Video di Viterbo con drone




Guida di Viterbo città

Come arrivare a Viterbo



Viterbo è il principale centro della Tuscia romana, situato a 356 m. di altezza sulla vasta pianura ad ovest del Tevere.

In auto:
- Autostrada del sole (A1): uscita Orte, quindi superstrada (S204) per Viterbo.
- Da Nord litoranea: SS. 1 Aurelia fino a Montalto di Castro, quindi seguire la segnaletica stradale per Tuscania e poi Viterbo.

In treno:
Da Roma (Stazione Ostiense) diretto per Viterbo.
Da Nord e da Sud: stazione di Orte, coincidenza per Viterbo con linea locale.

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Viterbo cenni storici

Rilevante nodo di comunicazioni tra il Lazio e la Toscana, Viterbo fu centro etrusco e poi romano Nell’VIII secolo la città divenne capitale longobarda della Tuscia romana e accrebbe sempre più la sua importanza, fino ad esser cinta di possenti mura (sec. XI-XII).

I secoli XII-XIV costituirono il suo periodo più florido, durante il quale Viterbo ottenne il titolo di città (1167), divenne sede vescovile (1192) e residenza abituale dei pontefici (fino al 1281).

Dal 1348, la peste e successive epidemie spopolarono la città, travagliata anche dalle violente contese tra le famiglie baronali. La crisi consentì ai papi di riprendere il controllo di Viterbo (sec. XVII), che seguì le sorti degli stati della Chiesa fino all’unità d’Italia.

Viterbo da vedere: Piazza del Plebiscito

Viterbo Piazza del Plebiscito

Viterbo ha mantenuto un nucleo storico compatto grazie alla conservazione delle possenti mura medievali, originariamente difese da circa 200 torri (oggi ne restano 30).

La visita inizia da Piazza del Plebiscito, sede del centro politico della città dal XIII secolo con il Palazzo del Podestà e il Palazzo della Prefettura, costruiti in età medievale, ma che si presentano nelle forme del rifacimento settecentesco ed il quattrocentesco Palazzo dei Priori.

Su di essi domina la slanciata Torre dell’orologio, eretta nel 1487 e alta 44 m.

La piazza è impreziosita da aristocratici stemmi in peperino e da due leoni su colonne, simbolo di Viterbo.

Viterbo da vedere: Palazzo dei Priori

Viterbo Palazzo Dei Papi

Viterbo Palazzo Dei Priori

Il Palazzo dei Priori, oggi sede del Comune ha un arioso porticato a colonne e finestre crociate.

Nelle sale al piano nobile si possono ammirare splendidi affreschi del ‘500.

Dal bel cortile con loggiato del XVII secolo, si gode la vista della verde Valle di Faul.

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Viterbo Quartiere S. Pellegrino

Questo quartiere costituisce l'originale nucleo urbanistico medievale perfettamente conservato grazie alla continuità abitativa.

Si è affascinati dal dedalo di viuzze su cui si affacciano torri, palazzi e modeste case in pietra grigia.

Le sobrie strutture sono ingentilite da bifore e da suggestivi profferli, eleganti balconi con scala esterna da cui si accede al primo piano.

Nel quartiere si trova il Museo della macchina di S. Rosa, con una collezione di documenti e cimeli sull’annuale festa della santa patrona.

Viterbo Piazza Fontana Grande

Viterbo Quartiere S.PellegrinoViterbo Piazza Fontana Grande

Costruita interamente in peperino, è la fontana "Grande", la più antica di Viterbo, costruita nel 1206 e terminata nel 1279.

Il nome originale era fontana del "Sepale", mentre la denominazione attuale risale al 1565.

La forma della Fontana Grande, con vasca a croce greca, sovrastata da due tazze sovrapposte, costituisce il più antico esempio di una tipologia assai diffusa nell'alto Lazio.

La Piazza della Fontana grande ospita il Tribunale.

Viterbo Cattedrale di S. Lorenzo

Viterbo Duomo di S.Lorenzo

La Chiesa di San Lorenzo, eretta nel XIII secolo presenta una facciata del Cinquecento, mentre  l’interno, a tre navate spartite da eleganti colonne, è ravvivato da un pavimento cosmatesco e da brani di affreschi di due secoli prima.

Tra le opere più interessanti, una bella vasca battesimale del 1470, una tavola raffigurante la Madonna della Carbonara (XII sec.) e tele di Marco Benefial.

L’elegante campanile trecentesco, costruito al lato della cattedrale, caratterizzato da fasce bicrome e doppie bifore, rivela influssi toscani.

Viterbo