Guida di Taranto
Come arrivare a Taranto
Taranto è detta “la Città dei due mari”; Il
Mar Grande è il tratto di Mare Ionio delimitato dalle Isole Cheradi; Il
Mar Piccolo è invece un vasto bacino marino interno, connesso all’esterno da due canali navigabili.
In auto:
Dal Nord - autostrada del Sole (Milano - Bologna - Canosa), proseguendo poi
con la Superstrada
Bari -
Lecce, collegandosi alla Superstrada Lecce
- Taranto.
In treno:
Taranto con le Ferrovie di Stato è collegata a tutte le città
italiane. tel. 099/4711801
In aereo:
L’ Aeroporto più vicino è quello di Grottaglie di Taranto.
In nave:
Taranto è collegata con tutti i porti Italiani principali ed è con La Spezia la 231Base Navale italiana.
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Taranto cenni storici
Il primo insediamento umano nell’area in cui poi sorse Taranto risale al II millennio a.C.
Colonia greca fondata nel VIII secolo a.C., Taras, dal nome del figlio di Nettuno, il dio del mare, fu una delle più ricche città della Magna Grecia.
Romana dal 272 a.C, nel Medioevo passò dai Bizantini che lasciarono una forte impronta alla città, ai Saraceni e poi ai Normanni.
Nel XIII secolo divennero Taranto fu un feudo degli Angioini, e nel Cinquecento, Dominio Spagnolo.
Nel Settecento passò ai Borboni e nel 1799 aderì alla Repubblica Partenopea.
I tre volti di Taranto
Taranto è divisibile in tre quartieri, il nucleo più antico è quello situato sull’isoletta compresa tra i
due canali di comunicazione fra il Mar Grande ed il Mar Piccolo.
La parte che si è sviluppata sulla terraferma orientale è quella moderna, essenzialmente ottocentesca.
Infine c’è il triangolo di terraferma a nord-ovest rispetto alla città vecchia, detto il Borgo, che è la zona industriale sorta nel secondo
dopoguerra.
La città vecchia è la più folcloristica e turisticamente interessante: presenta un tracciato di tipo medievale con angusti ed
intricati vicoletti tagliati da pittoresche scalinate.
Cosa fotografare a Taranto - Il Castello
Il Castello è una bella Fortezza Rinascimentale, attualmente sede del Comando della Marina.
Realizzata sotto il dominio Aragonese tra il 1481 ed il 1492, consiste di un massiccio corpo murario munito di quattro torrioni cilindrici e di baluardi.
Al suo interno c’ è la
Cappella di S. Leonardo, storicamente importante, rifatta nel Cinquecento.
Cosa visitare a Taranto - Il Duomo
Il Duomo di Taranto, costruito nel XI secolo sopra una chiesa preesistente, è una Chiesa Normanna.
Dopo le varie modifiche, la facciata che oggi ammiriamo, è del settecento, in stile
Barocco.
All’interno, belle colonne di marmi vari, con capitelli antichi, romani e bizantini,
dividono le tre navate ed un vestibolo quattrocentesco conduce al
Battistero.
L’ elemento più notevole della chiesa è la
Cappella di San Cataldo, detta il
Cappellone.
L’altare del Cappellone è particolarmente sfarzoso e custodisce le reliquie del Santo Patrono della città, il Vescovo irlandese morto a Taranto nel VII secolo.
Cosa vedere a Taranto Nuova - Il Lungomare
Costruita sul Mar Grande il Lungomare di Taranto è fiancheggiato da imponenti palazzi moderni, ottocenteschi e del primo novecento.
Qui si trovano i maggiori palazzi pubblici: il
Palazzo della Prefettura, il
Palazzo delle Poste, la
Banca d’ Italia.
All’ inizio del viale, abbellito da palme, pini ed oleandri, si apre la suggestiva terrazza semicircolare della
Rotonda a mare.
La Concattedrale Madre di Dio, realizzata da Gio Ponti nel 1971 in una originale reinterpretazione degli elementi e dei temi formali del gotico.
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Cosa fare a Taranto - Shopping e Folklore
Taranto è una citta di mare, pertanto le maggiori attività sono legate alle spiagge.
Il centro storico medievale della città, dove ci sono le piccole botteghe tipiche dei vicoletti del centro, offre uno shopping turistico di souvenirs.
La parte moderna della città, come le più prestigiose città europee, lungo i suoi grandi viali, come Via d’ Aquino, si susseguono prestigiosi
negozi e boutique di stampo internazionale.
Il Folklore tarantino è tutto nei riti religiosi, primo fras gli altri c’è quello dei
Perdoni, in cui i
confratelli della chiesa del Carmine, scalzi, vestiti di bianco,nel pomeriggio di Giovedì Santo, con un crocifisso sulle spalle e il rosario,
fanno un pellegrinaggio tra le chiese del Borgo Antico e del Borgo Nuovo, camminando dondolando e roteando le “troccole”.
Nella altrettanto importante
Processione dei Misteri del Venerdì Santo e dell’
Addolorata
dove da quattrocento anni i Gruppi Sacri della Via Crucis, seguono un lungo percorso attraverso la città.
Cosa mangiare a Taranto
Nella cucina tarantina il pesce, i frutti di mare cucinati o accompagnati da verdure o ortaggi sono alla base delle specialità culinarie di questa terra.
Veramente particolari sono il
“tarantello” e le
“cozze arraganate”; il
“tarantello” è una rarità nel campo degli insaccati, fatto con un impasto di ventresca di tonno
macinata e speziata; molto elaborate sono anche le “
cozze arraganate”: cozze farcite di mollica di pane,
origano, aglio, olio, prezzemolo e pomodoro e passati in forno.
Senza dimenticare le note
Orecchiette con le cime di rapa, ricordiamo che tra le specialità primeggia il
Risotto ai frutti di mare, il
Polipo alla griglia, i
Cavatelli con le cozze, il tutto servito con pomodori, peperoni, melanzane e legumi.