Guida di Isernia
Come arrivare ad Isernia
In auto:
Collegamento Roma-Isernia: Autostrada A1 (fino a Cassino) e Strada
Statale; collegamento Campobasso-Isernia: Strada Statale SS17 (fino a
Bojano) e Strada Statale; collegamento Napoli-Isernia: Autostrada A1 e
Strada Statale.
In treno:
Collegamenti diretti con Roma e Napoli.
Per informazioni: tel. 147888088; 0865/50921.
In aereo:
L’ aeroporto più vicino è l’ Aeroporto Civile di Roma-Urbe.
Per informazioni: tel. 06/8120524.
Isernia cenni storici
Conquistata da Roma nel 263 a.C., Isernia divenne una colonia romana, poi elevata al rango di municipium e, con l’età Imperiale attraversò
un periodo di splendore.
Con la caduta dell’impero romano Isernia subì un destino analogo a quello di altre città: distrutta nel 456 dai barbari, conquistata dai
Longobardi, Isernia ebbe due secoli, di progresso di cui ci rimangono le vestigia di quella che fu la grande abbazia di S. Vincenzo,
distrutta dai Saraceni.
Dal secolo XIII la storia di questa terra si fonde con quella del Regno di Napoli, fino all'unità d'Italia.
Il 3 marzo 1970 Isernia è stata elevata a capoluogo di provincia.
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Cosa vedere ad Isernia
Tracce del Settecento e dell’Ottocento si ritrovano nel campanile della chiesa di Santa Chiara, di tipico gusto napoletano per la
merlatura in mattoni disposti a spina di pesce, nel pronao neoclassico della Cattedrale e nel cortile del palazzo municipale.
Nei pressi di Isernia troviamo un irregolare poligono di montagne e valloni, del tutto isolato dal mare, detta La Pentria, che ricorda nel
nome una delle quattro grandi tribù dei Sanniti, i Pentri che l’abitarono.
A 3 Km. da vedere è la riserva naturale di
Pesche, che tutela una pineta di 552 ettari.
Poco più lontano ma molto interessante è il borgo murato di
Pescolanciano in cui sorge il
castello di età medievale.
Poco prima del paese, in località
Foce troviamo la
cascata del Trigno,
alta 60 metri.
A 16 Km. a
Monteroduni vi è un castello di epoca medievale, trasformato in residenza signorile
in età barocca, poi S. Angelo in Grotte con il santuario dell’Addolorata del XIX secolo e la chiesa di San Pietro in Vincoli.
Cosa fotografare ad Isernia -La Fontana Fraterna
Da vedere nel centro storico la duecentesca
Fontana Fraterna, eretta in onore di
Papa Celestino V, prese il nome "Fraterna" da "Frataria", denominazione di una fondazione dello stesso Papa, nato in questa città.
Realizzata recuperando frammenti di iscrizioni e bassorilievi romani, la fontana è dotata di un colonnato con sei archi sorretti da
altrettante colonne e da un pilastro centrale.
In alto, con funzione decorativa ritroviamo una serie di piccole arcate cieche.
Cosa visitare ad Isernia
La cattedrale di San Pietro Apostolo e’ ubicata nel centro storico e sorge sui ruderi di un antico tempio pagano dedicato a Giove, Giunone
e Minerva.
Del primitivo tempio utilizzato per lungo tempo come cava di pietre resta il pulpito del tempio pagano con lastre di pietra lavorata.
Il terremoto del 1349 che devastò tutta la zona, distrusse il tempio che venne ricostruito e di nuovo distrutto dai terremoti del 1456 e 1805.
Il tempio conserva un corredo liturgico con due croci medioevali in argento, un calice in oro e l’urna con le spoglie di San Nicandro.
Nei pressi della porta che si apre verso Venafro, su un colle è posto un antico edificio di culto.
Intorno al Mille fu eretta una piccola Cappella e,nel 1523 il vescovo Numaio, come si legge nell’epigrafe sotto il quadro principale dei
due Santi sull’altare maggiore, fece eseguire ampi lavori di ristrutturazione, tra cui la cupola e l’arco.
Dopo i tre terremoti del 1627-29-38 la chiesa fu ristrutturata aggiungendo il porticato e la gradinata esterna.
All'interno, sotto un bel soffitto ligneo è conservato un importante ciclo di 17 affreschi risalenti al 1648.
Il Palazzo del municipio di Isernia, è chiamato palazzo San Francesco, perchè è posto a fianco della omonima Chiesa.
La facciata dell'edificio è divisa in due ordini: quello inferiore ha preservato l'aspetto gotico, quello superiore mostra evidente il
rifacimento.
Qui si svolgono anche attività culturali ed eventi organizzati dal comune.
Accanto al palazzo comunale si erge la chiesa chiamata di San Francesco, in mattoni e con rosone decorativo.
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Cosa vedere nei dintorni di Isernia
Le valli, i monti e le colline del paesaggio molisano si sono arricchite, grazie all’opera dei Benedettini, di torri e castelli divenuti
punti nodali del sistema difensivo del territorio monastico: i borghi fortificati, sorti nel tempo, configuravano il suggestivo patrimonio
architettonico della valle del Volturno.
Dall’alto medioevo fino ad un inoltrato settecento molte furono le cinte murarie, le rocche ed i castelli che ebbero ampliamenti e
migliorie, contribuendo così ad arricchire artisticamente la zona rendendola preziosa dal punto di vista turistico.
Museo di Paleontologia - Homo Aeserniensis
Quando in queste terre si estendeva una vasta prateria, solcata da fiumi, punteggiata da acquitrini e popolata da cinghiali, ippopotami ed
elefanti, una comunità di cacciatori della specie homo erectus di Isernia (homo aeserniensis), scelse questa località per impiantarvi il proprio accampamento.
Questo antico insediamento, rimasto sepolto per millenni e tornato alla luce nel 1979, è il più
antico e ricco che si conosca in Europa, caratterizzato da un pezzo di terreno pavimentato con ossa di bisonte, elefante, rinoceronte e
altri animali.
Il Museo costruita proprio sullo scavo del paleosuolo, raccoglie e presenta il risultato degli scavi e costituisce un avanzato laboratorio
di ricerca.