Guida di Angera
Come arrivare ad Angera
Angera si trova sulla sponda lombarda della parte sud del
Lago Maggiore, in provincia di
Varese.
In Auto:
Autostrada dei Laghi
A8 da Milano, uscita
Vergiate, a circa 10 Km da Angera. Proseguire sulla
SS Sempione, in direzione
Sesto Calende e qui uscire per Angera sulla provinciale che costeggiando il Lago per 8 km.
All'autostrada
A26 (Alessandria -Gravellona Toce), l'uscita più indicata è
Castelletto Ticino,
a circa 10 Km da Angera; da qui si prosegue sulla SS Sempione, in direzione
Sesto Calende. Da qui si
prosegue sulla provinciale come indicato prima.
In treno:
la stazione più vicina è a
Sesto Calende, sulla linea Milano-Domodossola, sul piazzale della stazione
si fermano i bus che portano ad Angera, in coincidenza con gli arrivi dei principali treni.
In aereo:
A mezz'ora di auto c'è l'aeroporto di Malpensa.
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Angera cenni storici
La zona di Angera fu abitata dalla preistoria fin dalla fine dell'Era Glaciale.
Piccolo centro rurale in epoca celtica, Angera allora chiamata Stazzona, crebbe in epoca Romana e Medievale, grazie alla sua posizione strategica favorevole agli scambi commerciali.
Il Governo della città venne per secoli conteso fra giurisdizione arcivescovile e famiglie nobili milanesi finché, nel 1397,
l'Imperatore Venceslao creò la contea di Angera affidata a Gian Galeazzo Visconti, il quale ricostituì il Capitanato di Angera.
Angera ancora storia
Nel Medioevo l'importanza di Angera diminuisce per la preferenza di Milano per Arona, anche se Angera gode, per tutto il
Quattrocento, di immunità e privilegi da parte degli Sforza.
Nel Cinquecento è la Famiglia Borromee a creare una egemonica potenza economico-territoriale su tutto il Verbano che durò fin sul finire
del secolo XVI, con una pausa fra il ... e il 1623.
Dopo il Cardinal Federico Borromeo Angera visse una serie di situazioni politiche negative che ne diminuirono la capacità economica fino al
1826 quando la creazione del porto e il battello a vapore, l'economia riprese fiato.
La rinascita, dopo il brutto periodo della Guerra, venne sanzionata, nel 1954, quando un
decreto presidenziale riconobbe ad Angera il titolo di città.
Cosa vedere ad Angera - Piazza Parrocchiale
Il centro cittadino è caratterizzato da un ampio piazzale per la maggior parte occupato da una zona alberata
nella quale spicca un enorme cedro del Libano messo a dimora nel 1932.
Sul piazzale, per gli Angeresi "al Pasquee", si affaccia la chiesa Parrocchiale.
Chiesa di S. Maria Assunta
Questa chiesa, con la facciata costruita in bella pietra di Angera, presenta diversi stili e
diversi tipi di murature per i rifacimenti subiti nei secoli.
All'interno le tre navate sono separate tra loro da una serie di robusti pilastri in pietra di Angera dalle caratteristiche colorazioni
giallo-rosate, contengono un coro con nove stalli separati fra loro da dodici statue raffiguranti i gli apostoli e, sulla prima colonna di
sinistra, il pulpito.
Il Presbiterio, con archi a tutto sesto e con costoloni ogivali, è un raro esempio di gotico duecentesco.
Sul lato sinistro vi è un antico Battistero ai lati del quale ci sono due statue di epoca romana che fino al 1896 erano erroneamente
considerate S. Pietro e S. Paolo.
Da vedere ad Angera - Chiesa di S. Alessandro
In fondo al vicolo parrocchiale c'è una vecchia ma bella chiesa con facciata cinquecentesca.Sull'architrave
in pietra di Angera si leggono queste parole "Vere non est hic aliud nisi domus Dei e porta coeli" (Questa è proprio la casa di Dio, questa è la porta
del cielo") seguita dalla data 1585.
