Guida di Senigallia
Come arrivare a Senigallia
Senigallia, seconda città per numero di abitanti dopo
Ancona è un importante centro
turistico e balneare.
In auto:
Autostrada A14 con uscita al casello di Senigallia.
In treno:
Senigallia è servita dalle FF.SS che la collegano alle altre
città.
Linea
Bologna -
Bari, stazione di Senigallia
Linea
Ancona
-
Roma, stazioni di Jesi o Falconara Marittima.
In aereo:
Senigallia è servita dall'Aeroporto Internazionale Raffaello Sanzio di Falconara che effettua collegamenti giornalieri con le principali località e Aeroporti italiani ed esteri.
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Senigallia cenni storici
Fondata nel IV secolo a.C. dai Galli Senoni, Senigallia fu la prima colonia romana lungo la sponda adriatica, divenendo,
in età Imperiale, un centro importante.
Saccheggiata nel 400 d.C. da Alarico, presto si riprese diventando uno dei fulcri della Pentapoli Marittima e dell'Esarcato di Ravenna.
Passata alla Chiesa, nel XII secolo, Senigallia diventa libero comune, ma, coinvolta nella contesa fra guelfi e ghibellini,
essendo città di tradizioni ghibelline, subisce duri colpi, tanto che Dante (Par. XVI, 75-78) l'annovera fra le città che
"termine hanno".
Infatti Senigallia, in stato di abbandono per secoli risorge nella seconda metà del XV secolo per opera di Sigismondo
Malatesta prima, e di Giovanni della Rovere poi.
Senigallia ancora storia
In quegli anni vengono ricostruite le mura di cinta e la Rocca dai nuovi signore, i Della Rovere, ma soprattutto la città si
ripopola, favorita in questo, dalla ripresa economica determinata dalle nuove attività mercantili.
Il porto di Senigallia diviene centro del commercio marittimo del Ducato e dello Stato Pontificio.
Fulcro dei commerci della città è la sua famosa "Fiera della Maddalena" che, tra la metà del 600 e la fine del 700, favorita
dalla franchigia del porto, raggiunge la massima importanza.
Nell'Ottocento, in risposta al parziale declino dei commerci via mare, Senigallia ominciò a sperimentare la nuova strada del turismo che si è
rivelata vincente.
Cosa vedere a Senigallia - La Rocca
La fondazione della Rocca risale a circa 280 a.C, quando fu prima colonia adriatica romana i cui resti sono a circa tre
metri di profondità.
Nel Medioevo venne costruite una torre medievale quadrangolare inglobata nel cassero o rocchetta trecentesca voluta dal cardinale Egidio Albornòz.
I Malatesta ottennero la signoria di Senigallia dopo il 1385 e si dedicarono ad ampliare la Rocca che assume la forma
quadrangolare con bastioni rettangolari ai vertici e merli ghibellini.
Nel 1474 la signoria passa ai Della Rovere, alleati allo Stato Pontificio, che ristrutturano la Rocca per affrontare le
scorrerie dei Turchi e per ricavare un'abitazione del Signore del Castello all'interno.
La vecchia rocca malatestiana viene incorporata nella nuova fortezza che, oltre alle possenti mura, ha quattro torrioni cilindrici angolari.
Cosa vedere a Senigallia - Foro Annonario
E' un'armoniosa struttura neoclassica in laterizio, a pianta circolare, progettato nel 1834 dall'architetto senigalliese Pietro Ghinelli.
E' caratterizzato da un portico, che accoglie con le sue ventiquattro colonne in stile dorico, il quotidiano, pittoresco
mercato di pesce, frutta e verdura.
Al centro della piazza le "triccole" con i coloratissimi saporosi prodotti dell'orto; all'ombra del porticato, al riparo
dai raggi del sole che la raggiungono solo al tramonto, la pescheria.
