Guida di Grotte di Castro
Come arrivare alle Grotte di Castro
Grotte di Castro sorge su una rupe tufacea dei Monti Volsini.
In auto:
Con autostrada A1 uscire al casello di Orvieto, poi seguire la segnaletica, prima per Bolsena poi per Castel Giorgio, S. Lorenzo Nuovo e Grotte di Castro.
Da Siena si può prendere la SS2 Cassia, uscire a S. Lorenzo Nuovo e proseguire per Grotte di Castro.
In aereo:
Grotte di Castro è servito dall'aeroporto di Roma Fiumicino raggiungibile da Montalto di Castro con la SS1 Aurelia direzione Tarquinia fino a Civitavecchia, e poi con l'autostrada A12Roma-Civitavecchia.
(pubblicita' ads A1)
Grotte di Castro cenni storici
Nella zona, nella seconda metà del VII secolo avanti Cristo, esisteva Civita un attivo e vivace centro Etrusco che divennesempre più grande fino allo scontro con la civiltà romana tra la fine del IV e gli inizi del III secolo.
Durante le invasioni barbariche, i pochi sopravvissuti si riunirono in piccoli centri, dando origine ai paesi di S. Lorenzo Vecchio
ed alle Grotte, che purtroppo subirono ancora lutti ad opera dei Saraceni nei secoli IX e X.
Gli abitanti, in un primo momento, furono costretti ad utilizzare come abitazione le grotte, in parte già esistenti e in parte appositamente scavate nella roccia tufacea: da qui derivò per il paese l'appellativo “Castrum Criptarum”.
Nel 1119 Grotte fu sottoposto al dominio di Orvieto che fortificò il paese cingendolo di mura.
Dopo vari secoli di dispute e episodi bellici, nel XVI secolo Grotte entrò a far parte del Ducato di Castro, governato dal 1537 dai
Farnese.
Sotto i Farnese la popolazione trovò un clima di pacifica convivenza e di tranquilla amministrazione, che le permise di ingrandirsi e prosperare, ma tutto ciò durò fino al 1649 quando la città fu annessa allo Stato della Chiesa.
Grotte di Castro rimase fino all'unità d'Italia sotto il dominio dello Stato Pontificio.
Cosa vedere a Grotte di Castro - Il Museo
A
Grotte di Castro si trovano interessanti luoghi e monumenti da visitare: la
Necropoli di Pianezze, particolarmente ricca di tombe rupestri a pianta complessa e la necropoli di
Vigna la Piazza, dove invece sono diffuse quelle a cassone, entrambe a testimonianza dell'antico passato Etrusco.
In pieno centro storico, nel Palazzo che un tempo ospitava il Podestà, a poca distanza dall'edificio comunale, è attivo dal 1993 il
Museo Archeologico e delle Tradizioni Popolari che custodisce più di 160 reperti Etruschi.
Cosa visitare a Grotte di Castro - la Basilica
Il primo nucleo abitativo di Grotte di Castro sorse nel luogo dove oggi si può ammirare la
Basilica di Maria Santissima Del Suffragio, in stile barocco.
La chiesa che vediamo oggi fu costruita nel 1625, sopra una struttura preesistente dell'VIII secolo, dedicata a S. Giovanni Battista, di cui rimangono alcune parti inglobate nella chiesa ed i sotterranei.
Al suo interno si possono ammirare preziosi intarsi in legno d'epoca barocca e una statua di legno colorato che raffigura la Madonna del Suffragio, la cui festa si celebra ogni dieci anni.
Nel sottosuolo della Basilica si aprono numerosi ambienti dell'antica pieve, che ospitano un Museo in cui si possonoammirare paramenti ed oggetti sacri.
Cosa vedere a Grotte di Castro - Il centro storico
Attraversando il paese si incontra il
Palazzo Comunale con la facciata abbellita da una doppia scalinata monumentale e dotato all'interno di un'ardita "scala a lumaca" interamente scolpita in durissima pietra lavica.
Il Palazzo fu costruito su disegno del Vignola, dopo il disastroso terremoto del 1563.
Poco distante si trova a Chiesa di S. Pietro Apostolo, fatta costruire da Matilde di Canossa nel XI secolo.
(pubblicita' ads A3)
Cosa vedere a Grotte di Castro - Il centro storico
La costruzione della
Fontana Grande, ricorda il 1886, anno in cui l'acqua raggiunse il centro abitato.
Purtroppo, dei secoli in cui Grotte fu un vero e proprio castello cinto da mura possenti, con due porte tra la Rocca e la Casa del Podestà, collegato alla Piazza della Libertà con un ponte levatoio, non rimane più traccia.
I terremoti del 1563 ed il più recente del nel 1921 abbatterono le mura tufacee e gli eventi naturali sbriciolarono tutto.
Cosa fotografare a Grotte di Castro - le Necropoli
Sull'altura vulcanica posta a levante dell'odierno centro abitato che conserva nel nome il ricordo dell'antico centro, la "Civita", di cui oggi restano soltanto cunicoli, cisterne ed alcuni tratti della cinta difensiva, si trova la
Necropoli delle Pianezze, la più estesa tra quelle che cingevano l'abitato.
La necropoli comprende dalle più antiche tombe "a cassone" del VII secolo a.C., foderate e coperte da lastre di tufo e destinate a contenere un solo defunto, alle tombe a camera, monumentali e destinate ad uno o più nuclei familiari.
Sagre e Folklore a Grotte di Castro
Grotte di Castro è un centro agricolo che da alcuni anni sta aprendo anche al turismo, utilizzando come leva, il folclore delle antiche feste paesane ed i piatti della tradizione locale, genuini e sani.
Per quanto concerne le feste tradizionali citiamo:
le due
Fiere annuali l'8 maggio e la prima domenica dopo l'8 settembre.
Il 7 maggio si festeggia il Patrono: S.Flavio.
La Prima Domenica d'Agosto:
Vivi il Lago, giornata di festa in riva al lago con
Sagra della Panzanella e tavolata gastronomica con esposizione di piatti tipici locali.
Dall'11 al 15 Agosto -
Sagra della Patata con degustazione di piatti della tradizione paesana a base di patate.
Cosa mangiare a Grotte di Castro
E' naturale pensare che gli abitanti della Tuscia, mangino ancora quello che mangiavano i loro avi, gli Etruschi che, se non hanno tramandato le ricette tradizionali tuttora in uso presso gli abitanti di queste zone, hanno certamente tramandato attraverso gli affreschi delle tombe i loro menù prediletti che comprendevano anche le tagliatelle (o qualcosa di molto simile), magari di farro.
Le scene di caccia e di pesca ci suggeriscono anche un'abbondanza di carne e di pesce con contorni di verdure e legumi mediterranei più comuni, come le cipolle, i carciofi, gli asparagi, i cavoli, i fagioli ecc.
Questo per dire che se ci si ferma a mangiare a Grotte di Castro, mangerà genuino e si sentirà un poco etrusco.