Guida di Pavia
Come arrivare a Pavia
Pavia è una città padana, ricca di storia, arte e cultura.
In auto:
Pavia si trova sulla A7 Genova – Milano.
Pochi chilometri a sud della città, oltre il Po, passa l’autostrada
A21 Torino – Piacenza.
In treno:
La rete ferroviaria collega Pavia con tutte le principali città
lombarde; la vicinanza con Milano (34 Km ca.) rende agevole il
collegamento da ogni parte d’Italia.
La stazione ferroviaria si trova a ovest della città, in prossimità
della circonvallazione che ripercorre il tracciato delle mura
cinquecentesche: autobus di linea la collegano con il centro
storico, del resto facilmente raggiungibile anche a piedi.
In aereo:
Pavia è ben collegata con i due aeroporti milanesi, Linate e Malpensa, dai quali partono voli nazionali, internazionali e, da
Malpensa, intercontinentali.
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Pavia cenni storici
Territorio che è l'incrocio di grandi vie di terra, la via Emilia e la via Postumia, con due grandi vie d'acqua quali sono il Po ed il
Ticino, è stato conquistato e difeso tenacemente dai Liguri e poi dai Romani che qui organizzarono un mercato e vi fissarono un
presidio militare.
I Longobardi, arrivati dopo i Bizantini, fanno di Pavia la capitale del Regnum Italicum con il nome di Papia e la corte longobarda dà un forte impulso culturale
con avvio alla scuola giuridica che diventerà l’Università, mentre la città si arricchisce di chiese e palazzi.
Il saccheggio del 924, per mano degli Avari, frena per poco l'economia fino all’XI secolo, quando Pavia si costituisce in Libero Comune.
Nel XIII secolo vengono ampliate le mura, mentre si procede alla ricostruzione delle chiese distrutte dagli Avari, secondo uno stile che
caratterizzerà un originale Romanico pavese.
Nel 1359 i Visconti si impossessano della città, sostituiti nel 1454 dagli Sforza, i quali, come i Visconti continuarono ad occuparsi del rinnovamento ed
arricchimento di Pavia.
Pavia ancora storia
In questo periodo di eccezionale fioritura artistica a Pavia sono attivi artisti quali il Bramante e
Leonardo da Vinci.
I secoli successivi vedono l’avvicendamento di Spagnoli, attraverso la famiglia Gonzaga e, dal Settecento, Austriaci che daranno
nuovo impulso all’Università.
Pavia assume un carattere militare con Napoleone, che continua comunque a sostenere l’Ateneo cittadino: i due aspetti verranno
ulteriormente sottolineati dopo l’Unità d’Italia.
Cosa vedere a Pavia - Il Centro Storico
Il centro storico di Pavia è, in parte, ancora segnato dalla rete viaria romana: il “Cardo Maximus” ha mantenuto nei secoli l’originaria importanza, ed ancora oggi, divenuto Strada Nuova, costituisce l’asse principale della città, un’animatissima arteria di shopping e passeggio.
La strada si conclude al fiume, trasformandosi nel suggestivo Ponte Coperto, simbolo della città.
Pavia è dotata di numerosi spazi verdi, sparsi tra i quartieri del centro: l’Area Vul, che costeggia la riva destra del Ticino tra Ponte
della Libertà e Ponte Coperto; i Giardini Malaspina, situati nella zona di Piazza Petrarca, i Giardini del Castello, provvisti di giochi e
divertimenti per i più piccoli; ed il Parco della Vernavola, una immensa distesa di verde che si estende a nord della città tra piste
ciclabili, boschi ed oasi faunistiche.
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Cosa visitare a Pavia - San Michele Maggiore
San Michele che ospitò l’incoronazione di Re ed Imperatori, è la più importante chiesa romanica di Pavia, già esistente nel 661, ma completamente ricostruita nel XII secolo.
Celebrato come uno dei più begli esempi di romanico lombardo con la particolarissima la facciata realizzata in fragile pietra arenaria e
scandita da un finto loggiato nella parte alta, a croce greca, con una cupola ottagonale.
All'interno, ornato da decorazione scultorea,conserva le spoglie di San Siro, patrono e primo vescovo della città e, nella cappella a destra dell’altare, è conservata una croce in argento dell’VIII secolo.
