Guida di Ancona città
Come arrivare ad Ancona
Ancona è una grande porta di passaggio dal mare verso gli altri porti
del Mediterraneo, italiani e stranieri
.
In auto:
Autostrada A14 Bologna – Bari con uscita al casello di Ancona; oppure SS 16 Bologna – Bari.
Dall’interno: SS75 Perugia – Foligno, Foligno – Fossato di Vico SS3, Fossato di Vico – Ancona SS76.
In treno:
Ancona è servito dalla Linea “Adriatica” Bologna – Bari, FFSS via Marconi, 52, tel. 071/42574.
In aereo:
Ancona è servito
dall'Aeroporto
Internazionale Raffaello Sanzio
di
Falconara (13 Km).
Informazioni:
Azienda di Promozione Turistica Regionale
A. P. T. R., Via Thaon de Revel, tel. 071/358991
Stazione Marittima, tel. 071/201183.
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Ancona cenni storici
Il territorio dove sorge Ancona è stato scelto da popoli antichi per l'approdo protetto e per la fertilità della terra;
dall'entroterra Sabina vi emigrarono i Piceni che progredirono nella civiltà con i contatti con gli Etruschi ed i Greci.
Nel 387 a.C. una colonia di Dori siracusani si stabilirono sul Colle Astagno dove costruirono edifici maestosi e robuste mura di difesa attorno alla città.
La storia di Ancona segue quella romana nella lotta contro Galli, i Sanniti e contro Annibale.
Caduto l'Impero Romano, Ancona deve affrontare le invasioni dei Visigoti, dei Vandali, dei Goti di Vitige, dei Goti di Tòtila,
poi dei Longobardi e dei Franchi.
E' per far fronte a questi ultimi che Ancona si pone sotto il dominio dello Stato Pontificio e la regione prende il nome longobardo di Marca.
Nel 1500 sotto la minaccia dei Turchi e dei Saraceni Ancona viene circondata da maestose mura, dono dello Stato Pontificio,
dono che segna anche la fine del Libero Comune.
Ancona ancora storia
Fra il '600 ed il '700 Ancona ed i suoi territori soffrono per un lungo periodo di decadenza, finché, nel 1732, il
porto diventa porto franco ed i commerci riprendono vita.
Con la ripresa dell'economia Ancona promuove notevoli restauri e ,lavori cittadini, facendo più bella la città.
La rivoluzione francese coinvolge anche l'Italia e, nel 1797 Ancona viene occupata dai francesi.
Due anni dopo gli Austriaci assediano la città e la tolgono ai Francesi i quali tornano ad occuparla nel 1801.
La prima guerra mondiale vede Ancona in prima linea, non solo per lo spirito patriottico dei suoi figli soldati, ma anche per
il bombardamento subito dalla città la mattina del 24 maggio 1915, ad opera della flotta austro-ungarica.
Cosa vedere ad Ancona - San Ciriaco
Il centro storico e monumentale di Ancona è sul Colle Guasco, dove si trovava l'Acropoli Greca e, oggi, la Cattedrale di S. Ciriaco.
Questa chiesa, sorta sui resti di un tempio greco -italico del IV secolo e sulla successiva basilica paleocristiana del V-VI
secolo d.C., presenta armoniche influenze bizantine, romaniche e greche.
Tra l'XI e il XIII secolo, la pianta a tre navate, venne trasformata a croce greca, aggiungendo due bracci laterali, finita con una cupola, spostando l'ingresso sul lato sud ornato da un portale in stile gotico, con ai lati i due leoni in marmo rosso di Verona.
L'arcata esterna tutto sesto e le cinque interne a sesto acuto, offrono un fantastico colpo d'occhio.
Cosa vedere ad Ancona - Santa Maria della Piazza
Nel centro di Ancona si trova la chiesa medievale di
Santa Maria della Piazza, conosciuta precedentemente come
Santa Maria del Canneto
perchè situata in una zona paludosa e con il nome di
Santa Maria del Mercato, quando nella piazza antistante
si svolgeva il mercato settimanale.