Attualmente i locali del sottotetto sono stati splendidamente restaurati ed adibiti a sede della Biblioteca e dell'Archivio Comunale
Palazzetto Baviera
Questo edificio si affaccia sulla Piazza del Duca, a sinistra di chi guarda la Rocca.
Fu eretto per volontà di Giovanni Giacomo Baviera, zio materno e luogotenente di Giovanni della Rovere, contemporaneamente alla
Rocca, forse, su progetto di Baccio Pontelli, come suggerisce l'armoniosa proporzione del piccolo cortile.
Il maggior vanto del Palazzetto è la straordinaria sequenza di stucchi, risalenti al 1590, che ornano le volte di cinque sale.
Essi sono opera del celebre plasticatore urbinate Federico Brandani e illustrano episodi tratti dall'Iliade, dalla Genesi,
dalla Storia di Roma e le fatiche di Ercole.
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Portici Ercolani
Questi eleganti portici ricordano, nel nome, monsignore Giuseppe Ercolani (1677-1759) che li ha progettati alla metà del
Settecento per ospitare annualmente la secolare Fiera Franca o Fiera della Maddalena, in continua espansione.
Costeggiano la riva destra del fiume Misa con una suggestiva sequenza di centoventisei arcate in pietra d'Istria.
Il quartiere che essi delimitano oltre il fiume conserva ancora nei toponimi viari il ricordo dei mercanti levantini che qui
avevano i loro magazzini che che portavano con sé, oltre le merci, anche il nome dei loro paesi di origine: Samo, Smirne,
Corfù, Cefalonia e Corinto.
Palazzo del Duca
Il Palazzo del Duca, sta di fronte alla Rocca, costruito dai Dalla Rovere a metà del 500, come dimora di rappresentanza per
la corte e per i suoi ospiti.
Uno splendido soffitto a cassettoni attribuito a Taddeo Zuccari, impreziosisce la Sala del Trono.
La Piazza, il cui nome si riferisce a Giovanni Della Rovere, era adibita a luogo di parate ed esercitazioni militari.
La cosiddetta Fontana delle Anatre o dei Leoni, edificata nel 1599, è decentrata rispetto alla planimetria per non intralciare le parate.
L'edificazione di questa fontana voleva celebrare il prosciugamento delle insalubri paludi infestate dalla malaria.
Palazzo del Governo
Il Seicentesco Palazzo del Governo è attribuito all'Architetto Urbinate Muzio Oddi.
Sulla facciata c'è la Fontana del Nettuno, simbolo della città, chiamata affettuosamente dai senigalliesi " il Monco in piazza"
la cui origine è discussa.
Sul lato sinistro, guardando la fontana, si ammira l'imponente facciata della settecentesca dimora di Giulio Carlo Fagnani,
celebre matematico senigalliese.
Cosa fare a Senigallia
Dopo aver visitato la città di Senigallia resta la spiaggia di velluto, gloria della Senigallia turistica che ha costruito una
grande rotonda sul mare, centro di ritrovo notturno, tempio del divertimento estivo.
Immersa nel verde, al centro dell'Italia, questa regione è da sempre terra di antiche tradizioni e grande ospitalità e di una grande cucina.
Piatto simbolo è il brodetto di mare, accompagnato da crostacei, frutti di mare e pesce azzurro insaporito da erbe aromatiche ed olio d'oliva.
Dall'Appennino, arriva una cucina fatta di sapori forti, decisi in cui domina la carne, tra cui spicca la saporitissima
porchetta che viene preparata ancora secondo antiche tradizioni e che accompagna moltissimi piatti
Visitare nei dintorni di Senigallia
A tre chilometri da Senigallia, sul colle, sorge la chiesa di S. Maria delle Grazie.
Nella chiesa si conserva un dipinto del Perugino.
Consigliabile una visita al parco archeologico di Suasa Senonum, città romana fondata dai Galli Senoni e distrutta dai Goti di
Alarico nel 409.
Se ci si spinge più lontano da vedere
Genga,
Serra San Quirico e soprattutto le
Grotte di Frasassi.