Guida di Bologna
Come arrivare a Bologna
Bologna si trova in una posizione felice rispetto a molte altre città italiane.
In aereo: l'Aeroporto "G. Marconi" si trova a 6 km dalla città ed collegato con il centro da un frequente servizio di bus navetta.
In treno: Bologna uno dei principali nodi ferroviari italiani, raggiungibile comodamente da ogni angolo d'Italia.
In auto:
Da
Firenze, percorrere l'autostrada A1 ed uscire al Casello
Bologna-Casalecchio.-
Da
Milano, percorrere l'autostrada A1 ed uscire a Bologna-Borgo Panigale.
Da
Venezia o Padova, seguire la A13 fino al casello di Bologna-Arcoveggio.
Da
Rimini e dalla Costa Adriatica dovràseguire la A14 fino all'uscita di Bologna-Arcoveggio.
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Bologna cenni storici
Bologna conserva le tracce delle civiltà del passato e l'impronta dello splendore medievale.
Sotto molte antiche case bolognesi, di struttura medievale si possono ancora trovare le fondazioni della città romana che risale al II secolo a.C. ed in alcune, addirittura tracce di abitazioni che datano all'et del ferro.
Nel VI secolo a.C. Bologna fu una delle più importanti città etrusche della Padania con il nome di Felsina.
Occupata dai galli Boi e poi dai romani, divenne una città fiorente, con ventimila abitanti, imponenti costruzioni ed un vasto teatro, con il nome di Bononia.
Alla caduta dell'Impero Romano cominci la decadenza della città che risorse al tempo di San Petronio vescovo, nel V secolo.
Bologna raggiunse il suo massimo splendore nel XIII secolo, sia per la presenza dell'università ma anche perché Bologna fu la prima città europea ad abolire la servitù della gleba e la crescita della popolazione con uno sviluppo urbano pari a quello di Parigi.
Dal XIV al XVIII Bologna viene sconvolta da una serie di guerre sfortunate e di lotte civili che la portano alla dominazione dello Stato della Chiesa.
Con l'arrivo di Napoleone, Bologna diventa prima capitale della Repubblica Cispadana e poi il secondo centro, dopo Milano, della stessa Repubblica.
La città parteciperà attivamente alle lotte del Risorgimento e nel 1859, con l'annessione al Regno del Piemonte, entrerà far parte del nuovo stato italiano.
Cosa vedere a Bologna - Le due torri
Le torri 'gemelle' sono il simbolo di Bologna e si erigono alle porte della città sulla antica via Emilia.
Oggi sembrano isolate, ma una volta erano al centro di costruzioni ora distrutte perché in legno mentre loro sono in muratura ed avevano funzioni militari di difesa e di segnalazione.
Alla fine del XII secolo se ne contavano in città un centinaio di cui solo una ventina, sopravvissute ad incendi, guerre e fulmini, sono oggi ancora visibili.
La Torre degli Asinelli, costruita tra 1109 ed il 1119 alta 97,20 m con una scalinata interna di 498 gradini terminata nel 1684.
Sotto il portico ci sono alcune botteghe di artigianato a ricordo della funzione commerciale svolta dal medievale "mercato di mezzo".
La Torre Garisenda costruita ai tempi della "gemella", più piccola (48,16 metri) e molto più pendente e, per questa ragione, a metà del XIV secolo fu necessario abbassarla.
Il rivestimento in bugne di selenite alla base risale invece alla fine del XIX secolo.
Palazzo Comunale di Bologna
Il palazzo Comunale di Bologna l’insieme di vari palazzi, cortili ed edifici di diverse epoche, costruiti nel corso della storia.
Si notano perciò i diversi stili che lo rendono unico nel panorama dei palazzi comunali italiani: una vera cittadella fortificata, con pochi accessi, muri merlati e torri di cinta.
Nel Trecento, periodo di guerre sanguinose per il possesso della città fra Firenze, Venezia e la Chiesa, il Cardinal legato Androino de la Roche, con la scusa di costruire un giardino, cinse con un muro merlato tutta l’area riservata a lui e alla sua famiglia.
Il giardino fu poi realmente costruito per lo svago dei governanti e, nel 1568 una parte di esso fu adibita ad Orto Botanico (il secondo in Italia).