Pavia - San Michele Maggiore
Altro da vedere a Pavia - Il Duomo
Molto suggestivo è la stupefacente costruzione a pianta centrale con gigantesca cupola del Duomo di Pavia, un’imponente fabbrica a croce
greca intitolata a Santo Stefano.
La sua costruzione avvenne verso la fine del XV secolo per ordine del vescovo Ascanio Maria Sforza Visconti, anche se. alcune parti
rimaste incompiute, furono terminate solo nel 1898 su un progetto di Giovanni Antonio Amadeo e dal Bramante.
A fianco si trovava la bella
Torre Civica che il 17 marzo 1989 crollò improvvisamente su se stessa,
dopo circa 7 secoli di presenza nel centro storico di Pavia.
Cosa fotografare a Pavia - Castello Visconteo
Magnificato da Petrarca, l’edificio voluto nel 1360 da Galeazzo Visconti sorge imponente nell’uniforme cortina di mattoni rossi, ritmata e
alleggerita da bifore.
Ospita il
Museo Archeologico, che espone, fra le altre
cose, una raccolta di materiale funerario del I secolo d. C. proveniente dalla necropoli di Casteggio ed un gruppo di vetri romani.
Nel Castello si trova anche il
Museo di Scultura e Architettura che raccoglie materiale scultoreo e
decorativo proveniente da architetture cittadine ed le famosissime lastre del
Sarcofago di Teodote, dell’VIII
secolo.
Cosa non perdere a Pavia - S. Pietro in Ciel d'oro
Altro importantissimo luogo di culto della città è la Chiesa di San Pietro in Ciel d’Oro, ricordata da Dante nella Divina Commedia e fondata nel secolo VII da Liutprando.
Esternamente è molto simile a San Michele Maggiore (qui la facciata è in maiolica); al suo interno si conserva la tomba del re longobardo
Liutprando e le reliquie di sant’Agostino.
Ricostruita nel XII secolo, ha subito
nell’Ottocento un consistente intervento di restauro integrativo nel poco ortodosso tentativo di restituire
integrità alle forme romaniche.
All’interno conserva, sopra l’altare maggiore, la bella Arca di S. Agostino, la cui ricca decorazione scultorea risulta influenzata dallo
stile di Giovanni di Balduccio, artista pisano trasferitosi a Milano.
Cosa vedere a Pavia - La Certosa
A circa 8 Km dalla città troviamo il famosissimo monumento che Gian Galeazzo Visconti volle edificare al limite nord dell’immenso parco
del suo castello come mausoleo di famiglia.
La costruzione si è poi protratta dal 1396 al 1542, segnando il cammino dell’arte lombarda
nella sua evoluzione dalle ultime manifestazioni del gotico regionale all’età manierista: un vero e proprio compendio storico e artistico.
La Certosa consta di un magnifico monastero, in stile tardo gotico composto da una splendida chiesa a tre navate e due chiostri, fulcro della vita monastica dei frati certosini.
I Chiostri della Certosa di Pavia
Il chiostro piccolo si trova a fianco della chiesa che con la sua riproduce, in proporzione, la struttura del Duomo di Milano.
Il chiostro grande possiede un lato maggiore di 125 m di lunghezza e da l'accesso alle abitazioni dei monaci, 24 casette dotate di giardino.
La visita alla Certosa di Pavia richiede almeno mezza giornata, e considerando la sua posizione nelle campagna tra Pavia e Milano, è
spesso l'occasione di una scampagnata fuori porta dei milanesi, e risulta particolarmente affollata nei giorni festivi e nelle domeniche pomeriggio.
Come mangiare a Pavia
Pavia, la città vecchia, è tutta da scoprire come a cucina pavese, luogo d'incontro tra le risaie della Bassa Padania con l'Oltrepò Pavese
ricco di vigneti, boschi da tartufi, rane e pesce in un caleidoscopio di gustose ricette.
Classico piatto che il visitatore deve assaggiare è il “Risotto alla Certosina”, in cui convivono gamberi d’acqua dolce e verdure, oppure il
"Risotto con le rane", cotto in un soffritto d’aglio con un brodo ricavato dalla cottura delle rane.
La "Torta Paradiso" è originaria di Pavia, il
“Pane di S. Siro”, protettore della città,
in strati successivi di crema, nocciole e burro, liquore a profusione e ricoperta da cioccolato fuso, si trova solo qui.