Guida di Forlì
Come arrivare a Forlì
In auto:
Autostrada A 14 da Bologna e da Rimini
Strada Statale 9 “Emilia”
In treno:
Principali collegamenti con il nord e il sud Italia attraverso le linee
Bologna-Firenze-Rimini-Ancona-Bari
In aereo:
Aeroporto “Luigi Ridolfi” di Forlì
Via Seganti, 103 – tel. 0543/780049
Aeroporto Internazionale di Rimini
Via Flaminia, Miramare – tel. 0541/715711
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Forlì
Situata nel cuore della Romagna, Forlì, in dialetto
Furlè, è una cittadina tranquilla che offre ai suoi visitatori un'atmosfera rilassata e piacevole.
E' una città nello stesso tempo vivace e aperta ai giovani, grazie alla sua posizione geografica strategica.
Si possono raggiungere i luoghi di divertimento della vicina costa romagnola in pochi chilometri, così come visitare i tanti musei e palazzi storici.
Cenni storici su Forlì
Situata nella pianura Padana lungo la Via Emilia, la città di Forlì fu fondata dai Romani nel II secolo a.C. con il nome di Forum Livii. Grazie alla sua posizione era un importante nodo di traffici, trovandosi all'incrocio della via consolare con la strada che portava in Toscana.
La città subì poi le dominazioni barbare di Visigoti, Bizantini, Longobardi e Franchi, ma intorno all'anno Mille fu
Repubblica a vocazione ghibellina.
Caduta la casa di Svevia fu
Guido da Montefeltro a diventare Capitano del Popolo a Forlì.
La comparsa degli
Ordelaffi che tennero la città per circa due secoli, abbellirono Forlì con la costruzione di palazzi nobiliari e fortificandola ampliandone la Rocca.
Nel 1480, la città fu affidata alla
Signoria di Girolamo Riario e
Caterina Sforza (a cui è oggi intitolata la Rocca di Ravaldino).
Nel 1500 Caterina fu sconfitta da Cesare Borgia così che lo Stato Pontificio dominò su Forlì per tre secoli.
Ci sono in città molte tracce del fascismo degli anni '20 e '30, soprattutto negli edifici di Viale della Libertà e Piazzale della Vittoria.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, purtroppo, furono distrutti alcuni tra i più bei monumenti della città.
Nel centro storico di Forlì, sono facilmente riconoscibili i due assi viari principali di origine romana, suddivisi nei quattro principali corsi (Mazzini, Garibaldi, Diaz e della Repubblica) che convergono in
Piazza Saffi.
Qui si possono vedere alcuni fra i monumenti più rappresentativi delle varie epoche della città.
La
basilica romanica di San Mercuriale con il suo campanile del XII secolo, è il simbolo della città.
Di tipologia lombarda, il campanile si alza sulla destra per oltre 72 metri ed è sormontato da una cuspide conica, forse aggiunta nel Trecento.
Annesso alla chiesa è il quattrocentesco
Chiostro rettangolare, appartenente all'ex monastero dei Benedettini Vallombrosiani, varie volte restaurato. Chiuso in origine, venne aperto su due lati negli anni '30 del Novecento. Al centro si può vedere un pozzo del XVII secolo.
Nella stessa Piazza c'è da vedere anche il
Palazzo Comunale, risalente al XIV secolo e rimaneggiato più volte con la
Torre dell'Orologio.
La Torre del Pubblico Orologio, oggi chiamata Torre Civica, fu costruita su un antico tronco di torre di epoca romana, sulle rive del fiume Montone che anticamente scorreva nell'attuale Piazza Saffi.
Il terremoto del 1781 ne fece crollare parte della sommità, poi ricostruita.
L'orologio, come in origine, ha quattro quadranti, uno su ogni lato della torre e attualmente funziona elettricamente.
Altre cose da vedere e visitare a Forlì
Il vicino
Palazzo del Podestà, del 1460, è stato costruito in stile gotico sotto la direzione del capomastro
Matteo di Riceputo, zio del
Melozzo, sulle rovine del precedente edificio.
La facciata del Palazzo del Podestà è fatta di cotto locale, come anche i capitelli delle colonne, modellati sul posto dopo la messa in opera.
Il portico con gli archi a sesto acuto, ognuno con luce diversa, caratteristici dell'edilizia pubblica in età comunale, è ornato da capitelli a foglia angolare su cui sono presenti l'antica croce del popolo e lo stemma degli Ordelaffi.
Adiacente al Palazzo del Podestà sorge
Palazzo Albertini, elegante edificio quattrocentesco dai caratteri veneziani. E' un'importante
sede espositiva, aperta tutto l'anno. Nelle sale del primo piano ospita la mostra permanente "Res Communis".
Da vedere anche il
Palazzo delle Poste, esempio del patrimonio architettonico degli anni 20-40, il
Duomo, opera che ha subito ampi rifacimenti nel '500 con la rimozione di strutture romaniche e gotiche per darle un aspetto rinascimentale, la trecentesca
Chiesa del Carmine, l'
Oratorio di San Sebastiano, oggi sede di mostre e la
Rocca di Caterina Sforza o di Ravaldino situata in fondo a Corso Diaz sulla sinistra.
