Guida di Nuoro città
Come arrivare a Nuoro
Nuoro è una meta turistica privilegiata, in quanto è unanimemente riconosciuta come il cuore della tradizione folcloristica sarda.
In auto:
- Da
Sassari -
Oristano e
Cagliari : SS129 fino a Macomér, poi SS131 seguendo le indicazioni stradali.
In treno:
Per informazioni: tel. 147888088; 0784/230515
In aereo:
L’ aeroporto più vicino è l’ Aeroporto di
Oristano.
Per informazioni: tel. 0783/70301.
In alternativa c’ è anche l’ Aeroporto di
Olbia.
Per informazioni: tel. 0789/52634.
In nave:
Il porto più vicino è quello di Olbia, situato a poco più di 100 km da Nuoro. tel. 0789/21243.
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Nuoro cenni storici
Nuoro fu certamente un centro molto antico, che poi entrò fare parte del dominio romano.
Il nome della città fa la sua comparsa nei secoli XII-XIII nella forma “Nùgoro”.
Grazie alla sua posizione piuttosto elevata (m. 549) e favorita da un clima assai salubre, Nuoro crebbe piuttosto rapidamente sviluppandosi
lungo la importante arteria di comunicazione che oggi ha il nome di Corso Garibaldi.
Tra il Settecento e l’Ottocento divenne il cuore amministrativo dell'Isola, ruolo ceduto a
Cagliari nel 1860, ma parzialmente riottenuto con la costituzione della provincia di Nuoro.
Cosa vedere a Nuoro: il centro storico
Nuoro è composta di una parte antica e di una parte nuova, costruita intorno al suo cuore antico.
Il centro storico con le sue viuzze strette e tortuose, che si diramano da poche arterie principali, presenta i caratteri più tipici dei
tradizionali centri agricoli sardi.
La parte più recente che si è sviluppata fra il 1800 ed il 2000 presenta strade più ampie, ma non troppo regolari ed è stata destinata soprattutto
a contenere gli edifici pubblici.
Vedere a Nuoro il Parco e Museo su Colle Sant'Onofrio
A nord-est della città, sul
Colle di Sant’ Onofrio, si trova un ampio
Parco Pubblico con il
Museo della Vita e delle
Tradizioni Popolari Sarde.
Da qui la vista spazia dalla città di Nuoro e alla vallata sottostante, dominata dalla caratteristica mole dirupata dei
Monti Oliena e famosa per gli splendidi tramonti.
Il
Museo riproduce la struttura di un villaggio tipico della Sardegna: in esso sono ricostruite tutte le caratteristiche architettoniche proprie dei diversi centri abitati dell'Isola e conservati mobili,
suppellettili, costumi, maschere, amuleti ed utensili della tradizione sarda.
Vedere a Nuoro la casa natale di Grazia Deledda
Nuoro ha avuto l'onore di dare i natale al Premio Nobel per la Letteratura del 1926:
la grande scrittrice
Grazia Deledda.
L'abitazione, perfettamente conservata al suo interno anche negli arredi originari, è stata adibita a museo dedicato alla Deledda.
La casa, che presenta una struttura tipicamente locale, si trova al numero civico 42 di una via intitolata alla scrittrice conserva l'aspetto
originale degli ambienti in cui la scrittrice visse in gioventù, compreso il giardinetto.
Nel complesso, non si può fare a meno di osservare come l’ intero luogo abbia un potere di grande suggestione sul visitatore.
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Cosa vedere a Nuoro: il Duomo
Il Duomo che sorge nell'omonima piazza al limite della città vecchia, è un edificio
ottocentesco di forme neoclassiche, intitolato a
Santa Maria della Neve.
Oltre alla grande tela raffigurante il Cristo Morto del pittore seicentesco Alessandro Tiarini, formatosi presso la grande scuola bolognese
dei
Carracci, ci sono tante tele opera di pittori locali che sono una testimonianza storica, unica per la sua completezza, della scuola pittorica sarda degli ultimi due secoli.
Cosa fare a Nuoro
Il turismo che in questi ultimi anni ha favorito la Sardegna ha fatto delle botteghe
artigiane sparse nel centro storico di Nuoro, concentrate soprattutto lungo il Corso Garibaldi, il punto di arrivo di turisti desiderosi di
riportare a casa souvenir di rara bellezza.
La produzione artigianale locale è ormai conosciuta a livello internazionale ed è specializzata in lavori di intaglio del legno, di tessitura e di oreficeria.
Pezzi forti sono le cassepanche e le enigmatiche maschere intagliate in legno, i tappeti a disegni geometrici di soggetto naturalistico a
colori vivacissimi, realizzati a mano al telaio dalle donne di Nuoro.
I lavori in lamina d’oro traforata e adornata da decorazioni a imperlato, hanno come oggetto simbolo dell'antica arte orafa sarda la
fede matrimoniale sarda.
Cucina tradizionale di Nuoro
La cucina classica del nuorese è fortemente influenzata dalla tradizione pastorale locale a cui ancora si riferisce.
I piatti tipici sono molto sostanziosi, destinati com'erano a persone abituate a lavorare duro e comprendono sempre l’uso di carni insieme
alle verdure, come la “curritholata”: una minestra di fagioli resa particolarmente saporita da finocchio, lardo e salsiccia.
Molto usata è la carne di agnello, cucinata a spezzatino con salsa di pomodoro e l’immancabile finocchio selvatico.
Tra i dolci il più tipico è l’ “aranzada”: un torrone fatto di mandorle tostate, mescolate al miele ed arricchite di bucce d’ arancia, che gli conferiscono un sapore estremamente raffinato.
Feste e sagre a Nuoro e dintorni
Nell'era del turismo alle antiche feste religiose si aggiungono varie Sagre e Fiere
legati ai prodotti locali e occasione per festeggiare gli ospiti.
A Budoni, in provincia di Nuoro, ad una settantina di kilometri,
La Sagra del Mirto,si
tiene in Agosto ed è una grande manifestazione fieristica che comprende spettacoli folkloristici, mostre di artigianato e mercati dei prodotti
agro-alimentari tipici del luogo.
A Nuoro il 29 agosto, per la tradizionale
Sagra del Redentore, una processione religiosa in costume sfila
dalla città al
Monte Ortobene.
Il 21 novembre cade la
Festa di Nostra Signora delle Grazie, antica festività religiosa in cui le
giovani nuoresi indossano gli sgargianti costumi del folclore sardo.