Guida di Ravenna
Come arrivare a Ravenna
Ravenna, città imperiale, la Bisanzio dell'Occidente, avvolta in una atmosfera di nostalgico incanto, conserva le più belle e più ricche testimonianze d'arte cristiana primitiva.
I suoi mosaici valgono da soli il viaggio che si può fare:
In treno:
Ravenna raggiungibile in treno con le linee ferroviarie
Bologna
- Ravenna,
Ferrara
- Ravenna e
Rimini - Ravenna.
In auto:
Da Venezia, percorrendo la SS 309 Romea
Da Ferrara, la SS 16 Adriatica
Da Bologna, con l'Autostrada A14 bis e la SS 253 S. Vitale
Da Forlì, con la SS 67 Tosco-Romagnola
Da Roma, con la Superstrada E45
Da Ancona, con l'Autostrada A14, uscire al casello di Cesena Nord e
percorrere la E45.
In nave:
Ravenna collegata con la linea Ravenna - Catania
In aereo:
Ravenna servito dagli aeroporti di
Bologna,
Forlì e
Rimini
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Ravenna cenni storici
Le origini di Ravenna risalgono agli insediamenti lagunari prima etruschi e poi umbri.
Fu colonia romana nel II secolo a.C. e venne scelta come capitale dell’Impero d’Occidente nel 402 per diventare snodo e passaggio fra la
cultura bizantina e quella romana.
Con la caduta dell’Impero, Ravenna, diventa la capitale del regno di Odoacre e poi di quello di Teodorico ricoprendo, cos, il suo ruolo di
potenza bizantina in Italia (553-751).
Nel Medioevo, terminati i rapporti con l’Oriente, la città affronta un periodo di forte degrado e isolamento che finir solo nel 1400 con la
dominazione veneziana in cui la città tornerà a splendere e a svilupparsi specialmente dal punto di vista urbanistico.
A partire dal XVI secolo Ravenna verrà inclusa nello Stato Pontificio che la governerà per tre secoli e mezzo portandola, di nuovo, al degrado perdurato fino al dopoguerra.
Cosa vedere a Ravenna Santa Apollinare in Classe
Edificata da Giuliano Argentario durante la prima metà del VI sec., la Basilica di Santa Apollinare in Classe una delle basiliche cimiteriali pi perfette di Ravenna e un monumento della cultura bizantina.
Oltre alla ammirevole struttura architettonica, Santa Apollinare famosa per i mosaici ed i dieci sarcofagi in marmo degli antichi arcivescovi, disposti lungo le navate laterali.
Il campanile cilindrico ornato di monofore, bifore e trifore messe in progressione per alleggerirlo.
All’interno, magnifiche colonne di marmo greco verde, con il basamento cubico e con capitelli bizantini a foglie d’acanto, sostengono il soffitto a capriate.
I grandiosi mosaici di varia epoca nel catino dell’abside, rappresentano l'allegoria della Trasfigurazione (sec.VI), la mano di Dio che aiuta l'uomo e le pecore che rappresentano i fedeli, immagini riprese comunemente nella iconografia cristiana in molte altre chiese
Ravenna -Il Mausoleo di Galla Placidia
Eretto (forse) da Galla Placàdia, figlia dell'Imperatore Teodosio, prima prigioniera dei Visigoti e poi loro regina ed Imperatrice, si trova in un giardino vicino a S. Vitale.
L’interno ornato di mosaici, fra i quali spicca nel mezzo della cupola, quello raffigurante una nuvola con all’interno la mano di Dio.
Nei bracci della croce sono conservati tre sarcofagi antichi, di cui uno ritenuto il sepolcro di Galla Placidia, il che impossibile perché, storicamente, Galla fu sepolta a Roma.
L'atmosfera del mausoleo di Galla Placidia sicuramente magica: entrando nel piccolo edificio a croce greca si rimane colpiti dall'improvviso passaggio dalla luce del giorno alla riproduzione dell'atmosfera notturna.
Le innumerevoli stelle della cupola hanno colpito la fantasia e la sensibilità dei visitatori di Ravenna che l'hanno immortalata in letteratura, pittura e persino in musica.
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Cosa vedere a Ravenna - San Vitale
L'ottagonale basilica di S. Vitale fra i monumenti più importanti dell'arte paleocristiana in Italia soprattutto per la bellezza dei suoi mosaici, per la ricchezza dei marmi e per l’originalità della struttura.
L'influenza orientale, sempre presente nell'architettura ravennate, assume qui un ruolo dominante.
Consacrata nel 548 sormontato da una cupola costruita in modo particolare per renderla leggerissima.
Quando si entra nella basilica di San Vitale lo sguardo catturato dagli alti spazi, dalle stupende decorazioni musive dell'abside, dagli ampi volumi e dagli affreschi barocchi della cupola.
Luminosi mosaici rivestono le pareti con scene del vecchio testamento, il redentore fra S. Vitale e il vescovo Ecclesio, Teodora e il suo corteo, Gesù con una veste color porpora a fianco di angeli e degli uomini capi delle 12 tribù ebraiche.
Cosa fare a Ravenna - il divertimento
Ravenna una città d'arte in riva al mare con nove località balneari in 35 chilometri di costa.
I lidi di Ravenna sono situati in armonia fra la spiaggia, le pinete e le valli e propongono al visitatore e al turista un ambiente caratterizzato da ospitalità in alberghi, campeggi, case e appartamenti, in ampie spiagge di sabbia fine, in pinete che furono cantate da Dante e da Byron e che offrono una grande varietà di occasioni di svago.
Ultima e nuovissima occasione di conoscere dal cielo, fotografando e filmando a piacimento i monumenti paleocristiani tutelati da Unesco, le Oasi e le Pinete del Parco Naturale del Delta del Po, vengono fatte scoprire mediante servizi di lavoro aereo audio guidati di RAVENNAINVOLO. (
www.ravennainvolo.it)
Cosa mangiare a Ravenna
La cucina ravennate, rispecchia in tutto e per tutto quella che la cucina romagnola in modo particolare per il gusto della pasta all'uovo fatta in casa.
I primi che si possono gustare a Ravenna si concentrano su tortelli, tortellacci, pappardelle, cappelletti e tortelli "alla maniera di Cotignola".
Un piatto servito solo qui la "tardura", ossia pasta con uovo e prezzemolo da servire in brodo.
Anche i piatti a base di pesce sono il forte della cucina di Ravenna in particolare Il Brodetto e le Polpette di Mare.
Un piatto dal nome curioso la "frittatina agli uomini nudi", ed un piatto in via di estinzione il "Brodo di Rane".
Passando ai dolci, qui si trovano il "savor" e il "sugal" due antiche marmellate fatte con il mosto d'uva
il savor e con l'uva il sugal.
Un dolce "moderno" il dolce di San Michele o più precisamente "Dolz ad San Michele".