Costruita tra il XI e il XII secolo sulle rovine di due chiese
paleocristiane, ha mantenuto una pianta rettangolare a croce latina, divisa in tre navate, con la zona dell'altare
sopraelevata, preceduta da un'ampia scalinata e con una magnifica facciata del XIII secolo.
Il portale del 1297, fiore all'occhiello dell'edificio, è finemente scolpito con una miriade di figure, alcune legate alla tradizione religiosa medievale, altre con riferimenti alla storia patria con scene e soggetti di guerra, cosa che ha fatto supporre connessioni della chiesa al corpo dei Templari..
Nel 1495 la Chiesa di Santa Maria venne distrutta completamente da un incendio: ricostruita dopo quasi duecento anni, nel 1690, fu
abbattuta da un violento terremoto.
Al passaggio di Napoleone Bonaparte l'edificio venne adibita prima a stalla e poi a zecca.
Riaperta al culto nel 1806 con il nome di San Rocco e Maria, restaurata nel 1916 e nel 1975 spesso è sede di concerti di musica
sacra e classica grazie alla sua perfetta acustica.
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Cosa vedere ad Ancona - Il Porto
Il porto di Ancona era già importante nell'antichità ed è oggi uno dei primi porti dell'Adriatico.
Ciò che identifica la zona portuale è
l’Arco di Traiano,
costruito in marmo nel 115 d.C. da Apollodoro, fiancheggiato da quattro colonne d’ordine corinzio e sopraelevato da un’alta scalinata.
Più avanti, sorge un altro arco, quello Clementino, in pietra d’Istria, voluto da Clemente XII Corsini, opera di Luigi
Vanvitelli (1738) e la Mole Vanvitelliana o Lazzaretto, collegato alla terraferma tramite ponti.
Quello che un tempo fu
luogo di rifugio e di purificazione degli appestati, oggi è diventato un grande luogo culturale dove si svolge l’ormai
tradizionale festival “klezmer”, Festival della Musica originata nelle comunità ebraiche dell’Europa orientale.
Cosa fare ad Ancona
La tradizione marinara di Ancona si è arricchita del risvolto turistico favorito da ben sei km di spiagge per tutti i gusti: sabbia sottile, ghiaia o scoglio.
I piccoli porti turistici si sono moltiplicati ed offrono la calda accoglienza marchigiana agli ospiti che di anno in anno si
fanno più numerosi, richiamati dalla Bandiera Blu del suo mare pulito e dalla bellezza dell'entroterra e del Parco Naturale del Conero che offre
frescura e sollievo dal caldo sole estivo.
Nei dintorni di Ancona meritano una visita: la
Gola di Frasassi (68 km), con
grotte di origine carsica di grande interesse speleologico, i borghi medievali di
Serra San Quirico e Sassoferrato, il Santuario di Loreto, Fabriano e la rinomata stazione balneare ,di
Senigallia.
Cosa mangiare ad Ancona
La cucina anconetana risente delle influenze umbre e romagnole che utilizzano sia il pesce che i prodotti dell'entroterra.
Tra i piatti tipici ricordiamo : i “ravioli ai filetti di sogliola”, il “coniglio farcito”, lo “stoccafisso all’anconetana”, il “brodetto”, i “maritozzi” (dolce), il “ciambellone” e il “frustingu” (torta casalinga a base di farina bianca e gialla, fichi secchi,
uva passa, noci e pinoli).
I vini caratteristici di queste zone che si sposano con le ricette di antica tradizione sono il “Conero”
e il “Verdicchio” di Iesi.
Lo shopping e gli appuntamenti ad Ancona
Nella provincia di Ancona si possono acquistare, oltre alle ceramiche di Falconara e alla pelletteria di Jesi, anche
oggetti molto particolari, come le fisarmoniche prodotte a Castelfidardo (a 23 km).
Festival dell’operetta: gennaio
Salone nautico dell’Adriatico: aprile
Fiera Internazionale della pesca e sports nautici: maggio – giugno
Concorso esposizione nazionale di pittura estemporanea “Riviera del Conero”: luglio.