Cosa fare a Forlì: visitare i musei
Si può fare una visita ai
Musei San Domenico, ospitati nel complesso di San Domenico, con la sua chiesa, ora in parte priva del tetto e della facciata meridionale, il suo primo chiostro ad essa adiacente e completamente chiuso e il suo secondo chiostro, aperto su un lato.
La riqualificazione del Complesso Monumentale del San Domenico comprende:
Palazzo Pasquali,
Chiesa di San Giacomo Apostolo,
Convento dei Domenicani,
Convento degli Agostiniani e
Sala Santa Caterina.
Il lungo ed ampio corridoio dell'ala sud del primo chiostro conduce alla
Pinacoteca e su di esso si aprono le prime sale destinate ad esporre il
Museo Archeologico.
Tra i tanti musei della città si possono visitare anche: il
Museo Romagnolo del Teatro, il
Museo Etnografico ergoli, il
Museo del Risorgimento, il
Museo storico Foschi e l'imperdibile
Pinacoteca Civica.
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Pinacoteca civica di Forlì
La
Pinacoteca civica di Forlì risale al 1938.
All'interno si possono vedere opere del '400 e '500 romagnolo fra cui quelle di
G. Marchesi,
B. Ramenghi,
L. Longhi,
Innocenzo da Imola, i
Bertucci) e opere di
R. Ruysch, J. Sablet,
G. Fattori).
Grazie alla donazione Righini sono presenti olii e acqueforti di
G. Morandi e la
collezione Verzocchi con opere dei
pittori italiani più importanti del primo e secondo Novecento.
Nel salone d'ingresso sono collocati al centro l'
Ebe di
Antonio Canova e ai lati le grandi tele secentesche di
F. Albani,
Guercino,
C. Cignani, a cui fanno seguito sculture tardo-medievali e rinascimentali.
La Pinacoteca civica si trova nel
Palazzo del Merenda in Corso della Repubblica 72.
Apertura: dal martedì alla domenica 9,00-13,00 e il martedì anche dalle 15,00 alle 17,30
Chiusura: il lunedì, festività nazionali e 4 febbraio.
Cosa fare a Forlì: visitare i dintorni
Dopo aver passeggiato per la città e visitato i suoi tanti musei e luoghi d'arte, ci si può dirigere verso i dintorni di Forlì per fare delle escursioni.
Predappio, con la casa natale di Benito Mussolini e il Palazzo Varano,
Forlimpopoli, città natale di Pellegrino Artusi autore di
"La scienza in cucina e l'arte del mangiar bene", l'antica
Meldola, del quale narra Tito Livio come luogo dove si consumò una battaglia nel 204 a. C., con la sua Rocca, la sua bellissima piazza e la Chiesa duecentesca di S. Francesco.
Poche centinaia di metri dopo Porta Fiorentina, lungo la Statale 67, si entra a
Castrocaro, che i Romani chiamarono "Salsubrium", dimostrando di conoscere le proprietà delle acque termali che vi sgorgano.
Queste proprietà furono citate anche da Flavio Biondo nelle sue opere del 1348. La storia delle moderne Terme è legata al sale.
Ci sono anche tanti
Castelli da vedere in tutta la zona.
Cucina tradizionale di Forlì
Tra i piatti della cucina classica tradizionale tra Forlì e Cesena c'è la famosa
piadina romagnola, consumata con il tipico
formaggio "squaquaròn", ovvero lo
squacquerone.
Altri prodotti tipici gastronomici della zona sono i formaggi di fossa, ottenuti dalla stagionatura del classico formaggio locale prodotto nella valle tra il Rubicone e il Marecchia e il "
Savour", una ricetta preparata nel periodo successivo alla vendemmia a base di mosto d'uva.
Altra ricetta tradizionale è quella dei classici
passatelli in brodo, oltre ai
cappelletti.
Tra i dolci tradizionali di Forlì c'è la
pagnotta pasquale, accompagnata da un buon bicchiere di vino dei colli romagnoli, come
l'Albana.
Feste e Sagre di Forlì
A Forlì, come in tutta la Romagna, si alternano durante tutto l'anno feste e sagre di ogni genere, soprattutto legate all'
eno -
gastronomia.
Sagra della Madonna del fuoco, è il tradizionale appuntamento dell'inverno forlivese: bancarelle, stand gastronomici con dolciumi e la tipica piadina all'Anice. Patrona di Forlì, l'immagine della Madonna del Fuoco è conservata all'interno del Duomo, venerata da quando rimase miracolosamente intatta durante un incendio del 1428.
Estate in piazza
Teatro, musica, letteratura, un susseguirsi di appuntamenti negli angoli più suggestivi della città, accompagnati da un fitto calendario di mostre e iniziative, che rendono Forlì punto di incontro per le serate estive.
Primavera Romagnola è la più importante fiera campionaria della Romagna e si svolge a Forlì nello spazio dedicato alla Fiera della città.