Guida di Castello di Gradara
Come arrivare al Castello di Gradara
Gradara, “capitale del medioevo"
è riconosciuta come uno dei Borghi più
belli d’Italia, grazie al suo patrimonio storico ed artistico costituito dalla
Rocca Malatestiana e le Mura Trecentesche, incantevoli in qualsiasi
periodo dell’anno
.
In auto:
- Autostrada A14 fino al casello di S. Benedetto del Tronto, quindi
prendere la SP47 Strada della Romagna e seguire le indicazioni stradali
fino a Gradara.
In treno:
Le stazioni più vicine a Gradara sono la Stazione di Cattolica, S.
Giovanni, Gabicce e Pesaro; tutte collegate a Gradara con autobus di
linea.
In aereo:
Gli aeroporti più vicini a Gradara sono:
Aeroporto "F. Fellini" Rimini Miramare
Info e orari: Tel +39 0541 715711
Aeroporto "Raffaello Sanzio" a Falconara (70 km)
Aeroporto "L. Ridolfi" Forlì (80 km da Gradara)
Aeroporto "G. Marconi" Bologna (150 km da Gradara.
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Gradara cenni storici
La costruzione della rocca ebbe inizio attorno all'XII secolo per volontà di
Pietro e Ridolfo De Grifo che usurparono la zona al Comune
di
Pesaro.
Nella prima metà del XIII secolo,
Malatesta da
Verucchio detto il Centenario o
Mastin Vecchio, aiutato dal papato, si impossessò della torre
dei De Grifo e ne fece il mastio della attuale Rocca.
Le
tre torri poligonali coperte ed
abbassate al livello dei cammini di ronda, la doppia cinta muraria ed i
tre ponti levatoi, resero pressoché inespugnabile la possente Rocca, che
rimase lungo tempo in possesso dei
Malatesta
prima di passare agli
Sforza e poi
ai
Borgia attraverso la calunniata
Lucrezia Borgia, per finire alla fine in mano ai
Della Rovere.
Gradara ancora storia
Gradara, il borgo costruito fra le due cinte murarie ed il castello, restarono per secoli di
proprietà dello
Stato Pontificio che li fece amministrare a varie famiglie nobili, fino a ché, verso la fine
del 1700, la Rocca divenne
proprietà comunale.
In seguito, del Castello e della Rocca, se ne occuparono i conti Morandi
Bonacossi di Lugo, l'Ing. Umberto Zanvettori di Belluno e gli architetti
Ferrari e Giovannoni che, con un preciso e delicato restauro,
completarono quello iniziato quattro secoli prima da Giovanni Sforza.
Gradara la storia di Paolo e Francesca
Al castello di Gradara sono legati molti episodi di intrighi politici e di corte, quando alleanze ed
inimicizie si susseguivano velocemente ed i matrimoni fra i rampolli delle Nobili Famiglie dovevano obbedire alla "ragion di stato" per
assicurarsi una certa lealtà.
Quello a cui, nel corso dei secoli, poeti, musicisti, letterati, pittori e scultori si sono ispirati, è la tragedia di Paolo e Francesca svoltasi
nel 1286 e che ancor oggi, resta una storia d’amore avvolta in un alone di mistero che affascina migliaia di persone.
E' la storia di due amanti, Paolo e Francesca, i cognati innamorati di cui parla
Dante nel V Canto dell'Inferno, che, sorpresi dal marito furono trafitti ed uccisi con un colpo di spada.
Per leggere la storia, clicca
QUI
Cosa vedere nel Castello di Gradara
Coloro che visitano
la Rocca ed il
Castello, mentre compiono il giro sulle mura merlate,
superano il ponte levatoio e si soffermano nell'elegante cortile, prima di visitare le sale interne che ricordano gli splendori delle potenti
famiglie che qui hanno governato, si troveranno sbalzati in un magico tempo antico.
Numerose guide sono pronte per accompagnare turisti e scolaresche in vari percorsi che possono comprendere, oltre alla Rocca ed al Borgo di
Gradara,
Urbino,
San Leo,
Pesaro,
Fano, Fossombrone e
Rimini, secondo il tempo a disposizione.
Su
Gradara, si può guardare il sito ufficiale del turismo per visite guidate, eventi al Castello di
Gradara.
Pro loco di Gradara 0541-964115 / 823036 fax 823035
[email protected]
Castello Gradara