzo, molto resistenti al fuoco e particolarmente adatti per la conservazione di vivande fredde, vengono
qui fabbricati con metodi primitivi tradizionali.
Oristano è famoso, oltre che per l'antica ceramica, per l'arte del ricamo che orna ancora i tradizionali costumi sardi.
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Cosa visitare a Oristano - Il Duomo
Il Duomo di Oristano dedicato a
Santa Maria Assunta, risale al 1130; l’originaria chiesa in stile
bizantino venne distrutta nel corso di un assedio e ricostruita in stile romanico sotto il regno di Mariano II verso la fine del XIII secolo.
Interamente ricostruito nel 1733 e poi ancora modificato a metà dell’ Ottocento, l'interno a navata unica dotato di cupola, ha un aspetto
tardobarocco ed ospita alcune sculture medievali nella Cappella del Rimedio, mentre la Cappella dell’Archivietto, conserva le reliquie di
Sant’Archelao.
L'unico resto quasi integro nella struttura originaria è lo splendido campanile trecentesco.
Passando dietro all'altare maggiore si accede all'Aula capitolare, che conserva 13 corali miniati dei secoli XIII-XV.
Cosa vedere - Piazza Eleonora d'Arborea
All'inizio di Via Parpaglia si trova la Casa dell'eroina più amata dagli oristanesi, che è un notevole esempio di architettura civile minore
cinquecentesca.
Eleonora d’ Arborea, moglie di Brancaleone Doria, fu un personaggio storico importante nella storia locale.
Donna straordinaria ebbe una importantissima carica amministrativa dal 1383 al 1404, la sua fama locale di eroina è dovuta alla strenua difesa
dell'indipendenza della provincia contro le pressioni degli Aragonesi.
In suo onore ad Oristano è stata intitolata la Piazza ornata di un monumento a lei dedicato.
Oristano - Sagre e folklore
Nell’ultima Domenica di Carnevale ed il martedì grasso, Oristano si veste di antichi costumi per la
Corsa alla Stella,
la
Sartilla, caratteristica gara di destrezza ippica, simile alla Quintana, che si svolge ormai da 520 anni ininterrottamente.
Il termine dialettale "sartilla" significa “assalto” ed è guidato da “
Su Compoidori”, Capo Corsa,affiancato da “
Is Massaieddas”, contadine con il costume di Oristano, che hanno il compito di vestire e
svestire "su compoidori" e di accompagnarlo nelle sfilate a cavallo, con i tamburini sardi e gli altri personaggi del folklore di Oristano.
In settembre Ad Oristano si tiene la
Sagra di Santa Croce, sagra che nel passato era più famosa e importante di quella odierna, era un punto di incontro di gente da tutte le parti della Sardegna, tanto che era chiamata "sa festa manna" (la festa grande).
Cosa mangiare a Oristano: cucina tradizionale
La cucina tipica di Oristano combina la tradizione contadina quella della pesca sia in mare che in acqua dolce.
Tra i piatti tipici si segnala la
“merca”, pesce lessato avvolto in ciuffi di un'erba lacustre dall'aroma
molto caratteristico: la salicornia.
Un altro piatto tipico è la
Gallina al mirto ed il “
purceddu”,
ossia di maialino di latte.
Nel menù tipico di Oristano la pastorizia locale è presente con agnello
e capretto cucinate con antiche ricette e un originale mercato di animali e di prodotti legati all'allevamento si tiene
in città ogni settimana.