Guida di Amalfi
Come arrivare ad Amalfi
In auto:
Da
Napoli: per raggiungere la costiera Amalfitana proseguite sulla autostrada A3, seguendo i segnali stradali di Pompei, Castellamare, Sorrento e quindi Amalfi.
Da
Salerno: prendete la SS 163 e seguite i segnali per la costiera Amalfitana e quindi per Amalfi.
In autobus:
Il servizio di trasporto pubblico è fatto dalla SITA lungo tutta la costa Amalfitana, con servizi regolari da e per Salerno e Ravello.
Altri autobus collegano Amalfi alle città della costa e a Roma.
Via mare:
Tutta la costa Amalfitana è collegata dalla Travelmar da Salerno, Minori, Amalfi (circa 35 minuti).
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La storia di Amalfi
Varie sono le leggende circa la fondazione della città, fondata con tutta probabilità dai romani.
Lo confermano i resti archeologici di età imperiale, il toponimo “Amalfi” e il cognome di una gens romana del I secolo d.C. che è Amarfia.
Nel V secolo d.C. molti romani delle città campane in fuga dalle orde barbariche si rifugiarono sui Monti Lattari e si stabilirono nell'allora piccolo villaggio di Amalfi, trasformandolo in una città.
Amalfi e il territorio della Costiera appartennero, sino dalla prima parte del IX secolo, al ducato romanico-bizantino di Napoli, dal quale si staccarono definitivamente nel 839, dando luogo ad una repubblica autonoma.
Questa fu governata prima dai Conti, eletti ogni anno, poi dai Prefetti e infine dai Duchi, che la trasformarono in una sorta di monarchia ducale.
Amalfi, per tutto il Medioevo, ebbe una numerosa e potente flotta militare e mercantile.
Per la costruzione delle navi da guerra Amalfi aveva un arsenale in muratura del quale oggi restano due corsie divise da dieci pilastri che mostrano i chiari segni dei restauri avvenuti nel XI secolo. In esso venivano costruiti gli scafi delle galee da combattimento, impostate su centoventi remi.
Le navi mercantili di Amalfi, in genere di basso cabotaggio, venivano costruite sugli arenili, che erano chiamati con il termine bizantino di "scaria".
Lo scarium di Amalfi medioevale si trova oggi sotto il mare di fronte alla città, dove sono stati scoperti moli ed attracchi di età medioevale, distrutti e sommersi da una tempesta o maremoto nel 1343.
Per vari secoli il commercio della Repubblica Marinara di Amalfi, aveva toccato i maggiori porti del Mediterraneo e la città aveva goduto dei benefici del suo potere politico ed economico.
I navigatori amalfitani conoscevano già l’uso della bussola ed i suoi statuti (la famosa"Tabula di Amalfi") prevedevano un ordinamento ed una regolamentazione dei rapporti marittimi che restano uno dei primi esempi del diritto di navigazione.
La peste del 1348, che colpì tutta Europa, fu fatale per Amalfi che non si era ancora ripresa dalla distruzione del 1343, svuotandola di abitanti e retrocedendola ad un ruolo di secondo piano.
Cosa visitare ad Amalfi - Pastena e Lone
Il casale più prossimo alle antiche mura di Amalfi è
Pastena, il cui toponimo ricorda l’attività del “pastinare” cioè del coltivare la terra.
Qui sono da vedere la parrocchiale di Santa Maria a due navate con volte a crociera, e la chiesa di Santa Maria de Lupino, risalente al XIV secolo.
Risalendo la costa si entra nel casale di
Lone, che si è sviluppato tra il mare e le sovrastanti colline coltivate a gradoni.
La Chiesa principale è dedicata a Santa Maria di Montevergine ed è la ricostruzione dell’omonima parrocchiale duecentesca purtroppo crollata.
Da vedere ad Amalfi: Vettica Minore e Tovere
Ai confini del territorio comunale di Amalfi,
Vettica Minorevi è una ridente e caratteristica località della costiera che, dal verde della collina si protende fino all'azzurro del mare e si affaccia sull'omonima baia.
Vettica Minore offre alcune piccole ma bellissime spiagge, nonché grotte ed anfratti naturali che il vento ed il mare hanno scavato nella roccia calcarea.
La chiesa parrocchiale, di età basso-medievale, è dedicata a San Michele Arcangelo.
Il casale più elevato di Amalfi è
Tovere, antico insediamento abitato da marinai-contadini.
Alcuni di questi, che fecero fortuna nel XIII secolo, ampliarono le chiese del casale, prima fra tutte la Parrocchiale di San Pietro Apostolo, che conserva strutture artistiche ed architettoniche di stile arabo-bizantino, come l’elevato campanile.
Nel territorio di Tovere è stata di recente riportata alla luce la chiesa rupestre della SS. Trinità.
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Visita al Centro storico di Amalfi
D'estate Amalfi è la capitale della mondanità e del divertimento con innumerevoli manifestazioni, ma in tutto il resto dell'anno il clima mite rende dolci le lunghe passeggiate e la città offre, con le sue frazioni, dette
"casali" impareggiabili bellezze e stupendi panorami.
Il centro storico di Amalfi è giustamente considerato un
museo all'aperto e conserva, quasi intatte,stupefacenti testimonianze architettoniche ed urbanistiche del suo passato.
Torri, mura, case a volta, antiche chiese, cappelle e conventi, testimoniano, con le ricche abitazioni dell’aristocrazia mercantile medievale, la passata importanza storica di Amalfi.
Il solo
Duomo di Amalfi ed il retrostante
Chiostro del Paradiso, ne giustificano una gita, oltre la bellezza dei luoghi e l'ospitalità degli Amalfitani.
Vicino ad Amalfi c'è
"Fiordo Furore" di un impressionante bellezza.
Cosa vedere nei dintorni di Amalfi: Pogerola
Il territorio del Comune di Amalfi comprende, oltre al centro urbano, anche cinque casali collocati nel settore occidentale della costa.
Alle spalle di Amalfi, sulla collina detta Monte Falconcello, si sviluppa Pogerola, antico castello della città, di cui si conservano evidenti tracce costituite da mura e torri.
In una di queste, realizzata nel Quattrocento, è stata individuata la chiesa monastica di San Sebastiano, risalente alla fine del X secolo.
Il casale, un tempo denominato Pigellula, forse perché in esso si producevano particolari piatti di terracotta, conserva tuttora alcune chiese medievali.
Di pregio la chiesa di Santa Marina del XII secolo e la chiesa dedicata a San Michele Arcangelo a pianta bizantina, edificata nel 1181.
Da Pogerolo tante "scalinatelle" strette e lunghe portano ad Amalfi dalla Madonna delle Grazie.
La regata storica
La manifestazione più bella ad Amalfi si tiene ogni quattro anni ed è la Regata Storica che rievoca le fulgide imprese delle Repubbliche Marinare d'Italia.
La Gara si svolge a turno nelle quattro il campo di gara oltre a quello di Amalfi è quello di Venezia, Pisa e Genova con galeoni, ricostruiti su modelli del XII secolo da Alvio Vaglini.
La Regata è una gara remiera con otto rematori guidati da un timoniere.
La gara è accompagnata da meravigliosi corte in abiti usati nella società amalfitana negli anni intorno al Mille.