Descrizione della Chiesa santa Maria della Vittoria
Chiesa Santa Maria della Vittoria a Roma
Santa Maria della Vittoria è una piccola basilica barocca a Roma, in Via XX Settembre.
Costruita nel 1605 come cappella dedicata a San Paolo dai Carmelitani Scalzi, venne ingrandita e riconsacrata alla Vergine Maria per celebrare la vittoria dei cattolici, nel novembre 1620, contro gli eretici Boemi.
L'immagine della Madonna fu ritrovata al Castello di Pilsen, uno dei luoghi del conflitto, da Padre Domenico di Gesù e Maria, cappellano maggiore dell'esercito.
La facciata, elaborata da
Giovanni Battista Soria nel 1626 è a due ordini, di cui quello superiore con timpano arcuato coronato da un frontone triangolare.
La pianta interna a unica navata, con volta a botte e tre cappelle per lato, venne progettata e completata dall'architetto Carlo Maderno (1556-1629).
Le Cappelle, coronate da archi decorati con marmi, angeli e putti in stucco bianco e dorato, sono separate da colossali pilastri con dorati capitelli corinzi.
La volta è stata affrescata nel 1675 con temi trionfanti incorniciati da finte cornici finte.
La
Vergine Maria, che trionfa sulla Eresia e la
Caduta degli Angeli Ribelli sono di
Giovanni Domenico Cerrini (1675), autore anche dell
'Assunta in Gloria della cupola.
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La Chiesa della Madonna della Vittoria, come tante chiese di Roma, conserva molte opere d'arte, ma qui è conservata una delle sculture più famose del
Barocco:
L'estasi di Santa Teresa,
di
Gian Lorenzo Bernini.
La scultura, in marmo ed in bronzo dorato, eseguita tra il 1647 ed il 1652, si trova nella
Cappella Cornaro, a sinistra dell'altare e rappresenta un momento della vita, descritta da Santa Teresa d'Avila nella sua autobiografia, quando ebbe la visione vivida di un Angelo, che trafigge il suo cuore con un albero d'oro, provocando la sua immensa gioia, ma anche il suo dolore.
Il Bernini, in questo gruppo mistico - erotico, ha raggiunto il vertice della teatralità ed il limite estremo della dissolvenza della scultura in pittura.
Sulla volta della Cappella Cornaro vi è affrescata la
Gloria dello Spirito Santo di Guidobaldo Abbatini e le altre cappelle e transetti sono trasformate in una galleria di splendide opere barocche a più mani.
Domenico Guidi con il suo
Sogno di Giuseppe è affiancato da rilievi di
Pierre Etienne Monnot.
Ci sono dipinti di
Guercino (
.Trinità), l'
Apparizione di Cristo a S.Giovanni della Croce (1667) di Nicolas Lorrain, (autore anche della
Morte di San Giovanni), il
Martirio di San Sebastiano (1627) di
Domenichino.
Nel coro dietro l'altare da non perdere il
Rapimento di San Paolo al terzo cielo (1620) di Gherardo Delle Notti.