Guida di Aquileia
Aquileia - Cosa vedere
Aquileia, antica città romana, oggi centro archeologico internazionale, dichiarato dall'UNESCO patrimonio dell'umanità, per la sua storia millenaria e le superbe testimonianze ivi ritrovate.
Fondata nel 181 a.C. sotto il dominio di Roma, favorita dalla presenza di un fiume navigabile, alla fine del I sec. a.C. divenne una grande città commercialmente molto attiva ed organizzata.
Nel I sec. d.C. Aquileia è sempre di più dedita ad un'intensa attività commerciale: arrivano sempre più materie prime che gli abili artigiani aquileiesi trasformano in prodotti finiti.
Con il commercio, l'agricoltura e l'artigianato fanno di Aquileia uno dei più importanti empori dell'Impero.
Dall'Oriente giunge anche il Cristianesimo e Aquileia diviene presto faro di fede e di civiltà con il complesso basilicale costruito dal Vescovo Teodoro nel 313 d.C.
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Aquileia - La Basilica Patriarcale
Dalla navata sinistra della Basilica Patriarcale si accede alla "Cripta degli Scavi" di Aquileia.
Nella cripta sono evidenziati tre strati archeologici: al piano più basso i resti dei pavimenti della casa romana del I secolo, composta di 6 ambienti; sull'intermedio il pavimento in cocciopesto dell'Aula Teodoriana (già visibile in chiesa, fuori dalla cripta).
A sud-est si vedono resti del fonte battesimale rivestito con lastre di marmo cipollino.
Nella parte più alta della cripta sono visibili resti del tassellato geometrico, annerito dal fuoco dell'incendio di Attila nel 452 d.C.
Aquileia -Aula di Teodoro
Attraverso una porticina, è possibile entrare nell'Aula di Teodoro.
Con un fregio di vite inizia il pavimento in mosaico che rappresenta in modo magnifico vari animali dove gli accostamenti sono talvolta strani: pecore, asini, tori, cavalli alati, lepri, vicini ad aragoste, un gallo ed una tartaruga che lottano, merli, pappagalli, fagiani e una nidiata di pernici richiamano alla mente il paradiso terrestre.
Nell'ultima campata, c'era un presbiterio di cui sono rimaste intatte solo pietre con tracce di piombatura ed un pannello centrale destinato al vescovo con una scritta: Cyriace vibas (Ciriaco possa tu vivere in Dio).
Aquileia