Guida di Sabaudia, il Parco Nazionale del Circeo
Come arrivare al Parco del Circeo
Il territorio del parco ricade nei comuni di: Latina, Sabaudia, San Felice Circeo e Ponza.
Nel suo territorio, ubicato lungo la fascia costiera laziale, sono presenti situazioni ambientali diverse: un promontorio (il monte Circeo), una foresta (la Selva di Circe), un 'isola (Zannone), un'articolata costa con grotte, scogliere ed ampie spiagge, una duna litoranea lunga 23 Km e quattro laghi costieri (lago Paola, Caprolace, Monaci e Fogliano).
Il parco non si può vedere esclusivamente in auto o in barca, ma è necessario raggiungere
Sabaudia e
San Felice al Circeo per raggiungere i vari siti.
Per questo gli uffici d'informazione dei paesi sono forniti di depliant.
Il Parco Nazionale del Circeo
La Selva di Circe rappresenta la più estesa foresta naturale di pianura presente in Italia.
Si estende per 3.300ha circa, mantenendo alcune delle peculiarità dell'antica foresta, la Selva di Terracina, che, prima della bonifica degli anni trenta, ricopriva oltre 11.000ha.
La foresta oggi è ancora un ecosistema ricchissimo ed estremamente vario.
Caratteristiche, ad esempio, sono le "Piscine", aree paludose che si formano spontaneamente per accumulo di acqua piovana ed affioramento della falda e le "Lestre", zone su cui un tempo gli abitanti stagionali edificavano i loro precari villaggi.
Nella foresta esistono tre aree di Riserva Naturale Integrale: la Piscina delle Bagnature, la Piscina della Gattuccia e la Lestra della Coscia.
Tutta la foresta è visitabile tramite una rete di sentieri sia pedonali che ciclabili.
Percorrendoli, nello spazio
di una passeggiata, s'incontrano specie vegetali tipiche di aree continentali, quali il Cerro, il Frassino, la Farnia e specie tipicamente mediterranee, quali il Leccio, l'Alloro, la Sughera, il Pino marittimo, le Palme, le Palme Nane e l'Eucalipto.
Questa foresta infatti è un punto d'incontri di specie vegetali appartenenti a realtà climatiche diverse.
Il sottobosco è ricchissimo di specie, molte delle quali producono bacche e piccoli frutti, come: Biancospino, Prugnolo, Melo e Pero selvatici, Corbezzolo, Erica arborea, Fillirea, Pungitopo, ecc. e da ciclamini autunnali.
La presenza di bacche e frutti, unita alla protezione offerta dalla fitta vegetazione, attira numerose specie di uccelli canori.
Particolarmente ricca e pregiata è, nelle stagioni favorevoli, la presenza di funghi, la cui raccolta è regolamentata e controllata.
Per le sue caratteristiche, nel 1977, la Foresta Selva di Circe è stata dichiarata "Riserva della biosfera", nell'ambito del programma M.A.B. (Uomo e biosfera), patrocinato dall'Unesco.
La fauna del parco del Circeo
La fauna oltre alle numerose specie di uccelli stanziali e migratori, è rappresentata da mammiferi tipici dell'area mediterranea (cinghiale, lepre, daino, tasso, riccio, volpe, faina, donnola, ecc), rettili (biacco, natrice, vipera, testuggine di terra e palustre), anfibi (tritoni, rospi e rane).
Tra gli uccelli nidificanti si trovano: la tortora, il cuculo, l'upupa, l'allocco, la civetta e ben tre specie di picchi.
Molto numerosi ed interessanti gli insetti, in particolare: coleotteri e farfalle.
Isola di Zannone
L'unico approdo all'isola di Zannone è costituito dall'attracco naturale del varo.
Da qui l'isola può essere percorsa esclusivamente a piedi, attraverso una rete di sentieri che consentono di raggiungere gli ambienti più caratteristici.
In circa 20 minuti si raggiunge la casa di custodia nei pressi della quale si trovano i ruderi di un antico monastero benedettino.
Altre mete importanti sono: il faro di Caponegro e il Monte Pellegrino, dall'alto del quale è possibile vedere tutto l'arcipelago ponziano (Ponza, Ventotene, Palmarola, Santo Stefano).
Promontorio del Circeo
Si tratta di una montagna isolata la cui vetta (Picco di Circe) raggiunge i 541 metri s.m.
Il promontorio, particolarmente boscoso, presenta anche diverse grotte accessibili dal mare ed alcune anche da terra.
Le
grotte principali sono: la grotta della Maga Circe, la grotta delle Capre, la grotta di Guattari, nella quale venne ritrovato un cranio dell'uomo di Neanderthal.
Sul promontorio è presenta anche un'acropoli, con resti di possenti mura in opera poligonale, erette con immensi massi incastrati e senza uso di malta, che sembra costituissero la cinta muraria dell'antica Cerceii.
Lungo la costa sono tutt'ora presenti varie torri medievali, tra cui la più nota è Torre Paola. Le torri furono realizzate per difendersi dagli attacchi dei pirati saraceni, che imperversavano nella zona.
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Laghi costieri
I quattro laghi salmastri costieri sono separati dal mare da una sottile striscia di dune litoranee.
I laghi ospitano varie specie di uccelli migratori, tra cui: anatre, folaghe, cormorani, aironi, garzette e i più rari fenicotteri, cicogne bianche, cavalieri d'Italia e avocette.
Con l'espandersi dell'Impero Romano, l'area circostante il lago di Paola (di fronte a Sabaudia), vide il fiorire di ville, necropoli, casali, ponti, strade e mura. I Patrizi, affascinati dalla bellezza e dalla tranquillità di questi luoghi, vi trascorrevano le loro vacanze.
L'Imperatore Domiziano vi costruì una grandiosa villa nel 96 d.C..
Nel comprensorio della villa si trovano un piccolo teatro, una palestra, una piscina scoperta e la toelette collettiva.
Le dune costiere
Si tratta di una striscia di sabbia lunga 23 Km, ricca di vegetazione.
In primavera regala splendide fioriture gialle e rosa della Silene, del Corpobroto, del Loto e della camomilla di mare.
In estate la lussureggiante macchia mediterranea dona una grande varietà di aromi: l'intenso odore di resina dei pini marittimi e del ginepro coccolone, il delicato aroma del mirto ed il più pungente profumo del lentisco.