Guida di Bari città
Come arrivare a Bari
Sul Mare Adriatico, a metà della linea costiera pugliese,
Bari presenta al tempo stesso i caratteri della città monumentale, della città moderna e della città industriale.
In auto:
Dall’ Autostrada del Sole (Milano-Bologna-Canosa)Collegamento con altre città della Puglia: Strada Statale e Autostrada A 14.
In treno:
Per informazioni: tel. 080/5216801
In aereo:
Aeroporto di Bari Palese a 9 km dal centro.
Per informazioni: tel. 080/538230; 080/5308133
In nave:
Il porto di Bari è in collegamento con i principali porti italiani.
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Cenni storici su Bari
Insediamento già dall'Età del Bronzo, Bari diventò "municipium cum suffragio", di Roma nel sec. III a.C.
Dopo il crollo dell’Impero romano, Bari fu occupata prima dagli Ostrogoti e poi conquistata dall'Impero Romano d'Oriente bizantino.
I secoli seguenti continuarono a portare a Bari un'importanza sempre maggiore, sia sotto la dominazione normanna (secoli. XI-XII), poi,
sotto gli Svevi, nel secolo XIII, la città assunse la fisionomia che il centro storico ancora mantiene.
Tramontata la potenza degli Svevi ebbe inizio l'impoverimento e il
declino della città, infeudata prima dagli Angioini di Francia, poi
dagli Aragonesi e dagli Spagnoli, con una felice parentesi
rappresentato dal governo del ducato degli Sforza, attraverso
Isabella d'Aragona, fino alla morte di Bona Sforza (1464 al 1557).
Cenni storici su Bari
L'età del vicereame spagnolo fu infelice per il Mezzogiorno: soprusi, prepotenze,
violenze, rapine, assassini, tasse durissime, per non parlare delle
incursioni dei pirati Turchi, che penetravano nel porto per rubare navi
e sequestrare persone da vendere come schiavi.
I tentativi di rivolta finirono in lutti e rovine e, ad aggravare
la situazione fu la tremenda epidemia di peste che colpì la città nel
1656, con 12 mila vittime, seguita da una epidemia meno violenta nel 1691.
Con la guerra di successione spagnola, Bari passò all'Austria sotto l'imperatore Carlo VI, poi a Carlo III di Borbone (1738).
Per la città di Bari, il settecento fu un periodo di continui contrasti fra la nobiltà e il clero, ricchi di privilegi, e la borghesia attiva ed intraprendente.
Finalmente durante l'era napoleonica sotto il governo di Gioacchino Murat la città riprese l’espansione urbanistica ed economica,
espansone e prosperità che non si è mai più fermata.
Cosa vedere a Bari il centro storico
Il
Corso Vittorio Emanuele II, un'ampia arteria che divide la città Nuova dalla città Vecchia, è uno dei
punti principali per il movimento cittadino: abituale luogo di passeggio, vi si affacciano il
Palazzo
della Prefettura e il
Palazzo del Municipio.
Piazza Mercantile, l'antico centro degli affari dominato dal
Sedile dei
Nobili, antica sede del Municipio, accanto al quale troviamo la
Colonna Infame, la
gogna medioevale per debitori insolventi.
Il
Lungomare Imperatore Augusto è l'ampia passeggiata che si estende dal
Porto Nuovo sino al
Porto Vecchio, seguendo l'andamento delle antiche mura della
città vecchia, della quale si vedono sovrastare i campanili e le cupole.
Sulla punta settentrionale della penisoletta che suddivide il porto, c'è il centro
storico, costituito da un nucleo raccolto attorno alla Cattedrale, fatto di viuzze e vicoletti dall’andamento tortuoso.
Cosa vedere a Bari la Cattedrale
La
Cattedrale di Bari è un chiesa romanica con esterno sobrio e semplice in pietra grigia impreziosita da
un bellissimo rosone scolpito con decorazioni classiche dominate dagli influssi bizantino e moreschi a fitte figure fantastiche e mostruose.
La storia dice che la cattedrale è dedicata a San Sabino e a San Nicola e fu edificata verso l'ultimo trentennio del 1100, sulle rovine del
Duomo bizantino distrutto dalla furia di Guglielmo il Malo nel 1156.
Fiancheggiata da due torri campanarie mozze; l'interno è a tre navate, e sull'altare maggiore c'è un ciborio del XII secolo, molto caratteristico.
Il pavimento è orientaleggiante e nell'abside interna è posizionata la sedia episcopale della Regina di Polonia e duchessa di Bari, Bona Sforza.
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Cosa vedere a Bari il castello Svevo
Perfettamente inserito nell'abitato cittadino, con il lato nord rivolto verso il mare, il
Castello di Bari sorge intorno al
1131 per volontà di Ruggero il Normanno su preesistenti strutture abitative di epoca bizantina.
Di questo primo castello rimane ben poco a causa dell'assalto, intorno 1156, di Guglielmo il Malo che ridusse il Castello a poco più di un rudere.
Ricostruito nel 1235 da Federico II a pianta trapezoidale e munito di quattro torrioni angolari, fu ampliato,
agli inizi del cinquecento diventando dimora della duchessa di Bari, Isabella d'Aragona, che trasformò il Castello in una lussuosa dimora
fortificata, con un cortile centrale ed una scalinata a doppia rampa, meta di letterati, artisti e potenti.
Grazie alla duchessa il complesso fu munito sui tre lati, verso terra, da una cinta bastionata, rafforzata da poderosi baluardi protetti da un ampio fossato.
Cosa visitare a Bari la Basilica di San Nicola
Architettura magnifica, considerata uno dei più riusciti prototipi dello stile romanico pugliese, la
Basilica di San Nicola fu eretta nel 1087 e consacrata oltre un secolo dopo.
La costruzione della grande basilica fu determinata dall’arrivo a Bari delle reliquie di San Nicola, vescovo di Mira (Turchia), portate da mercanti baresi.
L’ esterno, in pietra calcarea, è semplicissimo.
L’ interno, di tipo basilicale, fu in parte alterato nel Seicento.
Di grande importanza è l’arredo originario della basilica, in particolare si segnalano il pavimento, la cattedra episcopale
ed il ciborio, tutte opere del XII secolo.
La cripta, sostenuta da colonne dotate di notevoli capitelli romanici e bizantini, contiene la tomba del santo.
Molto prezioso è il
Tesoro della basilica, conservato nel Museo omonimo allestito all’ interno della chiesa stessa.
Cosa visitare a Bari i Tesori di San Nicola
Da non perdere all'interno della Basilica di San Nicola
"Il Tesoro", comprendente anche dipinti e sculture.
Uno dei maggiori Tesori è il capolavori scultorei del romanico pugliese, costituito da una
Cattedra Episcopale
realizzata al termine dell'XI secolo, caratterizzata dagli ornamenti molto curati, e soprattutto, per le espressive sculture che reggono
il trono chiamati i
Telamoni, per analogia dell'immane peso sostenuto dal genere umano a causa del peccato.
Cosa visitare a Bari la Pinacoteca
Situata all'ultimo piano del Palazzo della Provincia, vi si accede dal cancello principale che si affaccia sul bellissimo
Lungomare Nazario Sauro.
La
Pinacoteca espone frammenti di sculture e dipinti medioevali locali, opere di Pittori Veneti ed alcune opere ottocentesche.
Un'ala della Pinacoteca è adibita a esposizioni artistiche temporanee.