Interamente ricostruita nel 1600, della chiesa originaria del XII secolo, non rimane quasi niente, ma all'interno si possono ammirare due affreschi
del 600, oltre la balaustra ed un artistico altare in legno.
La chiesa è sconsacrata, restaurata nel 1994 dopo anni di completo abbandono, è stata riportata al suo splendore originario ed attualmente viene
utilizzata per attività culturali.
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Da vedere ad Angera - Il centro
Dalla Piazza Parrocchiale si diparte via Mario Greppi, (via di Mezzo fino alla Seconda Guerra Mondiale), un tempo fulcro della vita cittadina.
Su questa via si affacciavano tutti i negozi che ora si sono per lo più trasferiti tra piazza Parrocchiale e via Mazzini.
Su questa strada è localizzata la
"Ca' dal Botta" con affreschi del 1400 (il Botta era stato
inviato dal duca di Milano per cercare di rimettere in sesto l'amministrazione della città) e, di fronte alla casa, l'ingresso dell'ex
monastero delle Carmelitane Scalze chiuso nel 1780 circa.
Proseguendo si può raggiungere l
a Rocca o alcuni vecchi edifici come
villa
Paletta, imponente costruzione del 1800 con annessa la chiesa dell'Annunciazione, l'ex. chiesa di san Vittore sede della
confraternita di santa Marta, sconsacrata nel 1782.
Da vedere ad Angera - L'Antro di Mitra
L'Antro di Mitra o Tana del Lupo, come popolarmente viene chiamata questa grotta ad Angera, è una cavità
naturale di forma ellittica che misura 7,50 metri per 4,70 ed è alta al centro 4,80 metri.
Nei lontanissimi tempi del Mesolitico, l'età di mezzo fra il Paleolitico e il Neolitico (circa 7000 anni prima di Cristo), l'uomo vi trovò riparo come
fece in altri luoghi della Provincia di Varese.
Questo è l'unico mitreo conosciuto fino ad oggi in Lombardia ove al suo esterno sono ancora visibili antiche incisioni legate ai culti misterici oltre
a diversi incavi rettangolari predisposti per accogliere lapidi e rilievi votivi.
Nell'età romana la grotta si denominò Antro di Mitra associato al culto della divinità orientale Mithra/Mitra che, secondo la dottrina di Zarathustra,
trovava dimora in ripari costruiti dalla Natura e non dall'Uomo.
Da vedere ad Angera - La Rocca
Alle spalle del paese sul cucuzzolo della collina sorge la
Rocca Borromea, uno dei pochi esempi di castello medioevale ancora integro.
Dal torrione più alto si può vedere un panorama ineguagliabile che spazia su tutto il lago Maggiore.
All'interno è organizzato il
Museo delle Bambole e dell'abbigliamento dei Bambini.
Cosa vedere ad Angera - L'Isolino Partegora
Nel piccolo golfo, davanti ad Angera, si trova un isolotto compreso nell'oasi di protezione costituita da canneti e boschi.
Questa zona umida denominata
Oasi di protezione della Bruschera e dell'Isolino Partegora è molto importante per
l'ecosistema lacustre, anche se affiancata, verso Angera, da una rimessa per imbarcazioni, abbastanza tranquilla da non disturbare la vita degli
uccelli palustri.
Qui prospera una flora e una fauna di notevole interesse: canneti, ninfee bianche e gialle, salici, ontani neri, trampolieri, oche granaiole e
canadesi, sgarze, ciuffetti, falchi pescatore e di palude e merita una visita attenta.
Cosa fare ad Angera e dintorni
Dopo una visita ad Angera si può prolungare la visita in battello alle belle
Isole Borromeo, o spingersi sull'altra sponda del lago per visitare,
Arona,
Stresa,
Verbania, i giardini di
Villa Taranto e spingersi fino a
Macugnaga o
Cannobbio.
Vedi anche: la
Rocca Borromeo e il
Museo delle bambole