Guida di Biella
Biella come arrivare
Biella è una città prospera e veramente accogliente, con una funicolare che collega la parte alta e la parte bassa della città.
In auto:
La strada statale n°143 collega Biella a Santhià. La n°230 si dirige
verso
Vercelli mentre la tortuosa n°338 porta ad Ivrea.
In treno:
Il Piemonte è percorso da una fitta rete di linee ferroviarie
che mettono in comunicazione tutte le principali località. In
particolare la ferrovia collega direttamente Biella con Vercelli
e
Torino.
In aereo:
L’aeroporto più vicino alla città è il Città di Torino a Caselle (Tel.
011 5676361), che effettua collegamenti con le principali città italiane
(isole comprese) ed europee.
Biella cenni storici
Importante centro romano, era conosciuta come “Bugella”.
Dopo la caduta dell'Impero Romano, come molte città della zona, sul finire del IX secolo, passò al
vescovo di Vercelli che munì la città di un castello e di mura difensive.
Nel XII secolo il vescovo Uguccione decise di fondare
Biella Piazzo, la
parte alta della città e ne fece un centro importante, concedendo numerosi privilegi per attività di mercato e artigianato, incoraggiando
così l'aumento di botteghe e case.
Nel 1349 la città, ormai ricca, si ribellò ai vescovi per costituirsi in Libero Comune; seguirono anni di sommosse e Bielle ebbe al potere anche i Visconti,
prima di consegnarsi ai Savoia nel 1379.
Da questo momento le sorti della città si legano alla casa sabauda, con grande vantaggio per l’industria laniera, che da allora
diventa una vera potenza nel ramo dei tessuti.
Nell’Ottocento un ampio piano di rinnovo urbanistico sconvolge la fisionomia della città portando il centro civile da Biella Piazzo a
Biella Piano.
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Cosa visitare a Biella - Il Duomo
Biella è una città che va esplorata senza fretta, camminando lungo le viuzze del borgo medioevale (Piazzo)
o lungo le ripide “coste” che uniscono la città alta a quella bassa.
Da non perdere il Duomo dedicato a S. Maria Maggiore, di impianto
quattrocentesco ma con evidenti rimaneggiamenti nel XVII e XVIII secolo.
L’interno è quasi completamente ricoperto di affreschi, alcuni dei quali di epoca quattrocenteschi, sono stati
scoperti nel 1957 nelle cappelle laterali.
Cosa fotografare a Biella - Il Battistero
In piazza del Duomo sorge un bel
campanile romanico, unico residuo
dell’antica chiesa di S. Stefano, precedente centro religioso della
città ed il piccolo
Battistero.
Questo edificio quadrangolare, è stato edificato fra il IX e X
secolo con materiali locali: ciottoli di fiume, pezzi di laterizio e pietre refrattarie disposti artisticamente a spina di pesce,
inglobando, come decorazione, anche bei frammenti di epoca romana.
Nel piccolo Battistero, le quattro absidi percorse da lesene, sostengono la massiccia cupola
centrale e l’alto lanternino.
Cosa vedere a Biella - S. Sebastiano
Il complesso di
San Sebastiano rappresenta, con il
monastero di S. Girolamo, la massima espressione del
rinascimento biellese e una delle più importanti del Piemonte.
Finito di costruire già nel 1504 subì, abbellimenti e rifacimenti parziali, infatti la facciata è dell'Ottocento.
All’interno troviamo tra le numerose opere d'arte. un bell'esemplare di arte lignea piemontese nel coro intagliato del 1546, ornato da
placchette limosine in oro e smalto blu.
Cosa mangiare a Biella
Il Biellese è la meta ideale per chi è alla ricerca di sapori autentici e scenari inediti: luoghi
ricchi di storia e di carattere, ancora capaci di sorprendere.
Biella propone la tipica cucina tradizionale delle valli a base di polenta e formaggi: la "polenta cunscia" con burro e formaggio e la
"ballot ed polenta" piccole crocchette di polenta con formaggio.
Il formaggio tipico di Biella è il “sargnon” fatto con gorgonzola fermentato con grappa o rhum.
La “Lepre in Civet” è un altro piatto tipico, che prevede di lasciare marinare la lepre per poi cuocerla con il liquido della marinata e
spezie varie.
La pasticceria locale offre i buonissimi “Canestrelli” coperto di zucchero a velo, il tutto accompagnato dai vini locali fra i quali brillano
per eccellenza il Lessona e il Bramaterra.
Consigliamo di percorrere le Strade del Vino: dal lago di Viverone alla collina morenica della Serra, dalla pianura alle colline del Biellese
orientale, in due itinerari alla scoperta dei cinque vini DOC del territorio: Bramaterra, Lessona, Coste della Sesia, Erbaluce e Canavese.