Nel 1500 venne costruita una torre per sottolineare il potere papale ma si fecero molte opere per abbellire il complesso, ad imitazione dei Palazzi Vaticani, con lo scalone monumentale, chiamato “Scala Regia” e della "Cappella Palatina", dove, nel 1530 ricevette la corona ferrea Carlo V.
Dal 1993 il Palazzo Comunale ospita il Museo Morandi.
I Portici di Bologna
Bologna famosa per i chilometri di portici che uniscono palazzi, torri, conventi e contrade, e non solo in pieno centro storico ma ovunque.
La pianta del centro delimitata da viali fittamente alberati che coincidono con il perimetro della antica cinta muraria di cui restano ancora brevi tratti e, soprattutto, le dieci porte di accesso.
Le strade principali che, attraverso le porte, immettono sui viali, partono da Piazza Maggiore, la più importante piazza della città.
Lungo questa via si trova Casa Isolani, un raro esempio di costruzione civile del XII secolo.
Andando verso la Stazione ferroviaria si possono ammirare raffinati palazzi porticati, come il signorile Palazzo Ghisilardi Fava, la palazzina Majani, il prestigioso Grand Hotel Baglioni con le sue sale affrescate dai Carracci.
Per vedere Bologna dall'alto del colle basta fare una passeggiata seguendo il Portico di S. Luca (ben 3500 metri di portico) che da Porta Saragozza conduce sino al Santuario di San Luca.
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Cosa vedere a Bologna - Le mura
Le mura più antiche di Bologna sono quelle romaniche, erette tra il III e il IV secolo per la difesa contro le invasioni barbariche, costituiscono la prima cerchia.
Queste mura, costruite con blocchi di selenite (gesso crudo cristallino translucido proveniente dai vicini colli) posizionati a secco, erano spesse due metri ed alte tra i sette e gli otto metri.
La seconda cinta muraria, lunga circa quattro chilometri, munita di 19 porte dette serragli o torresotti (perché sormontati da torri di difesa), chiamata "Mura dei Torresotti" o "Del Mille" del XII secolo.
La costruzione della terza cerchia di mura venne iniziata nel 1206, (i bolognesi avevano da poco finito di costruire la seconda cerchia), perché la città si era ancora.
Queste mura, totalmente distrutte all'inizio del XX secolo, erano profonde 1 metro ed alte 8, erano costruite secondo l'antica tecnica dei muri "a sacco", cioè con un muro interno ed uno esterno in laterizio, riempiti poi da un conglomerato di ciottoli e calce, avevano sedici porte con ponti levatoio.
Cosa vedere a Bologna - Piazza Maggiore
Familiarmente chiamata dai Bolognesi "Piazza Grande" già dalle sue origini, il cuore di Bologna.
A questo spazio fa parte anche l’adiacente Piazza del Nettuno, realizzata nel 1564 come accesso scenografico all'elegante e borghese arena, dove si trova la celeberrima fontana del Nettuno realizzata dal Giambologna.
Davanti alla fontana si erge il bel Palazzo di Re Enzo con la caratteristica merlatura e nel sottopassaggio, tra la Piazza del Nettuno e via Indipendenza, sono visibili alcuni tratti originali delle strade Romane e un bel frammento di mosaico rinvenuto in una Domus.
Sulla piazza vera e propria, si affacciano i principali monumenti di Bologna, dalla Basilica di San Petronio al Palazzo del Podestà dal Palazzo Comunale al Palazzo dei Notai.
Dalla Piazza Grande partono a raggiera le principali strade del centro storico, caratterizzate dai famosi portici che permettono di passeggiare, per lo shopping o per lo “struscio”, all'ombra in estate ed al coperto in inverno.
Santa Maria della Vita
Nel complesso monumentale di Santa Maria della Vita a Bologna si trova il gruppo scultoreo del Cristo compianto, attribuito a Niccolò dell'Arca.
La sua presenza a Bologna risale al 1462 e lui stesso incise sul cuscino del Cristo "opus Nicolai de Apulia" nato quindi in Puglia, da famiglia dalmata.
I personaggi del Compianto sono da sinistra Giuseppe d'Arimatea inginocchiato col martello in mano, colui che chiese il corpo di Cristo a Pilato, accanto a Maria madre degli apostoli Giacomo e Giovanni. Poi segue la Madonna, S. Giovanni e Maria di Cleofa che con le mani allontana da sè l'orrore del Cristo morto, infine Maria Maddalena.
Per la sua drammaticità fu definito da D'Annunzio "l'urlo di pietra".